Dal 25 al 28 agosto 2025, la città di Napoli ha accolto la 75ª Settimana Liturgica Nazionale, promossa dal Centro di Azione Liturgica. Il tema scelto — “Tu sei la nostra speranza. Liturgia: dalla contemplazione all’azione” — ha guidato l’intero percorso, offrendo a vescovi, sacerdoti, religiosi, teologi e laici un’occasione preziosa per riscoprire la liturgia come sorgente di speranza e di rinnovamento.
La nostra Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi ha preso parte con gioia all’evento, rappresentata da Don Giuseppe Calimera, Don Elvio Nocera, il Diacono Michele Vomera e dal nostro Vescovo, Mons. Giuseppe Alberti, la cui presenza ha reso visibile il legame di comunione con la Chiesa universale.
La settimana si è aperta con i Vespri nella Cattedrale di Napoli, presieduti dal Cardinale Domenico Battaglia. Un momento intenso, arricchito dall’esposizione straordinaria del Busto e del Sangue di San Gennaro, segno identitario della fede del popolo napoletano.
Il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, ha inaugurato i lavori con una prolusione dal titolo “La liturgia nutre e vivifica la speranza”. Le sue parole hanno ricordato che la liturgia non è solo rito, ma esperienza viva: in essa Cristo, speranza incarnata, si fa presente e accompagna la comunità celebrante.
Martedì 26 agosto la giornata si è aperta con la celebrazione eucaristica presieduta dal Cardinale Crescenzio Sepe, che ha richiamato l’episodio evangelico di Gesù nella sinagoga di Nazaret: la Parola si compie oggi, nella vita della comunità.
A seguire, Mons. Gaetano Castello, Vescovo Ausiliare di Napoli, ha sviluppato la riflessione “Di una cosa sola c’è bisogno”: come Maria ai piedi di Gesù, la Chiesa è chiamata a ritrovare l’unità tra contemplazione e azione, perché la liturgia diventi luogo in cui ascolto della Parola e impegno quotidiano si intrecciano.
Il Prof. Francesco Asti ha trattato il tema “Noi ti rendiamo il culto della vita”, sottolineando che la liturgia non è un ambito separato dall’esistenza, ma una grazia che trasfigura la vita del credente e della comunità.
Nel pomeriggio, il Prof. Giovanni Zaccaria ha ricordato che “l’uomo è un essere liturgico”: il rito non è sovrastruttura, ma forma l’identità stessa del cristiano, modellando pensieri, gesti e vita.
La giornata si è conclusa a Nola, con una veglia presieduta dal Vescovo Francesco Marino. La visita alle basiliche e la preghiera sulle reliquie di San Felice hanno permesso di riscoprire le radici paleocristiane della fede campana.
Mercoledì 27 agosto le Lodi mattutine, guidate da Mons. Claudio Maniago, Presidente del CAL, hanno introdotto le riflessioni del giorno.
Il Vescovo di Cassano all’Ionio e Vicepresidente della CEI, Mons. Francesco Savino, ha guidato la meditazione su “Dalla tenda alla strada”. L’Eucaristia, ha ricordato, è bussola per le scelte quotidiane e antidoto alla cultura dell’indifferenza. Richiamando Don Tonino Bello, ha sottolineato che una Chiesa eucaristica non si chiude in se stessa, ma diventa “convivialità delle differenze”, segno profetico di comunione in un mondo diviso.
Suor Alessandra Smerilli, Segretaria del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, ha orientato lo sguardo verso i poveri e i sofferenti, ricordando che l’assemblea liturgica non può dimenticare “la carne ferita di Cristo” nei fratelli.
La giornata si è conclusa con la Messa nella Basilica di Santa Chiara, presieduta da Mons. Aurelio García del Dicastero per il Culto Divino: un richiamo forte all’universalità della Chiesa e alla comunione oltre i confini locali.
Giovedì 28 agosto giornata conclusiva si è aperta con l’Eucaristia presieduta da Mons. Antonio Di Donna, Vescovo di Acerra e Presidente della Conferenza Episcopale Campana.
La riflessione finale è stata affidata a Fr. Goffredo Boselli, liturgista, che ha sviluppato il tema “Andate e annunciate il Vangelo del Signore. La Liturgia si fa vita”. Ha sottolineato che non si può separare né contrapporre liturgia e vita: la celebrazione è chiamata a diventare esistenza trasformata. La sua formula incisiva — “Non la liturgia si fa vita, ma una liturgia per la vita” — ha reso evidente che il rito non è fine a sé stesso, ma nasce dalla vita e alla vita riconduce, affinché ogni Eucaristia diventi sorgente di giustizia, pace e misericordia.
Infine, Mons. Claudio Maniago ha offerto una preghiera conclusiva e un invito a “diventare ciò che celebriamo”: il Corpo di Cristo vivo nel mondo. È stato poi annunciato che la prossima 76ª Settimana Liturgica Nazionale si terrà a Catania nell’agosto 2026.
Diac. Michele Vomera
















