Con le Parrocchie di “San Ferdinando Re” e “San Giuseppe” nel Comune di San Ferdinando, riprende la Visita Pastorale di S. E. Mons. Francesco Milito. Si apre, quindi, il giro con le Parrocchie della Vicaria di Gioia Tauro-Rosarno.
Come da programma il pomeriggio del 3 novembre ad aspettare il Pastore, davanti al Sagrato della Chiesa una bella rappresentanza di fedeli, ragazzi del Catechismo in primis, insieme ai loro sacerdoti. Dopo un canto di benvenuto eseguito dai bambini si entra in chiesa per la liturgia di apertura con le parole di benvenuto e di ringraziamento del Parroco don Nino Massara.
Nell’omelia S. E. ha richiamato i principi della Visita pastorale contenuti nel Decreto d’indizione: «occasione per ravvivare le energie degli operai evangelici, lodarli, incoraggiarli e consolarli, per richiamare tutti i fedeli al rinnovamento della propria vita cristiana e ad un’azione apostolica più intensa […], quindi non una visita ispettiva ma prospettica per il futuro. Come pastore intende vedere il bene nella nostra terra e lodare il Signore per esso».
Terminata la preghiera si passa nella Sala parrocchiale per incontrare i Catechisti, i Ministri Straordinari della Comunione e i collaboratori parrocchiali. Incontro guidato dal desiderio di mettersi in ascolto del Pastore e accogliere i suoi stimoli per la crescita personale e comunitaria. I singoli responsabili hanno riferito al Vescovo circa l’ordinario ministero in parrocchia chiedendo e ricevendo stimoli e incoraggiamento dal Pastore.
Si passa poi, nella casa canonica all’incontro con la Comunità dei padri Guanelliani durante il quale i sacerdoti si confrontano con Mons. Milito su temi riguardanti la vita sacerdotale e la pastorale parrocchiale e diocesana.
Dopo una pausa di alcuni giorni si riprende il 7 novembre con la visita alla Casa di Cura “P. Pio”, struttura che da anni offre un prezioso servizio per gli anziani del Comune e del circondario. Con preghiere canti e calorose parole di benvenuto, il Vescovo viene accolto con gioia da tutti gli operatori, gli ospiti e la dirigenza della Casa. A tutti loro il Vescovo, richiamando alcuni passi del Vangelo, rivolge forti parole di speranza e fiducia dicendo che loro per noi sono il Signore presente che ci interpella e ci chiama, invitando gli ospiti a trasformare in preghiera la loro condizione e gli operatori a considerarsi fortunati perché sono a stretto contatto con le membra di Cristo sofferente.
Da lì poi si passa in Chiesa per l’incontro con i ragazzi delle scuole elementari e medie dove dopo il saluto del Preside e di alcuni studenti il Vescovo si intrattiene con i ragazzi rispondendo alle loro domande concentratesi in particolare sulla storia vocazionale e sul ministero di vescovo in Diocesi. A sua volta poi anche il Vescovo fa domande agli studenti sul senso della visita dando origine ad una bella e simpatica conversazione con loro.
Dalla Chiesa si passa poi alla chiesa domestica e accompagnato da don Nino Massara il Vescovo visita alcune persone da tempo ammalate ricevendone una bella testimonianza di fede.
Nel pomeriggio, alle 16.00, ci si ritrova nella Chiesa parrocchiale e, come da programma, il Vescovo si intrattiene per dei colloqui personali fino alle 18.00, quando ci si sposta nell’aula del Consiglio comunale per un dibattito sulle problematiche sociali che esistono nel Comune di San Ferdinando. Presente il Sindaco e l’Amministrazione comunale, alcune rappresentanze di sindacati e qualche associazione. Il dibattito ha offerto un quadro abbastanza preciso su problemi e vie di soluzioni possibili e intraprese o da intraprendere. A suggellare il tutto la conclusione del Vescovo che ringrazia per le sensibilità umane emerse nel dialogo, manifestando disponibilità per collaborazioni possibili e per alcuni aspetti esortando a continuare il lavoro intrapreso.
La giornata si conclude con l’incontro con la Comunità delle Suore della Carità, storica presenza nella comunità sanferdinandese, in cui si fanno presenti al Vescovo le diverse attività che le suore cercano, seppur con fatica, di portare avanti e di altri progetti in cantiere.
Giorno 8 novembre si passa da San Ferdinando ad Eranova dove anche lì il Vescovo viene accolto in maniera solenne e festosa dalla comunità e, in particolare, da tutti i bambini della Scuola materna sul sagrato per poi passare nella Chiesa al previsto momento di preghiera dove il responsabile della Comunità, P. Kuriakose, ringrazia il Vescovo per la gioia della Visita e per il modo con cui è pensata, per i molteplici incontri previsti nel programma che prevedono un’immersione del Vescovo in tutta quella che è la vita parrocchiale e sociale del paese. Confida che la comunità vivrà questi giorni come se fosse il Signore a visitare i loro luoghi accogliendo quanto verrà da questa esperienza.
