Dal GIUBILEO la Speranza – L’incontro con Rav Israel Cesare Moscati Rabbino Capo di Napoli

Quella del 7 aprile 2025 è stata una giornata destinata a segnare una profonda traccia nella storia della nostra Chiesa diocesana. Si è tenuto, infatti, a cura dell’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso, guidato da don Roberto Meduri, l’incontro tra la nostra Chiesa diocesana e il rav Israel Cesare Moscati, rabbino capo di Napoli. Questi è nato a Roma, nell’ex-Ghetto, nella stessa casa dalla quale furono deportati ad Auschwitz-Birkenau tutti i membri della sua famiglia materna, i Sermoneta mentre i suoi zii Marco ed Emanuele furono tra i martiri delle Fosse Ardeatine. E’ rabbino capo della città di Napoli dal 2022, in un’antica Comunità ebraica che conta circa 200 membri e che ha sotto la sua giurisdizione tutto il meridione. Ha realizzato, con la Rai, diversi documentari sull’Ebraismo e sulla Shoah; il cartone animato La bicicletta di Bartali e il film Un cielo stellato sopra il Ghetto di Roma.

L’articolata visita si è aperta con l’incontro tra il rabbino e gli studenti dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Nicola Pizi” di Palmi dove sì è tenuto un intenso dialogo tra i giovani e rav Moscati che ha saputo mantenere desta la loro attenzione e suscitare il loro entusiasmo, spiegando loro il senso del Giubileo ebraico e la sua luminosa attualità in rapporto ai grandi temi del dialogo e della pace.

Ad accogliere il rabbino e i convenuti è stata la dirigente scolastico, dott.ssa Maria Domenica Mallamaci, la quale ha sottolineato come il dialogo interreligioso sia quanto mai necessario per creare solidi percorsi di pace, di fratellanza e di unità, fondati sull’uguaglianza tra i
popoli e il rispetto reciproco.

Presenti all’incontro, moderato da don Letterio Festa, direttore dell’Archivio storico diocesano, il vescovo, mons. Giuseppe Alberti; il dott. Roque Pugliese, delegato della Comunità ebraica di Napoli per il Meridione; don Emanuele Leuzzi, vicario episcopale e direttore dell’Ufficio
Scuola regionale; l’archimandrita Benedetto Colucci del Sacro Monastero dei SS. Elia e Filarete in Seminara e il comandante la Stazione dei Carabinieri di Palmi Giovanni Calabria.

L’intervento degli studenti, coordinati dalla prof.ssa Maria Bonfiglio, ha impreziosito l’incontro attraverso il racconto-testimonianza circa un loro recente viaggio-pellegrinaggio ad Auschwitz e alcune ben congegnate domante rivolte al rabbino e al vescovo.

Nel pomeriggio, invece, presso l’Auditorium diocesano di Rizziconi, rav Moscati ha incontrato, insieme al vescovo, la Comunità diocesana, rappresentata dai responsabili delle Associazioni ecclesiali; dai catechisti e dagli insegnanti di Religione cattolica. Ad aprire l’incontro, moderato da Suor Tina Carbone, direttore dell’Ufficio Scuola diocesano, è stato il vicario generale, mons. Giuseppe Varrà, che ha sottolineato l’importanza di quello che è un vero e proprio evento storico per la vicenda della nostra Chiesa e per il cammino del dialogo interreligioso.
Il dott. Roque Pugliese, nel suo commosso saluto, ha anche lui sottolineato l’importanza di questo storico incontro che riallaccia i rapporti tra la Comunità ebraica e la Chiesa Cattolica nel nostro Territorio dopo 500 di distacco e, partendo dall’augurale e altamente simbolico saluto
ebraico Shalom, ha riaffermato la comune volontà di tracciare percorsi di pace e di speranza.

Quindi si è tenuta l’interessantissima e suggestiva riflessione-meditazione del rav Israel Cesare Moscati il quale, richiamando i fondamenti biblici e storici del Giubileo ebraico, ha riaffermato l’assoluta necessità del dialogo per parlarci-conoscerci poiché egli è sicuro che per
essere un buon cristiano è necessario essere un buon ebreo. Il Giubileo è un occasione opportuna, secondo rav Moscati, per ristabilire nel mondo l’equilibrio sociale ed economico; evitando l’accumulo della ricchezza in mano a pochi per effettuare una distribuzione più equa delle risorse e attuare una restaurazione spirituale e sociale, capace di ricondurre alla misericordia di Dio e alla sua giustizia. Quindi, ha proseguito con l’auspicio che un recupero dei valori giubilari possa favorire un ritorno all’ordine originale stabilito dal Creatore e a una vita più dignitosa per tutti, anche attraverso il rispetto per il creato e l’ambiente.

Nel cuore dell’incontro, il rabbino Moscati ha suonato lo shofar, simbolo del Giubileo ebraico, che, come lui stesso ha sottolineato, è capace di produrre un suono che esce dal cuore e dall’anima e giunge fino all’alto del cielo.

Il vescovo, in conclusione, ha richiamato, in particolare, i valori della liberazione e del riscatto che saranno ben espressi, nella nostra Diocesi, attraverso l’apertura di uno Sportello antiusura, insieme ad una sempre più convinta ed articolata attenzione al dialogo tra i cristiani e gli
ebrei che, ha ricordato mons. Alberti, sono i nostri fratelli maggiori poiché il Popolo d’Israele è il tronco d’ulivo su cui è innestato il Popolo della Nuova Alleanza.

E’ proprio questa simbologia è stata espressa, insieme ai valori del dialogo e della pace, nel dono che la nostra Chiesa ha fatto al rav Moscati a ricordo di questa giornata: una pregevole scultura rappresentate una menorah in acciaio brunito che si erge da una radice di legno d’ulivo con
una Stella di Davide e una rappresentazione della Calabria, opera del maestro Cosimo Allera, noto scultore palmese di fama nazionale. I canti biblici della Comunità Neocatecumenale hanno dato un tono di grande solennità e preghiera all’incontro che resterà indelebilmente impresso nella memoria dei numerosi partecipanti.

Un particolare e sentito ringraziamento va al dott. Roque Pugliese che, con la sua ormai ben nota sensibilità e signorilità, ha reso possibile questo evento di grazia.

Questa giornata è stata un’ennesima conferma del celebre, profetico e coraggioso pensiero del grande papa Pio XI il quale, nell’epoca in cui i totalitarismi diffondevano le diaboliche leggi razziali ha coraggiosamente ricordato come «l’antisemitismo è inammissibile. Spiritualmente, noi siamo ebrei».

Sac. Letterio Festa
Direttore Archivio Storico Diocesano