Si è svolto il 9 e il 10 maggio il quarto ed ultimo modulo del progetto formativo “Avere cura delle relazioni“, organizzato dalla Delegazione Caritas Calabria per l’ambito Promozione Caritas. L’incontro, che si è tenuto presso l’Hotel Arcobaleno in Taureana di Palmi alla presenza dei direttori e rappresentanti delle dodici Caritas diocesane di Calabria, è stato scandito da interessanti momenti di scambio reciproco nell’ottica della sfera valoriale che contraddistingue lo spirito Caritas.
In apertura, dopo i saluti, l’intervento dell’Avv. Luciano Squillaci, responsabile regionale del Forum del Terzo Settore, che ha focalizzato l’attenzione sui tratti essenziali delle relazioni e sulle interconnessioni come base dello sviluppo in campo sociale. Squillaci ha evidenziato le tappe del cammino relazionale fondato su passato, presente e futuro, è solo infatti al monito ” alzati, prendi il tuo giaciglio e cammina” che si plasma l’identità del vocato alla missione.
Dopo Squillaci è stata la volta delle Caritas, in questo caso della metropolia sud, che hanno presentato le buone prassi, ovvero i progetti e le opere di punta in atto nelle rispettive diocesi.
Ha poi preso la parola il Vescovo della diocesi di Oppido Mamertina – Palmi S.E. Giuseppe Alberti, che ha sottolineato come le relazioni rappresentano la dimensione reale della Carità, che non è riducibile al dare delle cose ma piuttosto ad un cammino percorso insieme con amicizia cristiana e comunionale. Mons. Alberti ha evidenziato che il concetto di lavorare in rete ci chiama ad assumerci la responsabilità ad implementare azioni che vanno oltre il buonismo, a sviluppare la capacità di amare ed essere creature nuove in connessione e profonda condivisione con i fratelli. Al termine del primo giorno d’incontro è stata celebrata la Santa Messa presso la Parrocchia di San Fantino di Taureana presieduta da Mons. Alberti e concelebrata dai presbiteri e diaconi presenti.
Il secondo giorno di formazione è proseguito con un lavoro di gruppo, come solitamente previsto, al fine di sviluppare nuove logiche e criteri di agire, per poi chiudersi con l’intervento di Mons. Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio-Bova e presidente della CEC, che dopo aver ascoltato le riflessioni dei direttori presenti ha rievocato la bellezza della cultura dello stare insieme, esternando l’urgenza di organizzare nel modo più equilibrato possibile le risorse umane presenti sul territorio al fine di concretizzare quel modello di Carità coeso ed efficiente che rappresenta a pieno lo stile della Chiesa.
Lina Maiolo
Ref. Ufficio Stampa
Caritas Diocesana