L’Albero della Sicurezza nel Porto di Gioia Tauro

Gioia Tauro,12 dicembre – Anche quest’anno il MLAC della diocesi di Oppido Mamertina -Palmi ha rinnovato il suo consueto appuntamento con l’Albero della Sicurezza e ha scelto come postazione della sua installazione il Porto di Gioa Tauro, luogo simbolo della più grande realtà lavorativa della Calabria. L’evento ha visto la partecipazione di autorità religiose e civili, tra le quali l’Autorità Portuale, la Guardia di Finanza, la Capitaneria di Porto, l’Agenzia delle Dogane, i Vigili del Fuoco, terminalisti dell’MCT e rappresentanti dell’AUTOMAR.

A introdurre la segretaria del MLAC, Lucia Bagalà, che ha ricordato come l’Albero della Sicurezza nasce da un progetto del maestro Francesco Sbolzani e vuole essere un inno alla vita e non alla morte. A seguire il presidente della fondazione ANMIL di Reggio Calabria, Francesco Costantino, ha evidenziato come siano ancora numerose le vittime e gli infortuni sul lavoro, perciò, è importante continuare a sensibilizzare alla prevenzione mentre l’assistente del MLAC, don Federico Arfuso, ha spiegato che la Dottrina Sociale della Chiesa vede la prevenzione degli infortuni sul lavoro come un dovere morale radicato nella dignità della persona umana e nel bene comune. Prima della benedizione dell’Albero, Sua Ecc. Za Mons. Giuseppe Alberti ha concluso sottolineando come la dimensione lavorativa sia espressione costitutiva della natura umana, della sua socialità e, soprattutto, della sua cristianità quindi deve essere sempre rispettata e tutelata la dignità dell’uomo. È fondamentale la sinergia tra le parti: datori di lavoro e lavoratori per custodire il grande dono che è la vita e ciò nello spirito di condivisione e solidarietà con gli altri.