Si sono tenuti a Barritteri, presso il Centro culturale di riconciliazione “Presenza”, nei giorni 26 e 27 giugno 2024, i primi Laboratori pastorali per i sacerdoti della nostra Diocesi.
Il vescovo, mons. Giuseppe Alberti li ha pensati e coordinati come «un momento di fraternità presbiterale, uno stacco dalle attività pastorali per stare con il Maestro e tra di noi (Cfr. Mc 6, 30-31)». Il presule, infatti, li ha definiti dei veri e propri «Esercizio di sinodalità’», nella consapevolezza che «la dimensione sinodale della Chiesa fa parte della sua prassi, del suo modo di essere, nell’annuncio, nella celebrazione della fede, nella testimonianza della carità».
I sacerdoti, accorsi compatti sul monte Sant’Elia che sovrasta Palmi, ospitati da mons. Silvio Misiti e dai volontari dell’Associazione “Presenza”, si sono confrontati su alcune tematiche centrali della pastorale delle nostre Comunità e sugli snodi fondamentali del nostro presente e futuro ecclesiale.
Il taglio, per volontà di mons. Alberti, non è stato teorico ma pratico: partire dalla realtà (come si dà nella nostra Diocesi e nelle nostre Comunità) per leggere la situazione alla luce di ciò che lo Spirito suggerisce alle Chiese (Cfr. Ap 2,7), realizzando, così, un ‘discernimento comunitario’ per tornare alla realtà con scelte di fondo e strategie di attuazione.
Il percorso, organizzato, sulle linee dettate dalle indicazioni del vescovo, da don Pasquale Galatà, vicario del clero, è stato presentato da don Giuseppe Sofrà e don Domenico Loiacono e coordinato da alcuni sacerdoti moderatori, coadiuvati da altri che hanno fatto da segretari degli otto Gruppi di lavoro, stabiliti in base ai 4 Vicariati foranei in cui è suddivisa la nostra Chiesa Diocesana.
Aiutati dal Libro del Sinodo e dalla ricchezza dei documenti magisteriali del Vaticano II, del santo padre Francesco, della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Episcopale Calabra, i nostri sacerdoti hanno vissuto un fraterno confronto secondo il metodo della ‘conversazione spirituale’ che, come ha affermato il vescovo Alberti, «ha consentito allo Spirito di parlare e di suggerire ai presbiteri gli orientamenti più opportuni per le future attività pastorali, attraverso la preghiera e l’apertura reciproca».
Tre sono stati gli ambiti che il presule ha definito «rotatorie inaggirabili per una autentica esperienza di fede comunitaria e una adeguata proposta pastorale in contesto», ovvero l’Iniziazione cristiana; la pietà popolare cristiana e la sinodalità.
Un clima di preghiera e di fraternità ha consentito la migliore realizzazione del vasto programma previsto, motivando i nostri sacerdoti a “scendere dal monte” pienamente rinnovati e motivati a continuare a diffondere, in mezzo alle nostre Parrocchie, il buon profumo di Cristo.
Sac. Letterio Festa