Frassati e Acutis sono Santi: una festa di fede e di gioia in Piazza San Pietro

Un mare di volti, di canti, di bandiere.
Questa mattina, 7 settembre 2025, la Chiesa ha alzato gli occhi al cielo per accogliere tra i Santi Pier Giorgio Frassati e Carlo Acutis.
E tra quella folla, anche tanti gruppi della nostra diocesi, pellegrini di gioia e di speranza.

Il Papa ha parlato con voce che accarezza e scuote: «Il rischio più grande della vita è quello di sprecarla al di fuori del progetto di Dio».
E subito i due nuovi Santi sono apparsi come due fari che indicano la strada.

Pier Giorgio, il giovane delle otto beatitudini, con l’anima ardente e le mani piene di carità, il “trasportatore” di pane e aiuti per i poveri di Torino, il ragazzo dei Tipi Loschi che saliva le montagne scrivendo con il cuore: «Verso l’alto».
Carlo, il ragazzo del Duemila, più giovane di molti di noi, innamorato dell’Eucaristia, capace di trasformare internet e le sue giornate di scuola e sport in un altare semplice ma luminoso. Lui che ripeteva: «Davanti al sole ci si abbronza. Davanti all’Eucaristia si diventa santi!».

Il Santo Padre ha lasciato un dono, un mandato, soprattutto ai giovani:
«Non sciupate la vita, orientatela verso l’alto e fatene un capolavoro».

E così, Carlo e Pier Giorgio ci guardano dall’altare della santità, con la freschezza dei loro anni spezzati troppo presto, ma compiuti nella grazia.
La loro giovinezza diventa profezia: ci dicono che la santità non è lontana, non è per pochi, non è inaccessibile. È vicina, è concreta, è fatta di Eucaristia, amicizia, preghiera, servizio, carità.

Oggi Piazza San Pietro si è fatta festa
e il cuore della Chiesa ha sussurrato:
la santità ha il volto giovane.

Ufficio Comunicazioni Sociali


San Pier Giorgio Frassati

Nasce nel 1901 a Torino in una famiglia della ricca borghesia: suo padre è Alfredo Frassati noto giornalista e la mamma è Adelaide Ametis affermata pittrice. In un periodo in cui Torino inizia un accentuato sviluppo imprenditoriale, Pier Giorgio viene a conoscenza delle difficoltà in cui si dibattono gli operai. Entra in contatto con la povertà: durante il liceo comincia a frequentare le Opere di san Vincenzo. Amico di tutti, esprime sempre una fiducia illimitata e completa in Dio e nella Provvidenza ed affronta le situazioni difficili con impegno, ma con serenità e letizia. Dedica il tempo libero alle opere assistenziali a favore di poveri e diseredati. Si iscrive a diverse congregazioni e all’Azione Cattolica Italiana, si accosta con frequenza alla comunione, aderisce alla «Crociata Eucaristica» e frequenta la Congregazione Mariana che lo inizia al culto della Madonna. Fonda con i suoi amici più cari una «società» allegra che viene denominata «Tipi loschi», giovani attenti ad aiutarsi nella vita interiore e nell’assistenza degli ultimi. Muore di poliomelite fulminante il 4 luglio 1925. San Giovanni Paolo II lo beatificò il 20 maggio 1990. Papa Francesco in data 25 novembre 2024 ha riconosciuto un miracolo attribuito al Beato Pier Giorgio, aprendo così la strada alla sua canonizzazione, celebrata da Papa Leone XIV il 7 settembre 2025.


San Carlo Acutis

Figlio primogenito di Andrea Acutis e Antonia Salzano, Carlo nacque a Londra, dove i genitori si trovavano per motivi di lavoro del padre, il 3 maggio 1991. Trascorse l’infanzia a Milano, circondato dall’affetto dei suoi cari e imparando da subito ad amare il Signore, tanto da essere ammesso alla Prima Comunione ad appena sette anni. Frequentatore assiduo della parrocchia di Santa Maria Segreta a Milano, allievo delle Suore Marcelline alle elementari e alle medie, poi dei padri Gesuiti al liceo, s’impegnò a vivere l’amicizia con Gesù e l’amore filiale alla Vergine Maria, ma fu anche attento ai problemi delle persone che gli stavano accanto, anche usando da esperto, seppur autodidatta, le nuove tecnologie. Colpito da una forma di leucemia fulminante, la visse come prova da offrire per il Papa e per la Chiesa. Lasciò questo mondo il 12 ottobre 2006, nell’ospedale San Gerardo di Monza, a quindici anni compiuti. Fu beatificato il 10 ottobre 2020, nella Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, sotto il pontificato di papa Francesco. Lo stesso Pontefice, il 23 maggio 2024, autorizzò la promulgazione del decreto relativo al secondo miracolo preso in esame per la canonizzazione. Nel corso del Concistoro Ordinario Pubblico del 13 giugno 2025, papa Leone XIV decretò che la canonizzazione fosse celebrata domenica 7 settembre 2025.


(Foto: © 2025 – Ufficio Comunicazioni Sociali – Diocesi Oppido Mamertina-Palmi )