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24/Mar/25

La festa del Papà vissuta nel carcere di Laureana. Un passo avanti nella speranza.

Sabato 22 marzo scorso gli ospiti dell’I.C.At. “L. Daga” di Laureana di Borrello hanno vissuto una speciale “Festa del papà” insieme ai loro figli e alle loro famiglie. L’evento è stato curato dai volontari dell’Associazione internazionale “Prison Felloship” con il responsabile nazionale Francesco Di Turo, dall’educatrice dell’Istituto, dott.ssa Simona Prossomariti, e dal cappellano, don Rosario Rosarno. La giornata è stata accolta con favore dal Direttore della Casa di reclusione, dott.ssa Caterina Arrotta e dal Comadante Giuseppe Ramondino. Tra giochi, musica e pittura, le persone detenute hanno potuto vivere la giornata dedicata ai papà coinvolti dai loro stessi figli con lo sguardo verso il cambiamento personale e sociale. Dare loro la possibilità di un sorriso significa educare con il cuore e con saggezza per un ripristino della giustizia seguendo la pedagogia della rieducazione e dell’integrazione. A questo sono state preparate le volontarie che da tempo si formano per mettere a disposizione la loro esperienza nelle attività nelle carceri della Calabria. Tra queste, Elena ci racconta la sua testimonianza sulla giornata vissuta insieme a Laureana.
«Sono Elena, appartengo al gruppo del Rinnovamento nello Spirito Santo da quasi 13 anni e quanta grazia e benedizioni ho ricevuto da Dio in tutto questo tempo.
Tra le tante, quella di aver conosciuto “Prison Fellowship Italia” un’ associazione di ministeri nazionali cristiani che operano nel campo della giustizia criminale avendo come missione quella di trasformare la vita dei carcerati, delle famiglie e delle vittime attraverso soci e volontari che si pongono l’obiettivo di rompere il circolo del crimine, dando una nuova speranza mediante la fede.
Il 22 marzo 2025 abbiamo celebrato in diversi carceri d’Italia la festa del papà dal titolo “Cuori che s’incontrano” e la gioia di vedere padri e figli ricongiunti in un breve tempo di gioco e condivisione è inspiegabile.
Ciò diventa occasione per loro di mantenere viva la speranza, sentendosi “visti e amati” anche tra le mura. Nonostante queste particolari condizioni, tutti possono testare con cuore e anima che l’amore arriva sempre, superando ogni “confine”.»
Particolare emozione è stata vissuta quando i figli sono stati invitati a fare dono ai papà di una maglietta con su scritto “Ti voglio bene, papà” dopo avere riflettuto insieme sulla canzone “L’albero delle noci” dell’artista Brunori.
Insieme ad Elena, Luana, Marina, Cetta, Teresa e Annamaria, altre attività si stanno preparando per continuare a crescere insieme nella legalità e nella fraternità.

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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