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24/Gen/25

La celebrazione ecumenica nella nostra Diocesi nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani

Nell’ambito della Settimana di Preghiera per l’unità dei cristiani, la sera di giovedì, 23 gennaio, nell’Auditorium diocesano Famiglia di Nazareth in Rizziconi si è svolta una celebrazione ecumenica fortemente voluta dal nostro Vescovo S.E. Mons. Giuseppe Alberti, presente all’incontro, e preparata con tanta cura dall’equipe dell’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso della nostra Diocesi.

Una celebrazione che ha veramente fatto trasparire la bellezza dell’unità, anelito  che il Signore ha espresso nella sua preghiera sacerdotale: “Che tutti siano una cosa sola”.

Nel salone gremito, erano presenti rappresentanti delle varie confessioni Cristiane, Ortodossi, Battisti con la presenza del Pastore Ugo della Chiesa Battista internazionale, alcune delegazioni evangeliche Pentecostali e i fedeli appartenenti ai gruppi carismatici della nostra Diocesi nelle diverse espressioni: Neocatecumenali, RnS, Casa del Padre, Gesù Risorto, Comunità Maria e una rappresentanza dei Focolarini della Comunità di Reggio Calabria, e altri fedeli intervenuti.

La prima parte dell’incontro è stata dedicata all’accoglienza dei gruppi con l’animazione gioiosa e coinvolgente degli animatori e cantori del RnS e del Cammino Neocatecumenale e la testimonianza di un appartenente ai diversi gruppi presenti. Brevi interventi che sono stati una forte eco delle meraviglie che il Signore opera con la sua presenza nelle persone, trasformando la loro vita, convertendo i loro cuori e aprendoli a nuovi orizzonti: di pace, serenità, forza nello Spirito, e carità.

È iniziata poi la Veglia di Preghiera che quest’anno in concomitanza con il 1.700° anniversario del Concilio di Nicea ha posto al centro della riflessione il tema della fede a partire dalle parole di Gesù rivolte a Marta nel vangelo di Giovanni (11,26): “Credi tu questo?”.

Dopo il momento penitenziale  che in tali occasioni pone sempre i cristiani di fronte allo scandalo della divisione tra le fedi cristiane e alla necessità per tutti i cristiani di riscoprire le radici comuni della fede e a perseverare nel cammino verso l’unità, e dopo l’ascolto della Parola di Dio, il padre Vincenzo Lorizio, protopresbitero della parrocchia ortodossa di San Sofronio di Essex di Vibo Valentia, ha tenuto l’omelia toccando diversi temi, quali la pace, che richiede grande sforzo per rimuovere le ingiustizie, l’egoismo, l’avidità, ma soprattutto esortando fortemente, al di là di questi momenti celebrativi che costituiscono solo un “dovere ecumenico”, di iniziare veramente a ragionare con mente ecumenica che aiuti a una revisione di vita per tracciare un resoconto di quanto di positivo fino ad oggi è stato prodotto  e  dei nuovi propositi che sono alla base del ricerca del comune dialogo e della collaborazione in ambito ecumenico.

È seguito il momento suggestivo della professione di fede comune, fatta con il testo del credo niceno-costantinopolitano, tutti con le candele accese per ricordare che i cristiani sono chiamati a essere “luce del mondo”, portatori della luce di Cristo risorto.

La celebrazione si è conclusa con la preghiera di intercessione per chiedere al Signore di sostenere e accrescere la fede dei partecipanti e con il canto del Padre nostro.

Il nostro Vescovo, Mons. Giuseppe Alberti, nel porgere il suo saluto, prima della benedizione finale, fatta insieme ai rappresentanti di fede ortodossa e battista, ha  concluso affermando che credere in Dio significa credere nell’unità e che  ciascuno di noi costituisce un  piccolo tassello che ha bisogno dell’altro fratello della comunità perché la fede si rafforzi e possiamo diventiamo quei testimoni credibili che, attraverso i segni dell’amore e dell’unità, possono far riavvicinare i non credenti  al Signore.

Ufficio Comunicazioni Sociali

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