«La vostra non è una professione semplice, oggi, ne sono consapevole. Perché sono cambiate le dinamiche dell’azione educativa che deve rispondere ad una società in continua trasformazione scientifica e tecnologica. È cambiato l’essere studente e di conseguenza, l’essere docente che, necessariamente, entrando in classe, deve relazionarsi con un linguaggio nuovo che tenga conto dei grandi cambiamenti epocali dell’era digitale. Ma non deve cambiare la vostra passione e la vocazione perché l’insegnamento, per un docente di religione, non è un semplice mestiere, un’occupazione, un modo per guadagnarsi lo stipendio: è molto di più. È una relazione “amorosa”. La relazione di chi è capace di guardare i suoi alunni e tutte le circostanze che accadono in classe, che consente di capire un cuore inquieto e non essere distante da nessun alunno, anche di quello che sembra essere il più disinteressato, ribelle, perché proprio quello sta chiedendo aiuto». Queste le parole nel saluto che, lo scorso 30 settembre, S.E. Mons. Giuseppe Alberti, Vescovo della Diocesi di Oppido-Palmi, ha rivolto ad una sala gremita di docenti di religione e alla presenza di suor Clementina Carbone, direttrice dell’ufficio scuola, e don Emanuele Leuzzi, responsabile regionale per l’insegnamento dell’IRC, presso la casa del laicato “Mons. Luciano Bux” di Gioia Tauro.
«Senza questa consapevolezza, senza la passione per quello che si insegna, si rischia di far diventare logorante una professione che educa a sentire, a vivere, a cogliere il “bello” che si manifesta nelle nostre classi» continua S.E. Mons. Alberti ed invita a prendere come esempio Gesù Cristo, il Rabbi per eccellenza che aveva rotto gli schemi del suo tempo e oggi li rompe in una scuola sempre più rassegnata all’utilizzo dei vari canali di comunicazione e dei social; il cui risultato è l’emergenza educativa della società in cui viviamo con alunni poco interessati e sempre più insegnanti distratti. «Il docente di Religione deve essere autentico testimone della fede e della chiesa che gli conferisce il mandato». Il ringraziamento per queste parole significative viene espresso a nome di tutta l’assemblea dalla prof.ssa Maria Bonfiglio che, insieme alla prof.ssa Melania Scarcella, delineano anche le linee guida del progetto della consulta di pastorale scolastica “Pellegrini di speranza nei social media”, in programma per l’anno scolastico in corso. Il progetto prevede una serie di incontri con esperti del settore giovanile (Hope Music) in due fine settimana da realizzarsi nel mese di dicembre e di marzo con alunni di tutte le scuole superiori del territorio pianigiano. La proposta progettuale è nata dalla necessità di dare, soprattutto nelle scuole, risposte valide a questa sfida educativa; costituisce una formula originale che prevede l’incontro di una generazione che vive lo stesso disagio e che può rappresentare l’inizio di un cammino da fare insieme per far capire “Come Pensare” piuttosto che “Cosa Pensare”.
Il tutto si concluderà a maggio con la giornata dello studente, dove ogni scuola avrà la possibilità di partecipare con delle performance per dare la possibilità ai vari talenti di far emergere la propria creatività. A conclusione dell’incontro, due gli interventi: da parte del club Serra International con le informazioni relative al bando di concorso “Il coraggio di vivere in bellezza”. Il concorso invita i ragazzi a narrare la bellezza che ci circonda sia effimera che concreta e promuovendo e incoraggiando, allo stesso tempo, proprio il coraggio di vivere il presente e il futuro, incorniciato da tutto ciò che circonda e che, spesso, non si vede.
E, infine, Don Emilio Sponton, responsabile dell’Ufficio della pastorale sociale e del lavoro, ha illustrato il progetto diocesano “Il tempo dell’ambiente” sulla tutela dell’ambiente destinato agli studenti, a tutti i cittadini, che ha lo scopo di risvegliare le coscienze sul tema della cura dell’ambiente per provare a diventare insieme custodi del mondo. Infine, suor Clementina ha ricordato che giorno 4 ottobre inizierà il corso online Per una cultura della pace. Percorsi mediterranei, organizzato dalla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale di Napoli, insieme agli Istituti aggregato e affiliati. Il corso è diretto ai docenti di religione, educatori, operatori pastorali di tre regioni: Campania, Calabria e Basilicata.
Maria Bonfiglio – IRC