Oppido Mamertina rievoca il miracolo del 1743 con il corteo storico “Il Giglio e la Stella”

Oppido Mamertina – 18 agosto 2025.

Con un sapiente intreccio di storia, arte e fede, Oppido Mamertina ha dato vita al I° Corteo Storico dell’Annunziata “Il Giglio e la Stella. Rievocazione del miracolo del 1743”, solennemente curato dal Rettore don Giuseppe Papalia e dal Comitato organizzatore.

L’iniziativa, sostenuta dal Consiglio Regionale della Calabria e dall’Amministrazione comunale, ha offerto alla comunità e ai visitatori un’esperienza che ha travalicato i confini della rappresentazione scenica, per farsi rituale della memoria e rinnovata proclamazione d’identità.

La città pre-aspromontana si è presentata come un palcoscenico naturale, in cui la piazza e le vie del centro storico hanno accolto i fasti del Settecento, resi vivi da cinquanta figuranti in sontuosi costumi confezionati da “Claudia Morabito-Costumi di Scena” di Reggio Calabria e impreziositi dai raffinati gioielli di Rosa Maria Buda di Oppido Mamertina.

Nobili, popolani e religiosi, dame e cavalieri hanno sfilato componendo un mosaico visivo che ha restituito la fierezza e la dignità dell’antica Oppido, trasfigurata nella luce della sua devozione mariana.

Il programma della giornata è stato pensato come un crescendo: alle ore 19.00, in Piazza Regina Margherita, i giochi e le musiche medievali, curati da “Sinafe Medieval”, hanno intrattenuto adulti e bambini, aprendo l’animo al clima della festa. Alle 21.30, i tamburi e le bandiere dei “Leoni Reali” di Camporotondo Etneo (CT) hanno dato avvio alla sequenza solenne che, dalle 22.00, ha visto partire dal Palazzo Comunale il corteo storico, giunto infine in Piazza Regina Francesco Marino Zuco per la rievocazione vera e propria.

La presenza della Dulceria del ’700 ha arricchito l’atmosfera con suggestioni gustative, completando l’immersione sensoriale nell’epoca richiamata.

La rievocazione si è dispiegata in tre quadri drammaturgici di alta intensità: l’arrivo della tavola dell’Annunziata a Oppido, il drammatico scoppio della peste e l’evento prodigioso che ne placò la furia e, infine, il voto solenne del popolo alla Vergine.

Le letture, affidate alle voci di Marta Iaria e Antonio Roselli, hanno incarnato la parola scritta di don Giuseppe Papalia, trasformandola in racconto vivo, capace di scuotere la memoria e commuovere gli animi.

L’intermezzo al flauto di Ivana Vaccari e il canto del coro polifonico “Maria Santissima Annunziata”, che ha intonato “Ave Maris Stella”, ha evocato simbolicamente il legame tra tradizione e contemporaneità, rinnovando, quasi in forma di segno, il patto tra fede e cultura.

Al termine, don Giuseppe Papalia ha innalzato parole di riconoscenza ai protagonisti e ai collaboratori, esprimendo gratitudine particolare al consigliere regionale Domenico Giannetta, al sindaco Giuseppe Morizzi e all’intera Amministrazione comunale per il sostegno generoso.

La celebrazione ha trovato ulteriore compimento nell’apertura straordinaria del MuDOP – Museo Diocesano di Oppido Mamertina, a testimonianza di come la valorizzazione del patrimonio artistico e spirituale costituisca il naturale coronamento di un percorso di riscoperta che unisce le generazioni.

In quella notte di agosto, Oppido Mamertina ha dimostrato come la memoria del voto del 1743 non appartenga soltanto alle cronache di un passato lontano, ma viva come promessa rinnovata, capace di parlare all’Italia e all’intero Meridione: il rilancio culturale della Calabria passa attraverso la custodia della fede e la bellezza della sua storia, che, resa attuale, continua a illuminare il presente e ad aprire il futuro alla speranza.