Sabato 23 novembre presso l’auditorium Famiglia di Nazareth in Rizziconi, dalle ore 15,30 alle 19,30, quasi 400 giovani provenienti da diverse parrocchie della nostra Diocesi, hanno vissuto un momento importante di incontro e di festa insieme al Vescovo, i loro parroci, i loro animatori e catechisti.
Sono arrivati carichi di entusiasmo e il motto della giornata Spes for you ha orientato le loro aspettative verso un evento fondamentale per tutti noi: il Giubileo 2025 che ci sollecita a diventare pellegrini di speranza.
Accolti nella sala dalla musica e dai canti proposti da don Federico Arfuso, i giovani sono entrati gradualmente nel tema dell’incontro attraverso la proiezione di un breve video e il dialogo tra don Francesco Muratori con un giovane.
Mentre cresceva in loro l’interesse per il tema del Giubileo e della speranza, confrontandosi tra loro, in piccoli gruppi, hanno formulato delle domande da porre al Vescovo. Le risposte del Vescovo sono state per loro motivo di ulteriore riflessione. Il vescovo ha spiegato loro il senso del Giubileo, ha evidenziato l’importanza della loro partecipazione agli eventi giubilari, perché il Giubileo è un tempo di grazia e di misericordia per tutta la Chiesa. È importante attraversare la porta del Giubileo, quella porta è Gesù e attraversare la porta significa passare attraverso Gesù. Gesù è la vita, egli è vivo!
Il vescovo ha anche esortato i giovani a vivere nella verità e nella sincerità, perché Gesù non ama la falsità e l’ipocrisia, gli ipocriti sono simili ai sepolcri imbiancati; bisogna imparare ad essere sinceri e veritieri: il Vangelo ci insegna la via della verità, e la verità è Gesù. Gesù è un vero amico. L’amicizia vera e sincera è importante per ciascuno di noi. I veri amici sono forse pochi, ma ci sono. Gesù è il vero amico, il più sincero.
Le parole del vescovo hanno suscitato speranza, la speranza non delude mai e i giovani non “devono lasciarsi rubare la speranza”, questo è l’invito di papa Francesco. La nostra speranza è Cristo, Colui che ha vinto per sempre la morte.
Durante il momento di preghiera, la lettura dell’episodio dei discepoli di Emmaus, narrato dall’evangelista Luca, ha permesso ai giovani di focalizzare l’attenzione sull’evento della resurrezione di Gesù testimoniata non dal sepolcro vuoto, ma dall’incontro dei discepoli con il Risorto, un incontro che trasforma la vita di ognuno di noi e la gioia che scaturisce è incontenibile e contagiosa. Non è possibile tacere ciò che i nostri occhi hanno visto, ciò che i nostri orecchi hanno ascoltato. I due discepoli dopo l’incontro con il Signore che hanno riconosciuto nell’atto di spezzare il pane, ritornano di corsa a Gerusalemme per annunciare ciò che avevano vito e quello che Gesù aveva detto loro. Da qui il mandato ad andare a predicare la bella notizia che Gesù è vivo.
La presentazione della storia di Carlo Acutis e della sua prossima canonizzazione è stato motivo di riflessione sulla santità a cui tutti siamo chiamati anche i più giovani.
La consegna di un segnalibro a conclusione della serata serve come promemoria dei prossimi appuntamenti dei giovani: 14 e 15 dicembre 2024, 1e 2 marzo 2025 weekend degli studenti, 29 marzo 2025 giornata di spiritualità per i giovani della diocesi, 7 giugno 2025 giornata diocesana dei giovani, 19 luglio 2025 veglia diocesana in preparazione al giubileo e mandato ai pellegrini, 28 luglio- 3 agosto 2025 giubileo dei giovani a Roma.