Sabato 29 marzo, circa 300 giovani, suddivisi per Vicaria, si sono ritrovati a Palmi per vivere una giornata di spiritualità organizzata dall’équipe di Pastorale Giovanile diocesana insieme al vescovo Giuseppe. Quattro chiese della città – Santa Famiglia, Maria SS. del Rosario, Maria SS. del Soccorso e SS. Crocifisso – hanno accolto i giovani, offrendo loro momenti di catechesi sulla vocazione del profeta Geremia e testimonianze di esperienze personali di sofferenza, nelle quali le ferite si sono trasformate in feritoie grazie alla forza della fede. Successivamente, i ragazzi si sono dispiegati dai quattro punti diversi della città, come una rete, per convergere tutti nella Concattedrale. Qui hanno vissuto intensi momenti di incontro con il Signore attraverso il sacramento della Riconciliazione, l’adorazione della croce, la meditazione sulle beatitudini evangeliche e l’adorazione eucaristica.
Il vescovo Giuseppe, con la sua riflessione e accoglienza, ha idealmente “tirato la rete” dei giovani sulla barca insieme a Cristo, guidando l’adorazione eucaristica e il momento conclusivo di riflessione incoraggiando i giovani ad essere coraggiosi pellegrini testimoni di speranza. Il cammino vissuto non è stato una semplice progressione di “livelli di un videogioco”, perché la vita non è un gioco, ma un’esperienza in cui bisogna mettersi in gioco.
I ragazzi si sono trovati ad affrontare una doppia sfida: da un lato, le difficili condizioni meteorologiche, dall’altro, un’occasione per una più profonda conoscenza di sé. Le note della canzone E ti vengo a cercare di Franco Battiato hanno accompagnato il passaggio ai canti di adorazione in chiesa, rafforzando il senso di pellegrinaggio interiore. I giovani, come “pellegrini di speranza”, sono ora in cammino verso la Pasqua, con lo sguardo già rivolto ai prossimi due grandi incontri diocesani (attenzione spoiler): il raduno della pastorale studentesca, che si terrà la prima settimana di giugno a Oppido, e l’evento estivo sulla spiaggia di San Ferdinando, in preparazione al Giubileo dei Giovani.
Essere follower del Risorto significa camminare con gioia e spiritualità, on the road, percorrendo la strada interiore che conduce all’incontro con l’Altro (con la A maiuscola), anche grazie al prossimo che ci accompagna nel viaggio della fede.