Nei giorni 11-14 novembre 2024, si è svolto a Montesilvano (PE) il Forum Missionario Nazionale 2024, dal titolo “Cantiere Missione”, che ha rappresentato un’importante occasione di incontro e riflessione sulle attuali sfide della missione, con un focus particolare sulla necessità di rinnovare l’approccio missionario in un contesto sociale in continua evoluzione.
L’interrogativo di fondo è stato infatti quello di comprendere le risposte da offrire ai cambiamenti sociali e culturali in atto, continuando a promuovere una visione del mondo fondata sul dono e sulla cura e con la consapevolezza che la missione non è “mai senza l’altro”, ma un “camminare insieme”, al passo del più debole e del più povero, mettendo costantemente in discussione le proprie ambizioni, progetti e idee, per ricostruirli e rimodularli “insieme”, nell’ascolto reciproco e dello Spirito.
Gli interventi dei relatori e le riflessioni dei partecipanti all’interno dei dieci laboratori hanno offerto significativi spunti di riflessione e proposte operative per tutti coloro che, a vario titolo, operano nel contesto delle missioni.
In particolare, è emersa la necessità che siano i Laici ad occuparsi della Pastorale accompagnati dai preti che hanno il compito di prendersene cura e seguirli; l’obiettivo è pensare coralmente e corresponsabilmente (sinodalità). Ha tenuto banco anche il tema della Prossimità, la Chiesa come insiste il Papa deve essere sempre in uscita, per strada, nelle campagne, sempre orientata agli ultimi, i cristiani devono essere lievito per poter trasformare tutto in amore dal di dentro.
Si è parlato concretamente, della possibilità di organizzare Cenacoli sulla Parola a cadenza quindicennale e Missioni Popolari rivolti alla cura delle Parrocchie. Infine, si è toccato il tema della Profezia, la Chiesa deve sempre essere portatrice della Verità anche se oggi è una cosa molto scomoda.
Per la Diocesi hanno partecipato all’evento Carmine Malivindi e Gianni Toscano, collaboratori dell’Ufficio Missionario Diocesano, diretto da don Paolo Martino, i quali hanno rappresentato le numerose attività diocesane già svolte e in “cantiere”, molto apprezzate dai partecipanti al Forum, a riprova della particolare sensibilità missionaria che da sempre anima la nostra realtà diocesana.