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17/Mar/25

Di porta in porta e con gli occhi rivolti al futuro

Gioia Tauro, 15 Marzo2025- Quest’anno il Movimento Lavoratori di Azione cattolica della diocesi di Oppido Mamertina-Palmi ha festeggiato la solennità di San Giuseppe ospitando l’equipe nazionale, il segretario nazionale, Maurizio Biasci e l’assistente nazionale, don Oronzo Cosi. Tema della festa è “San Giuseppe di porta in porta” ragion per cui il programma seguito in questo giorno di festa si è articolato in due distinti momenti: uno pratico ed uno spirituale.
La mattinata è trascorsa visitando, andando “di porta in porta” tra le diverse realtà lavorative della piana di Gioia Tauro mettendo in risalto quella che è la naturale vocazione del territorio stesso e le sue tipicità. Prima tappa è stata la cooperativa “Contadinanza necessaria” dell’imprenditore Nino Quaranta il quale ha testimoniato la possibilità di riuscire a superare barriere e pregiudizi presentando il suo socio extracomunitario, Lamin. “Bisogna vivere per vivere e non vivere per morire!”- ha affermato Quaranta e ha spiegato come il lavoro debba essere strumento di valorizzazione della dignità umana e non sfruttamento mirato alla ricerca spasmodica del profitto poiché il lavoro è espressione concreta della nostra umanità e dell’essere creatura fatta a immagine e somiglianza di Dio. Il rispetto della persona umana si traduce, a sua volta, nell’amore verso il lavoro, verso la terra e, quindi, in un’agricoltura biologica e sostenibile.
Dai campi di produzione ci si è spostati presso l’azienda “Gioa succhi s.r.l.” sita nella prima area industriale. Ivi i titolari hanno presentato la loro seconda famiglia ed illustrato le varie fasi che portano dalla materia prima al prodotto semilavorato e la loro destinazione finale. Indubbiamente è stata una veritiera ed efficace testimonianza di lavoro dignitoso in cui la ricchezza sociale ha prevalso su quella privata. Ciò è stato possibile grazie alla condizionalità sociale per cui il lavoro rispettoso, in quanto tale, non ha osato colpire l’anello debole della produzione, ossia il lavoratore che è, invece, valore aggiunto. “Bisogna guardare la Calabria con gli occhi rivolti al futuro!”- ha sostenuto il commissario straordinario del Consorzio di bonifica regionale, Giacomo Giovinazzo. Effettivamente se la piana di Gioia Tauro nasce con tendenza agricola, non bisogna dimenticare come lo sguardo al futuro abbia portato alla nascita della realtà portuale. Il percorso è continuato verso l’azienda “Allera Costruzioni Metalmeccaniche s.r.l.”. L’imprenditore, Cosimo Allera, ha testimoniato i sacrifici e l’estrema convinzione con cui ha realizzato e portato avanti la sua impresa, ossia per dare seguito all’attività-passione scoperta già in tenerissima età per la lavorazione del ferro e, inoltre, per i suoi lavoratori e le loro rispettive famiglie. Per loro ha fatto fronte alle crisi del 2008, del 2018 e del 2020 che hanno messo a dura prova anche la sua azienda e ora afferma orgoglioso che per favorire l’occupazione, soprattutto giovanile, e la formazione di personale specializzato nel settore della metalmeccanica, ha avviato la procedura del tutor-padre che insegna al figlio-lavoratore.
Queste testimonianze pratiche hanno trovato compiutezza e culmine nella solenne celebrazione eucaristica tenutasi presso la stessa azienda Allera, presieduta dal Vescovo Alberti e concelebrata dai parroci delle parrocchie di Gioia Tauro e di San Ferdinando, dal vicario foraneo don Giovambattista Tellieci, dall’assistente diocesano don Federico Arfuso, dal diacono don Michele Vomera e con la presenza del cappellano del porto di Gioa Tauro, don Gildo Albanese.
“L’Eucarestia ci aiuti a impastare e a lievitare nella Verità”, – questa è l’intenzione del Nostro Padre-Vescovo, il quale nell’omelia ha aggiunto: “La Parola innesca dinamismi nella nostra realtà che vuole vincere la passiva staticità. Infatti, Gesù ci vuole orientare in un mondo che è sempre fluido e lo fa attraverso indicazioni, che non sono mai comandi oppressivi, e sono orientati al raggiungimento del bene collettivo, del bene sociale.” Inoltre, continua sempre più incisivo: “Gesù ci propone uno sguardo diverso e meno classista, schemi mentali nuovi per la conversione.” Infine, conclude sottolineando: Ciò si traduce, nel mondo del lavoro, in un rapporto tra aziende improntato non alla concorrenza sleale e spietata ma allo spirito cristiano di alleanza, di fraterna unione!”.
La giornata di festa si è conclusa con un momento di convivialità fraterna rallegrata da canti e musica tipica calabrese.

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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