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07/Apr/25

Dare a ciascuno il suo: il Giubileo del Lavoro tra fede, dignità e riparazione.

Al n. 1807 del Catechismo della Chiesa Cattolica si legge: “La giustizia è la virtù morale che consiste nella costante e ferma volontà di dare a Dio e al prossimo ciò che è loro dovuto.”

Abbiamo scelto di rielaborare questo concetto su un segnalibro, lasciato come piccolo segno al termine di un intenso pomeriggio trascorso insieme al nostro Vescovo, Mons. Giuseppe Alberti, al Direttore Don Emilio Sponton, ad alcuni rappresentanti degli Uffici Diocesani impegnati nel mondo del lavoro, e a un nutrito gruppo di imprenditori e imprenditrici. L’incontro si è svolto il 4 aprile scorso nei saloni della Parrocchia di San Gaetano a Gioia Tauro.

L’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro ha organizzato questo primo appuntamento come introduzione a un percorso che, nei prossimi mesi, entrerà nel vivo della celebrazione giubilare.
Il cuore del confronto è stato il Giubileo e il senso della giustizia, sia umana che sociale, fino ad affrontare un tema quanto mai attuale: la Giustizia Riparativa.

Per approfondire questa dimensione così ampia e delicata, abbiamo invitato una figura che vive quotidianamente l’esperienza della giustizia: la Notaio Marcella Clara Reni. Abbiamo voluto che fosse proprio una donna – e una donna di legge – a guidarci in questa riflessione.

Dopo aver illustrato il significato e il valore del Giubileo nell’Antico Testamento, la Dott.ssa Reni ha condiviso con noi un argomento a lei molto caro, al centro di un impegno che la porta in giro per il mondo: promuovere una giustizia che sia davvero riparativa, educativa e capace di ricostruire.

Presidente di Prison Fellowship Italia, autrice dei due volumi Tra le mura dell’anima, ha raccontato l’esperienza del Progetto Sicomoro, un percorso formativo per volontari che entrano nelle carceri di massima sicurezza per portare luce e perdono.

La Dott.ssa Reni ci ha aiutato a comprendere un principio fondamentale: la giustizia non può ridursi a una punizione fine a sé stessa, che mortifica la libertà e la capacità della persona di risorgere. Ogni individuo, anche nel peccato, può riscoprire il senso della propria dignità e ricostruirsi, se accompagnato nel giusto modo.

A tal proposito, sono state condivise toccanti esperienze vissute in carcere, dove vittime – “scarnificate dal dolore” – hanno incontrato carnefici spesso inconsapevoli del male causato. Esempi che ci hanno profondamente colpito e coinvolto.

Ha arricchito il pomeriggio anche una breve ma intensa testimonianza dell’artista e imprenditore Cosimo Allera, seguita da un momento di raccoglimento in chiesa, dove Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Alberti ci ha guidati nel cuore della Parola.

Ringraziamo di cuore tutte le persone intervenute e auspichiamo di ritrovarci presto nella prossima tappa di questo cammino del Giubileo del mondo del Lavoro.

Concludiamo, come abbiamo fatto anche venerdì, con la frase che ci accompagna in questo percorso:

“Restituire il senso del legame tra persona e lavoro, così come è nel progetto di Dio: edificare per il bene comune e il bene personale.”

Patrizia Rodi Morabito
Equipe Pastorale Sociale e del Lavoro

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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