Dal 16 al 19 febbraio scorsi, presso la Parrocchia Santa Famiglia di Palmi, si è svolto un significativo e intenso programma di eventi religiosi e culturali legati all’arrivo della Reliquia del martirio del Beato giudice Rosario Angelo Livatino.
A partire da venerdì 16 febbraio, è stata allestita la Mostra Sub Tutela Dei, finalizzata a far conoscere e approfondire i momenti di vita del “giudice ragazzino” martire per la giustizia che, nella sua breve ma intensa vita ha dato testimonianza di operatore del Diritto con il Vangelo e il Codice in mano.
Ha introdotto e preparato l’arrivo della Reliquia il Convegno sul tema “ALLA FINE DELL’ESISTENZA NON VI VERRÀ CHIESTO SE SIETE STATI CREDENTI MA CREDIBILI”, in cui è stato evidenziato il profilo del giudice Livatino come uomo di fede e di legge,profondamente umano.
Al tavolo dei relatori, introdotti dal parroco don Giuseppe Sofrà e moderati dall’ avv. Maria Astrid Fiumara, hanno partecipato il prof. Giancarlo Costabile, docente UNICAL che ha relazionato sull’ importanza di fare memoria per dare al proprio tempo dignità e soprattutto sulla necessità di schierarsi sempre dalla parte della verità a favore della giustizia sociale.
Il dott. Roberto Di Palma – procuratore del Tribunale per i Minori di Reggio Calabria – ha approfondito magistralmente lo stretto legame che unisce Fede e Vocazione. La lettura di un passo della Sacra Scrittura ha introdotto suo intervento:la chiamata di Samuele (I Sam. 3, 3 -10.19) come modello di risposta ‘credibile’ nell’impegno professionale valida per credenti e non credenti.
S.E. Mons. Giuseppe Alberti – Vescovo della diocesi Oppido-Palmi ha tratteggiato la figura del giudice beato come uomo libero e campione di santità. Ha inoltre riflettuto sul valore della condivisione dell’esperienza del coraggio perché la sua vita credibile diventi anche la nostra.
Un uomo giusto Rosario Livatino, straordinario nella quotidianità che è riuscito ad essere fedele alla Legge e al Vangelo sub tutela Dei, per essere onesto uomo di Legge e magistrato credibile.
Nel pomeriggio di sabato 17, ispirati dalla fulgida figura di Rosario Livatino sono state programmate due proiezioni del film “Il Giudice Ragazzino”, la prima dedicata ai giovani di tutte le realtà parrocchiali e cittadine. Il dott. Sebastiano Finocchiaro,
giudice del Tribunale per i minori di Reggio Calabria, si è intrattenuto con i ragazzi presenti. Il suo intervento ha evidenziato come, nonostante siano passati più di trent’anni dal periodo in cui sono accaduti i fatti che hanno riguardato Livatino, molti dei temi trattati nel film continuano ad essere attuali. Dai tentativi di corruzione, alla droga, agli intrecci imprenditoria-mafia-politica. Finocchiaro ha invitato i ragazzi, sull’esempio del ‘giudice ragazzino’, a cercare sul loro cammino sempre testimoni credibili e li ha spronati a non lasciarsi abbindolare dai falsi testimoni offerti dai nuovi mezzi di comunicazione digitale.
Domenica 18 nel pomeriggio è stata accolta in parrocchia la Reliquia del Beato Rosario Angelo Livatino, portata da Custode don Gero Manganello: la camicia che il giudice indossava al momento dell’agguato, intrisa della terra di Sicilia e del sangue del martirio.
In quest’occasione nei locali parrocchiali si è svolto un significativo e toccante incontro con i familiari delle vittime innocenti della ‘ndrangheta alla presenza dei membri dell’Ass. Libera contro le mafie, presidio R. Casini” di Palmi e del Resp. Regionale Giuseppe Borello. Un momento intenso di dolore e speranza, in cui familiari hanno condiviso le loro storie e hanno chiesto ancora una volta aiuto e
ascolto da parte delle associazioni e delle Istituzioni. A seguire, una Celebrazione Eucaristica di suffragio per le vittime innocenti di mafia è stata celebrata in spirito di fraternità e comunione.
