Giovani pellegrini che pregano, servono, incontrano tra Cosoleto ed Ischia

Quest’anno giubilare, il primo per noi giovani animatori della Parrocchia di S. Maria delle Grazie di Cosoleto, ci ha visti protagonisti di un pellegrinaggio speciale, articolato in tre tappe che ci hanno fatto riflettere su fede, speranze, sogni e limiti.

Il cammino è iniziato con “Pellegrini che pregano”. Insieme abbiamo portato la croce dal Calvario di Acquaro fino al Santuario di San Rocco: un breve tragitto che ci ha fatto comprendere che la vita cristiana si affronta solo insieme, tra noi e con Gesù. Al Santuario, nell’adorazione, abbiamo affidato il cammino al Signore meditando Isaia: “Quando dovrai attraversare le acque, io sarò con te… tu sei prezioso ai miei occhi e io ti amo”. Abbiamo invocato San Rocco, pellegrino per eccellenza, come modello, e il nostro parroco don Giuseppe Mangano ci ha donato un Vangelo, da portare come un “bastone” lungo la strada della vita cristiana.

La seconda tappa ci ha resi “pellegrini che servono”. Siamo andati alla Casa Famiglia per malati di Aids di Castellace, guidati da Gioconda Gaglianò, compaesana e infermiera. L’incontro con gli ospiti ci ha profondamente segnati: ci hanno accolto con affetto, condividendo storie di dolore ma anche di speranza, e dandoci consigli per non cadere nelle dipendenze o in cattive compagnie. Giovanni, con una forza straordinaria, ci ha lasciato un motto che porteremo sempre con noi: “Prima accettare e poi affrontare”. Dopo i racconti, abbiamo servito i dolci preparati da noi e giocato a biliardino, vivendo un clima di famiglia e uscendo con il desiderio di continuare esperienze di volontariato.

Il 10 settembre abbiamo vissuto la terza tappa: “Pellegrini che incontrano”, gemellandoci con i nostri coetanei della parrocchia di Santa Maria delle Grazie di Ischia Porto. Con don Giuseppe, i coniugi Antonietta Foti e Domenico Mafrici e suor Emanuela, ischitana, abbiamo condiviso giornate intense di amicizia e fede. I giovani dell’isola ci hanno accolto con entusiasmo, desiderosi di creare legami sinceri in Cristo. Guidati dal seminarista Francesco e dal teologo Bartolomeo Impagliazzo, abbiamo scoperto le bellezze spirituali e culturali dell’isola. Tra i momenti più emozionanti, la processione a Ischia Ponte verso la Chiesa Giubilare di Santa Maria Assunta: siamo entrati non più in sette come ad Acquaro, ma in venti, insieme a ragazzi di altre parrocchie. Sentirci parte di una comunità così grande ci ha fatto scoprire davvero la bellezza della Chiesa.

Il 12 settembre siamo tornati a casa, non senza qualche disguido coi treni, ma con il cuore colmo di gioia e gratitudine a Dio, per le persone incontrate e i nuovi orizzonti aperti. Ora guardiamo avanti: la prossima tappa sarà accogliere i nostri amici di Ischia qui in Calabria… work in progress!

Ragazzi in gioco, Cosoleto