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15/Feb/24

Mons. Alberti a fianco dei più deboli promuove una solidarietà concreta

Perché ero malato e mi avete visitato e siete venuti a trovarmi (Cfr. mt 25,36), è quello che ha fatto.

Martedì 13 febbraio 2024, il nostro vescovo, mons. Giuseppe Alberti, visitando le strutture dell’ente morale “Famiglia Germanó”, create e fortemente volute da mons. Bruno Cocolo: la casa di riposo di lubrichi, la RSA e il centro di riabilitazione per disabili di Oppido Mamertina e la casa per malati di aids di Castellace dove ha condiviso il pranzo con ospiti e operatori all’insegna della gioia e dell’accoglienza.

Il vescovo, accompagnato dal presidente dell’ente don Emanuele Leuzzi, dal direttore generale dott. Antonino Casella, dal direttore sanitario dott.ssa Maria Alfonsina Rechichi, è stato accolto amorevolmente dagli ospiti e dal personale delle strutture.

Durante le varie visite, ha dialogato con ognuno degli ospiti, ha condiviso la preghiera e la giovialità dell’incontro, ha concretamente dimostrato la volontà di continuare a conoscere e ad incontrare.

In ogni struttura sono state presentate al vescovo le attività svolte quotidianamente, sottolineando l’importanza sociale del lavoro duro che si affronta all’interno di ognuna di quelle realtà, mettendo in risalto quanto il loro mantenimento in vita sia caratterizzato da innumerevoli ostacoli, ma nello stesso tempo sono stati evidenziati l’ impegno e l’amore che si usano per portarle avanti.

Le strutture presentate al vescovo hanno sempre spronato, sia chi le vive con il proprio lavoro, sia chi le sperimenta come ospite, ad andare oltre lo scontato, oltre le normali esigenze  della vita e le emergenze, guardando il domani con occhi di speranza sempre più concreta.  Mons. Alberti in questa giornata, con i suoi modi cordiali e confidenziali,  ha rafforzato questa fiducia e ha dato voce alle parole più semplici di Gesù: vi ho chiamato amici!

I sorrisi, gli abbracci, le parole incoraggianti, gli sguardi hanno rinvigorito piccoli e significativi gesti che ormai vanno lasciando spazio al distacco, alla paura, alla diffidenza.

È stato il giorno della novità, del “nuovo vescovo”, trepidazione e attesa hanno animato i giorni prima dell’incontro e mons. Alberti, come un venticello di fine estate, caldo, piacevole e ristoratore ha scosso dalle abitudini quotidiane, ha riempito il cuore di ognuno, di coraggio e di tenerezza, di fiducia e di cambiamento.

La visita del vescovo ha rafforzato inconsapevolmente la volontà e il desiderio di camminare insieme.

Lucia Demarte

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