Il Vescovo ringrazia, a sua volta, e dice che vorrebbe avere molto più tempo per vivere esperienze di questo taglio ma che purtroppo il “lavoro” di un Vescovo è fatto anche di “altro” (che il più delle volte non si vede).
Finito il momento di preghiera si passa alla Scuola materna dove il Vescovo incontra i bambini e assiste ad un simpatico spettacolo con canti e poesie fatto per l’occasione. Da lì poi, prima di concludere la mattinata, si vanno a visitare alcuni ammalati.
Il pomeriggio si apre a San Ferdinando con l’incontro con Movimenti, Gruppo e Associazioni presenti in Parrocchia. Incontro partecipato da tutti i gruppi operanti all’interno della Comunità che a turno hanno rivolto al Vescovo un cordiale saluto raccontando la loro storia, e presentando le attività in parrocchia. Inizia il Gruppo di preghiera di P. Pio, poi il Sacro Cuore, la Confraternita dell’Immacolata, le Amiche di Santa Giovanna Antida (ex alunne della scuola delle suore), il Centro Aiuto per la Vita nato in seno al Gruppo dei Cooperatori guanelliani, anch’essi presenti, poi il Movimento Giovanile guanelliano.
Il Vescovo esorta tutti i gruppi a camminare insieme mantenendo il loro specifico, ma a trovare alcune cose che le accomunino e agire insieme e far emergere la bellezza della Chiesa.
Terminato questo incontro, sempre nello stesso salone parrocchiale, Mons. Milito incontra le Associazioni cittadine. Di quelle presenti sul territorio erano assenti il Comitato 7 Agosto, impegnato in una campagna contro l’inquinamento del mare di San Ferdinando, per motivi di famiglia e di lavoro dei membri. Anche in questo incontro tutti si presentano ed espongono le loro attività e il loro impegno nel paese.
Erano presenti: l’Associazione Santa Barbara, l’Associazione Omnia, l’Associazione teatrale Mediterranea e il Socia Club.
Tutti mettono in risalto una buona intesa con la Parrocchia per manifestazioni e impegni episodici e particolari (raccolte di alimenti, mensa per i poveri, raccolte fondi, manifestazioni a carattere sociale educativo) e il desiderio di continuare sempre in meglio in questa collaborazione.
Un aspetto comune che emerge è che nessuna delle Associazioni, tranne la “Santa Barbara” hanno una sede, nonostante le diverse strade percorse per ottenerla.
Nel prendere la parola il Presule ringraziando ciascuno per il proprio impegno invita coltivare e incentivare sempre più il dialogo e la collaborazione prima tra di loro, poi con la Parrocchia e anche a livello istituzionale così da poter trovare con maggiore facilità una eventuale soluzione al problema “sede” che è quasi comune ad ogni associazione. Invita anche a mettersi insieme per alcune criticità sociali presenti a San Ferdinando in modo da diventare una squadra per il bene, un valido supporto alle istituzioni che a volte si trovano povere di mezzi e di persone. Conferma la disponibilità al dialogo e alla collaborazione già data da don Nino Massara loro Parroco e suggerisce come strumento per un confronto più efficiente con le istituzioni di costituire la Consulta delle Associazioni cittadine.
In seguito si passa all’incontro con il Consiglio Pastorale dove dopo una piccola presentazione dell’impostazione della vita pastorale della Parrocchia e la costatazione che i buoni propositi nel fare i conti con la realtà non sempre conoscono l’attuazione, interviene il Vescovo esortando a coltivare la Diocesanità come respiro per una sana parrocchialità, ad essere creativi nella pastorale ordinaria e soprattutto a prendere molto seriamente il tema “giovani”, sottolineando che il respiro diocesano in questo può dare un grande aiuto.
Alla fine, si termina con l’incontro con il Consiglio parrocchiale per gli Affari Economici. Don Nino prende la parola presentando il Consiglio composto da 4 collaboratori (uno assente per motivi familiari) e i tre sacerdoti (lui, P. Mario, P. Kuriakose) e passando la parola a un membro che presenta per sommi capi l’opera svolta finora. Il Vescovo, nel ringraziare del prezioso servizio invita il Parroco ed allargare il numero dei membri cercando di far rientrare persone con competenze specifiche in campo economico ed esorta ad una sempre maggiore cura e puntualità nella compilazione dei bilanci
Giorno 9 novembre, nel pomeriggio alle 16.00, diversamente da come era previsto dal programma, ci troviamo alla “nuova” tendopoli. Lì, accompagnati da d. Nino, d. Kuriakose, sr. Maria e altri collaboratori, veniamo accolti dalle Forze dell’Ordine che in modo permanente presidiano il campo a garanzia dell’ordine pubblico, alcuni responsabili dell’Associazione che cura la gestione del campo e da un mediatore culturale. Prende la parola il Mediatore che nel dare il benvenuto al Vescovo presenta la vita nella tendopoli e dei migranti in generale, evidenziando alcune criticità ancora dopo anni persistenti.
