Dal 21 al 26 luglio 2025 si è svolto a Palermo il Campo estivo dei seminaristi della Diocesi, accompagnati dal vescovo Mons. Giuseppe Alberti, da don Pasquale Galatà (delegato per la formazione permanente), don Rosario Attisano (rettore), don Letterio Festa (padre spirituale), don Elvio Nocera, don Daniele Dato e i diaconi don Domenico Alampi, don Filippo Attanà e don Domenico Lamanna.
Brancaccio e il Beato Puglisi
La prima giornata ha avuto come fulcro la visita al quartiere Brancaccio, luogo natale del Beato Pino Puglisi. Il vescovo, celebrando l’Eucaristia nella casa del martire, ha ricordato come don Puglisi sia stato un segno concreto della speranza evangelica, capace di leggere la realtà con gli occhi della fede. Emozionante la testimonianza di Pippo, amico d’infanzia del sacerdote, che ha raccontato gli ultimi momenti di vita di don Pino, sfatando l’idea di una morte in solitudine.
Falcone, Borsellino e il senso della giustizia
Il secondo giorno, in occasione della festa di Santa Maria Maddalena, don Letterio ha offerto una meditazione sul Vangelo, sottolineando la chiamata a diventare testimoni della Risurrezione. Successivamente, i seminaristi hanno visitato il Tribunale di Palermo, riflettendo sulla testimonianza di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: due uomini che, con coraggio, hanno combattuto la mafia, incarnando una giustizia fondata su verità e libertà. Dopo una sosta nella chiesa di San Domenico e una riflessione del vescovo sull’equilibrio tra corpo e spirito, la giornata si è conclusa con la visita alla Cattedrale di Palermo e la Messa solenne.
Santa Brigida e la chiamata alla pienezza
Il terzo giorno, memoria di Santa Brigida, il vescovo Alberti ha proposto una riflessione sulla croce come via verso una speranza più grande. Dopo la visita alla Cappella Palatina e alla chiesa di San Giuseppe dei Teatini, i seminaristi hanno preso parte a un incontro formativo sulla sessualità. Il vescovo ha spiegato che il celibato non è rinuncia, ma forma alta di amore e donazione. La giornata è proseguita con la visita alla chiesa di Santa Caterina d’Alessandria, la degustazione di dolci locali, e si è conclusa con l’esperienza suggestiva delle Catacombe dei Cappuccini.
Cefalù e Monreale: bellezza e ascolto
Dopo la preghiera mattutina, don Rosario ha proposto una meditazione sul dono della fede. Il gruppo si è quindi diretto a Cefalù, dove ha incontrato mons. Giuseppe Marciante e visitato la splendida Cattedrale. Nell’omelia, mons. Alberti ha invitato a sintonizzarsi sulla “frequenza di Dio”, riconoscendo la voce del Signore anche nel frastuono del mondo. Dopo il pranzo al Seminario Vescovile e un momento formativo sull’affettività, i seminaristi hanno raggiunto Monreale per visitare la maestosa Cattedrale con i celebri mosaici bizantini. L’accoglienza è stata arricchita da una granita offerta dal rettore don Francesco Di Maggio.
Palermo: spiritualità, arte e tradizione
Il 25 luglio, festa di San Giacomo, la celebrazione eucaristica ha messo al centro la radicalità della sequela. Il gruppo ha poi visitato tre chiese simbolo: la Martorana, San Cataldo e Casa Professa, cuore della spiritualità gesuita. Nel pomeriggio, la salita a Monte Pellegrino ha permesso di immergersi nella devozione verso Santa Rosalia, patrona della città.
Tindari: l’alleanza che resta
L’ultima tappa si è svolta al Santuario della Madonna di Tindari, sospeso tra cielo e mare. Qui, durante la Messa, il vescovo mons. Giuseppe Alberti ha ricordato che la vita, pur tra fatiche e incertezze, è parte di un’alleanza che Dio rinnova ogni giorno nell’Eucaristia, offrendo sostegno e speranza.
Un grazie ai protagonisti
Un ringraziamento ai seminaristi che hanno reso speciale questa esperienza: Giacomo D’Agostino, Domenico Zito, Francesco Ditto, Francesco Petullà, Cosimo e Damiano Attisano, Francesco Paonni, Giuseppe Degennaro, Giuseppe Panuccio e il convittore Pasquale Rechichi.
Don Rosario Attisano














