sabato 20 Apr 2024

Presentazione percorso

       La Quaresima è per eccellenza il tempo dell’ascolto della Parola, quindi della pratica del 1° comandamento: «Ascolta Israele, Io sono il tuo Dio, non avrai altra Parola fuori della mia».

 

 

       La parola è la prima e ordinaria forma di comunicazione. Un bambino, che ritarda a balbettare anche le parole più semplici, preoccupa i genitori e, se il fenomeno perdura, vogliono capirne il perché. È la relazione personale diretta che viene a mancare, e questo è un grande limite. Tutta la storia della salvezza è storia di dialogo su iniziativa di Dio e risposta dell’uomo. La prima sempre finalizzata al bene: Dio disse e creò e vide che era cosa buona l’opera sua, ma anche con sottili raggiri iniziò la menzogna, la controparola dell’astuto mentitore con la negazione della verità: non morirete affatto. La prima prova gli andò bene, alla grande, creando una rottura impensabile. Gli è invece fallita in termini inappellabili con Gesù: se tu sei …, ma sta scritto …, e vattene, Satana.

 

       Da secoli la parola ha progressivamente conosciuto forme diverse: l’oralità ha ceduto alla scrittura, propria di ogni popolo, ma sempre tale da farsi comprendere: fissata sulla pietra o vergata sui codici – i libri scritti a mano – e poi riversata nei libri stampati, in Gazzette e Bollettini, riviste e giornali fino ai prodigiosi sviluppi moderni on line. Non più per pochi privilegiati a disporre di ingombranti strumenti, ma oggetti capaci di essere trattenuti in una mano e con essi di avere in mano la connessione con il mondo, in tutta la sua bellezza e le sue negatività. È l’era dei social.

 

      Questo progresso ha fatto credere di potere operare con la comunicazione in piena libertà e indipendenza senza controlli, con un esprimersi immediato e perciò spesso non meditato, impulsivo e per ciò talora offensivo e impreciso: un diritto esercitato arbitrariamente saltando i doveri del rispetto dell’altro. Libertà non sempre unita alla responsabilità. I risultati? Incommensurabili per un mondo più umano e vicino, o sempre più lontano dal senso religioso della vita.

 

      Nella prima lettera ai Tessalonicesi (51 d.C., probabilmente il testo più antico del Nuovo Testamento) Paolo ricorda la storia della loro evangelizzazione e come l’annuncio della parola detta si è diffusa anche con la parola divina producendo la “plêrôphoria”, la ricchezza di informazione in senso moderno di una comunicazione “profonda” e riflettente nella pratica. 

 

       Su questo scenario, a sviluppo del lancio il Mercoledì delle Ceneri dell’hastag #esamedicoscienzadigitale, presentiamo i temi per ognuno dei venerdì delle settimane di Quaresima:

 

1° settimana, 15 marzo: Presenza e Dialogo

2° settimana, 22 marzo: Lentezza e Incontro

3° settimana, 29 marzo: Gentilezza e Ascolto

4° settimana, 5 aprile: Interiorità e Apertura

5° settimana, 12 aprile: Verità e Testimonianza.


 

       Per concludere un piccolo consiglio. In questo tempo speciale, nelle nostre case la Bibbia potrebbe essere collocata – se già non c’è – in una posizione privilegiata e frequentata con assiduità ogni giorno, cercando qualche testo sul “peso” della Parola di Dio. In partenza i capitoli 17 e 18 del libro dei Proverbi: sono le parole tra le più umane, che la Chiesa ha riconosciuto come parole divine.

 



Ancora, Buon cammino quaresimale  

+ Francesco, Vescovo

 



Per vivere insieme “connessi” questo Tempo di Quaresima, segno sacramentale della nostra salvezza, sarebbe bello riflettere insieme sull’uso dei social, poiché, quasi come una compagnia inseparabile, essi fanno parte ormai della quotidianità che può riceverne beneficio o danno.

La proposta consiste nell’offrire, il venerdì di ogni settimana, due aspetti legati all’ambiente digitale partendo da una riflessione introduttiva, seguita da alcune domande. Potrebbero servirci come esame di coscienza, oggetto nel Sacramento della Riconciliazione, e, eventualmente, per condividere questo percorso con gli altri usando l’hastag: #esamedicoscienzadigitale.

 

Tutto ha origine dal motivo dominante della Quaresima: la riscoperta del primato della Parola di Dio sulle tante parole degli uomini, la piena adesione ad essa, fonte dell’innovazione/conversione interiore e pratica, richiesta per ricordare il Battesimo e andare incontro trasformati alla Pasqua del Signore.

Grazie dell’attenzione e Buona Quaresima.

A venerdì 8 marzo, dopo le Ceneri, la presentazione del percorso.

 

+ Francesco, Vescovo

window.dataLayer = window.dataLayer || []; function gtag(){dataLayer.push(arguments);} gtag(‘js’, new Date()); gtag(‘config’, ‘UA-33106355-9’);