Il Vescovo nel prendere la parola manifesta il suo rammarico per la loro condizione facendo presente che i problemi da lui evidenziati sono abbastanza complessi e che richiedono un impegno su diversi fronti sottolineando che non possono esserci eroi solitari che si fanno carico di tutto: si rischia di non essere di aiuto per come invece si dovrebbe. Si procede con un giro nel campo e la visita si conclude con un piccolo aperitivo che i membri dell’Associazione avevano preparato nel container adibito a loro sede.
Dalla Tendopoli si passa poi alla Chiesa di San Giuseppe in Eranova per la Celebrazione Eucaristica di ringraziamento al Signore per la bella e intensa Visita pastorale. All’inizio della Messa don Kuriakose rivolge un sentito grazie al Vescovo per il tempo trascorso con loro, soprattutto per il modo, apprezzando ed evidenziando che tutte le realtà sono state coinvolte e “disturbate” e auspica che una simile esperienza si possa ripetere in un futuro non molto lontano.
La celebrazione continua in un clima di silenzio e di preghiera animata dal coro parrocchiale e con particolare coinvolgimento dalla comunità.
Il Vescovo nell’omelia rifacendosi alla festa liturgica del giorno (Dedicazione della Basilica Lateranense) e alle letture riflette sulla natura della Chiesa e sulla custodia e cura che bisogna avere a motivo di ciò che il luogo rappresenta. Con un’analogia dalla chiesa materiale continua puntando l’attenzione sulla chiesa domestica, fatta di pietre vive, uniche, non “in serie” che per essere utilizzate in una costruzione vanno messe con cura e attenzione certando di mettere ognuna al proprio posto, diversamente la costruzione è “poco solida” e la costruzione viene giù.
Una pietra ben posizionata aiuta la chiesa a stare in piedi e si sente realizzata, e da lì prende spunto per la riflessione personale invitando a chiedersi se personalmente ci sentiamo pietre vive, inseriti in una realtà più grande, perché così si avverta il respiro di Chiesa aperta a tutti.
La visita pastorale serve appunto anche a portarci a interrogarci e a spingerci a collaborare sempre più per costruire “questa Chiesa”. Invita a guardare al passato non per piangersi addosso – seppur ne comprende la grande sofferenza – ma a trarne spunto per vivere un presente di serenità e un futuro in ascolto della volontà di Dio.
Prima della benedizione, un rappresentante della comunità rivolge sentite parole di ringraziamento al Vescovo e richiamando la loro storia di comunità sradicati nello scorso decennio dal loro territorio afferma che grazie alla fede sono riusciti a restare una comunità e questi giorni sono stati una conferma di quella fede che li ha sostenuti e li continua a sostenere, omaggiano il Vescovo di un dipinto su legno realizzato da una ragazza del paese e una statua della Madonna con la richiesta di pregare sempre la Madonna per loro.
Il Vescovo nel ringraziare, a sua volta, per tutto l’affetto dimostrato incoraggia a continuare con questi sentimenti e a non abbandonarsi alla disperazione: il Signore è sempre la nostra guida.
Terminata la messa rimane in chiesa per dei colloqui personali.
Giorno 10 novembre, alle 16.00 per come stabilito ci si ritrova al Cimitero per un momento di preghiera con i cari fratelli terminato il quale si procede con una lunga e ampia visita soffermandosi particolarmente sulle tombe dei sacerdoti presenti, l’Abate Naso, don Fusca e nella cappella delle Suore della Carità.
Poi si passa in Chiesa per la Celebrazione Eucaristica conclusiva della Visita. Messa particolarmente partecipata in un clima di religioso ascolto. Don Nino rivolge parole di ringraziamento per i momenti vissuti e per i forti stimoli avuti dichiarandosi certo che diventeranno le linee guida dei prossimi impegni parrocchiali. Durante l’omelia il Vescovo rifacendosi al vangelo dell’obolo della vedova, appena proclamato, che dona tutto quello che ha al Signore, esorta ad avere fiducia e a non perdere mai la speranza, a non abbandonarsi allo scoraggiamento che può venire dal quotidiano ma a rimboccarsi le maniche e mantenersi in ascolto del Signore rinnovando continuamente la nostra fede. Questa è la vera forza del cristiano.
Alla fine, don Nino prende la parola per omaggiare il Vescovo di una stampa di un quadro realizzato per l’anniversario dei Guanelliani a San Ferdinando. A sua volta Mons. Milito ringrazia e da l’appuntamento per l’ordinazione di don Federico Arfuso a Oppido il 24 novembre.