Dal 14 al 16 marzo 2025, il Centro Presenza di Barritteri ha ospitato un intenso e arricchente percorso di Esercizi Spirituali dal tema “La speranza non delude”, organizzati dall’Azione Cattolica diocesana.
A dare il benvenuto ai presenti è stata Angela Giuliano, Presidente Diocesana di Azione Cattolica, che ha sottolineato l’importanza di questi momenti di spiritualità come occasione per rinnovare il proprio cammino di fede e rafforzare il senso di comunità.
Gli esercizi spirituali sono stati guidati da Don Gabriele Pipinato, sacerdote della Diocesi di Padova e Responsabile del servizio per gli interventi caritativi per lo sviluppo dei popoli della Conferenza Episcopale Italiana, che con parole semplici ma intense ha accompagnato i presenti in un vero e proprio viaggio interiore scandito da tre tappe fondamentali: il Battesimo di Gesù, la parabola del giovane ricco e la figura di Lazzaro.
Attraverso queste riflessioni, cariche di esperienza e spiritualità, don Gabriele ha aiutato i partecipanti a riscoprire una fede che non si fonda sulla paura di un Dio che punisce, ma una fede radicata saldamente nell’amore incondizionato di Gesù, che accoglie ciascuno così com’è. La sua testimonianza di vita – segnata dall’esperienza missionaria accanto a giovani con gravi disabilità – ha reso concreto il messaggio evangelico, mostrando come Cristo sia realmente presente in “forma corporea” in ogni persona sofferente.
Tra i presenti, Don Benedetto Rustico ha offerto a tutti i partecipanti, con discrezione e premura, il suo sostegno e il suo accompagnamento spirituale, mentre un ringraziamento particolare va a Don Silvio Mesiti, vera colonna portante del Centro Presenza. Con il suo costante affetto e la sua instancabile dedizione, ci dimostra ogni giorno cosa significhi essere vicini agli ultimi: poveri, disabili, carcerati. Il suo esempio ci sprona a vivere il Vangelo con autenticità e amore concreto.
Il culmine dell’esperienza è stato vissuto domenica mattina con la Celebrazione Eucaristica presieduta dal nostro Vescovo Giuseppe, che con la sua paternità spirituale ha incoraggiato tutti a non restare fermi nella propria fede, ma a portare nel mondo la gioia dell’incontro con Cristo. La sua presenza attenta e premurosa ha testimoniato ancora una volta il volto di un pastore vicino al suo gregge, che guida con dedizione e amore.
In questo fine settimana di preghiera e ascolto, abbiamo aperto la mente e il cuore alla meraviglia di un Dio che ci ama per primo, che scrive il nostro nome sul palmo della sua mano e che ci ripete instancabilmente: “Tu sei il mio figlio amato”. Un’esperienza che ha lasciato un segno profondo in tutti i presenti, rinnovando la fiducia nella speranza cristiana che, come ci ricorda San Paolo, non delude mai.