I Medici Cattolici della Diocesi di Oppido-Palmi in pellegrinaggio a Roma: incontro con Papa Leone XIV e passaggio della Porta Santa

Una giornata intensa di fede e comunione ha visto protagonisti i medici cattolici dell’A.M.C.I. (Associazione Medici Cattolici Italiani) della Diocesi di Oppido Mamertina–Palmi, che il 7 e l’8 ottobre si sono recati a Roma per partecipare all’udienza con Papa Leone XIV e vivere insieme il passaggio della Porta Santa nella Basilica di San Pietro.
L’iniziativa, promossa dal Direttivo diocesano, è stata guidata dal presidente dott. Salvatore Raso e preparata con particolare cura spirituale da don Gaudioso Mercuri, assistente ecclesiastico dell’associazione. Don Mercuri ha seguito con attenzione ogni fase dell’esperienza, predisponendo momenti di preghiera, riflessione e comunione fraterna che hanno trasformato il viaggio in un autentico pellegrinaggio dell’anima, vissuto nel segno della fede e della gratitudine.
Durante l’udienza generale, il Santo Padre Leone ha rivolto ai presenti parole di grande intensità, invitando ciascuno a trasformare le prove della vita in occasioni di fiducia e di speranza, e ricordando che la vera gioia nasce dall’incontro con Dio anche nelle ferite della quotidianità. “Il dolore – ha affermato – può diventare un luogo di comunione e di rinascita, se abitato dall’amore.”
Nel suo discorso, Papa Leone XIV ha anche richiamato con forza il valore della misericordia e della riconciliazione, sottolineando la necessità di un continuo rinnovamento interiore attraverso i sacramenti della confessione e dell’Eucaristia. Ha invitato i fedeli a riscoprire la forza del perdono e dell’accoglienza, strumenti concreti di pace e di guarigione spirituale: “Solo un cuore riconciliato – ha detto – può rendere presente nel mondo la pace di Dio.”
Al termine dell’udienza, il dott. Salvatore Raso, a nome di tutti i medici cattolici della diocesi, ha avuto la gioia di avvicinarsi al Santo Padre per presentargli una statua di San Giuseppe Moscati, medico santo e patrono della categoria. Il Pontefice ha benedetto personalmente la statua, simbolo di questa giornata di grazia, che sarà collocata nella sede diocesana dell’A.M.C.I., quale segno permanente di affidamento e di ispirazione per tutti i medici che operano con spirito cristiano al servizio della vita e della dignità della persona.
Particolarmente toccante è stato il momento del passaggio della Porta Santa, vissuto con raccoglimento e commozione. Accompagnati da don Gaudioso Mercuri, i medici hanno pregato per i malati, per i colleghi e per l’intera comunità diocesana, affidando a Dio il proprio impegno quotidiano come testimonianza concreta della misericordia evangelica.
Sin dallo scorso anno, i medici dell’A.M.C.I. di Oppido-Palmi hanno dato vita a un’iniziativa di servizio gratuito alla popolazione, dedicando una giornata al mese a visite e consulti medici per chi è in difficoltà. Quest’anno, spronati dal vescovo Mons. Giuseppe Alberti intendono proseguire e ampliare questa missione in forma itinerante, raggiungendo diversi centri della diocesi per portare la cura, l’ascolto e la presenza della Chiesa là dove la sofferenza chiede attenzione e tenerezza.
Nel momento conclusivo del pellegrinaggio, don Mercuri ha invitato i presenti a custodire quanto vissuto come segno di rinnovamento spirituale e di responsabilità cristiana, ricordando che “il medico credente è chiamato a servire la vita non solo con la competenza della mente, ma con la compassione del cuore.”
Quella vissuta a Roma resterà per l’A.M.C.I. di Oppido-Palmi una giornata di grazia e di comunione, un’esperienza che ha rinsaldato il legame con la Chiesa e con il Santo Padre, e che continuerà a ispirare l’impegno dei medici cattolici nel coniugare scienza, fede e servizio all’uomo sofferente.