Padre Giuseppe Pristerà

Il vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, mons. Giuseppe Alberti; il vescovo emerito, mons. Francesco Milito; il Presbiterio diocesano e tutte le componenti ecclesiali, si associano al dolore della Congregazione laicale dei Figli dell’Immacolata Concezione per la perdita del caro padre Giuseppe Pristerà, avvenuta, nel pomeriggio del 28 gennaio 2025, a Montefiascone (VT), dove il religioso si trovava, da circa un anno, a causa delle sue aggravate condizioni di salute.

I Concezionisti sono un Istituto religioso maschile di diritto pontificio che, fondato nel 1857 presso l’Ospedale di Santo Spirito a Roma dal beato Luigi Maria Monti, è presente in Calabria fin dal 1934, quando venne loro affidato l’“Orfanotrofio maschile San Giuseppe”, voluto a Polistena dal vescovo di Mileto, mons. Giuseppe Morabito, in seguito al terribile terremoto del 28 dicembre 1908. Per diversi decenni, inoltre, i Concezionisti ressero anche la Cappellania dell’Ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” della stessa Città.

E calabrese di origine era anche il compianto padre Giuseppe Pristerà, essendo nato a Fossato Serralta, in Provincia di Catanzaro, il 15 giugno 1937. Scomparsi prematuramente i genitori, fu accolto, insieme ad uno dei suoi tre fratelli, proprio presso l’Orfanotrofio di Polistena, dove entrò in contatto con la Congregazione dei Figli dell’Immacolata Concezione che gestiva l’Istituto, maturando una genuina vocazione religiosa che lo spinse ad entrare nell’Istituto, nel quale emise la prima Professione dei voti l’8 settembre 1956 per poi dare quella perpetua il 1° ottobre 1962.

Ordinato sacerdote l’8 dicembre 1976, padre Giuseppe dedicò tutta la sua lunga ed intensa esistenza alla cura e alla formazione dei ragazzi orfani e meno fortunati e, in età più matura, a servizio di numerose Case in tutta Italia (Polistena, Siracusa, Noto, Velletri, Roma, Bergamo, Erba, Saronno) e, per alcuni anni, anche all’estero (Brasile e Canada).

Rientrato a Polistena nel novembre 2004, fino a circa un anno fa, ha svolto il suo infaticabile ed efficace servizio come cappellano del citato Ospedale, collaborando generosamente con le Parrocchie della Città anche per altri utili servizi pastorali.

A causa dell’aggravarsi dell’età e al venir meno della salute, fu trasferito a Villa Santa Margherita di Montefiascone, dove, sostenuto dalla fraterna carità dei suoi confratelli,  ha offerto l’ultima parte della sua lunga vita religiosa, prendendo parte al mistero della sofferenza e della Croce del Signore che, fin da ragazzo, aveva alleviato e curato negli altri, senza calcolo di tempo e di fatiche.

Associato al dolore del Cristo Crocifisso, sorride, adesso, illuminato dalla luce del Signore Risosto che ha accolto la sua anima eletta nella radiosa ed eterna pace del Paradiso. Dopo i funerali a Montefiascone, la salma farà ritorno nel paese natale, Fossato Serralta dove, per espresso desiderio dei familiari, sarà sepolto in attesa della Domenica senza tramonto.

 

Sac. Letterio Festa

Direttore Archivio storico diocesano