A quasi un anno dalla sua inaugurazione, questo piccolo presidio culturale continua a crescere e a vivere grazie allo spirito di condivisione che ne ha ispirato la nascita. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Borrello in collaborazione con la Caritas Diocesana Oppido-Palmi, ha coinvolto la comunità in un’opera di rigenerazione urbana e sociale: una vecchia cabina telefonica, donata da Telecom, è stata restaurata e trasformata in una biblioteca di comunità, libera e accessibile a tutti.
Accanto alla cabina, una panchina letteraria a forma di libro abbellisce la piazzetta riqualificata, divenuta un punto di incontro e di lettura per residenti e visitatori. Chiunque può accedere ai libri, leggerli in loco o portarli via, senza obbligo di restituzione. Un sistema basato sulla fiducia, sulla partecipazione spontanea e sull’idea che la cultura, quando condivisa, genera valore. E se qualcuno decide di tenere un libro per sé? Va bene così: l’obiettivo è diffondere, non controllare.
In quest’ottica, la casa editrice “Il Ciliegio”, che ha sposato questa iniziativa ha generosamente inviato una selezione di volumi, contribuendo a rafforzare l’offerta di lettura per la comunità di Serrata.
«Questa donazione è per noi un gesto prezioso – racconta Callà Gregorio, presidente dell’Associazione Borrello – perché dimostra che anche un piccolo progetto nato in un piccolo paese può avere risonanza e trovare ascolto. È un incoraggiamento a proseguire, ma anche un riconoscimento per tutti coloro che, silenziosamente, partecipano e sostengono la Cabina: cittadini, lettori, volontari».
«Ringraziamo di cuore la casa editrice Il Ciliegio per il gesto di fiducia e vicinanza. In una realtà piccola come la nostra, ogni libro donato è un seme di cultura e partecipazione», afferma il Diac. Michele Vomera, Direttore della Caritas Diocesana.
L’Associazione Borrello, che da anni promuove – insieme alla Caritas – attività culturali, musicali e artistiche sul territorio, rinnova l’invito ad altre case editrici e a privati cittadini a contribuire con libri, nuovi o usati in buono stato, per mantenere viva questa iniziativa.
In un’epoca in cui i piccoli comuni lottano contro lo spopolamento e la perdita di servizi, progetti come questo dimostrano che è possibile – anche con mezzi limitati – creare spazi di bellezza, socialità e crescita culturale. Partendo da una cabina dimenticata, oggi Serrata ha un simbolo concreto di rinascita e speranza.