A conclusione della giornata, nel silenzio della notte la comunità parrocchiale ha pregato con il suo Vescovo mons. Giuseppe Alberti in Adorazione Eucaristica e alla presenza della Reliquia per ricevere da Dio la forza di guardare a Lui, sommo Bene per operare il bene.
Lunedi 19 l’intera mattinata ha avuto un’interessante impronta didattico-educativa.
Un cineforum dedicato agli studenti del IIS “N. Pizi” di Palmi si è svolto nell’auditorium della parrocchia Santa Famiglia. Per gli studenti e i docenti accompagnatori è stato proiettato il film “Il Giudice Ragazzino” seguito da un bellissimo e fruttuoso dialogo tra i giovani, il giornalista e scrittore Arcangelo Badolati e il custode della Reliquia, don Gero Manganello che ha spiegato le motivazioni e i passaggi di un processo di canonizzazione.
Arcangelo Badolati, ha sottolineato per gli studenti intervenuti l’humus dal quale provenivano i killer di Livatino, li ha esortati a innamorarsi della bellezza, li ha sollecitati a studiare, a guardare le bellezze che circondano la nostra terra – che non è solo terra di ‘ndrangheta – e a impegnarsi perché ci possa essere una narrazione diversa da quella che ci rappresenta. Li invitati ad essere loro, sull’esempio di Livatino, artefici del cambiamento per contrastare le vie facili che deviano dalla legalità. A conclusione gli studenti del Pizi hanno potuto rendere omaggio alla Reliquia e visitare la mostra Sub Tutela Dei.
Nel pomeriggio la Reliquia del Beato Rosario Angelo Livatino è stata portata in Tribunale, nei luoghi dove si amministra Giustizia. Alla presenza di tutti i magistrati, del personale amministrativo e delle autorità militari la Presidente dott.ssa Concettina Epifanio e il Procuratore dott. Emanuele Crescenti, è stata recitata la preghiera di venerazione.
La Presidente Concettina Epifanio, dopo un breve indirizzo di saluto e un ringraziamento a don Giuseppe Sofrà per aver voluto offrire al Tribunale la grande opportunità di ospitare la Reliquia, ha ricordato la figura del Beato Angelo Livatino sottolineando i tratti della sua testimonianza di magistrato credibile nell’applicare la Legge. Anche il Procuratore Crescenti, ha ricordato la figura del giudice come giudice giusto. Dopo l’evento in Tribunale la Reliquia si è spostata presso la Sala Consiliare di Palazzo San Nicola, dove è stata accolta da una delegazione di membri del Consiglio Comunale per un breve saluto.
La Peregrinatio nei luoghi simbolici della città, il Tribunale e la Casa Comunale, successiva al Convegno, alla Mostra e ai riti religiosi è stata fortemente voluta da don Giuseppe Sofrà, perché l’esempio di Beato Rosario Angelo Livatino con la presenza della sua Reliquia che testimonia il reale martirio subito dal magistrato Beato, possa suscitare nei cittadini palmesi cristiani e laici il vivo desiderio di essere
testimoni credibili di una vita vissuta nel rispetto del Vangelo e della Legge.
La Reliquia prima di essere riportata in chiesa ha sostato per qualche minuto presso la villetta di Via Carbone dove sorge un monumento dedicato al Beato Rosario Livatino per un semplice omaggio floreale.
L’intensa esperienza in compagnia della “viva presenza” del giudice Livatino si è conclusa con la Solenne Concelebrazione conclusiva presieduta da don Giuseppe Sofrà parroco della Parrocchia S. Famiglia e con l’omaggio da parte delle Autorità Militari del Comune di Palmi.
Rimangano vive nel nostro cuore, oltre al ricordo di questa straordinaria esperienza, le parole di Rosario Livatino, un santo dei nostri giorni, uno come noi che ora per noi intercede presso il Padre: “La giustizia è necessaria, ma non sufficiente, e può e deve essere superata dalla legge della carità che è la legge dell’amore, amore verso il prossimo e verso Dio”.
Preghiamo Dio che conceda alla sua Chiesa, per Sua Grazia, di poter vedere presto Rosario Livatino elevato agli onori dell’altare.
Avv. Teresa Famà
Prof.ssa Francesca Riganati