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19/Dic/24

Il Messaggio del vescovo Alberti alla Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi in occasione dell’Anno Giubilare 2025

Carissimi, sorelle e fratelli in Cristo,
la speranza non delude (cfr. Rm 5,5) perché si fonda nell’amore del Signore, morto e risorto per la nostra salvezza. Quest’anno giubilare 2025 si presenta come un tempo speciale di grazia, occasione propizia per toccare con mano la misericordia di Dio che ci trasforma profondamente e ha la forza di aprire cammini rinnovati di Chiesa e nella società in cui viviamo. Siamo convinti che solo a partire da Gesù Cristo e dal suo amore può succedere qualcosa di veramente nuovo nel nostro cuore e nelle vicende umane ed ecclesiali in cui ci troviamo inseriti.

La nostra Chiesa diocesana di Oppido Mamertina-Palmi vuole accogliere questo anno giubilare come un kairòs, una opportunità per crescere nella fede, nella carità, nella speranza. I cammini ecclesiali ordinari non saranno stravolti, ma all’interno delle scelte pastorali e programmatiche delle comunità parrocchiali e religiose, delle associazioni e dei movimenti, inseriremo appuntamenti di incontro, di riflessione, di preghiera e di pellegrinaggio, realizzeremo gesti e porremo segni.

Importante momento ecclesiale, in comunione con il Santo Padre e la Chiesa universale, sarà l’apertura dell’Anno Giubilare in Diocesi che si realizzerà domenica 29 dicembre 2024, Festa della Santa Famiglia, nella Chiesa Cattedrale in Oppido Mamertina. Sarà una celebrazione in cui tutti i cristiani della Diocesi sono invitati e sarà espressione tangibile di unità per tutto il nostro territorio. Il raduno (collectio) sarà presso la Chiesa Santuario di Tresilico alle ore 16.00 e poi si snoderà una processione per entrare in Cattedrale. Fin dall’inizio saremo ‘pellegrini di speranza’, andando insieme incontro al Signore, porta della nostra salvezza. Come segno di comunione in Diocesi si sospenderanno tutte le Sante Messe Vespertine. Nella medesima Domenica in ogni Celebrazione eucaristica locale si farà esplicito riferimento all’apertura dell’Anno Giubilare.

Secondo le indicazioni della Bolla di indizione (cfr. Spes non confundit, 6), apriremo l’Anno Giubilare anche in Concattedrale a Palmi, Domenica 5 gennaio 2025, Primi Vespri dell’Epifania. Il raduno sarà presso il Santuario di Maria SS. del Carmine alle ore 17.00 e poi, in spirito pellegrinante, andremo processionalmente verso la Matrice di San Nicola. L’invito è aperto a tutti i cristiani della Diocesi e, in particolare, alle Parrocchie della città di Palmi. Per una congrua partecipazione, le suddette Parrocchie sospenderanno tutte le celebrazioni pomeridiane.

Papa Francesco ha scritto: “appare chiaro come la vita cristiana sia un cammino, che ha bisogno anche di momenti forti per nutrire e irrobustire la speranza, insostituibile compagna che fa intravvedere la meta: l’incontro con il Signore Gesù… Mettersi in cammino è tipico di chi va alla ricerca del senso della vita” (Spes non confundit, 5). Il pellegrinaggio è parte integrante dell’esperienza giubilare fin dagli inizi del suo darsi nella Chiesa e raccoglie precisamente il senso della vita dell’homo viator, l’uomo che è in continuo cammino alla ricerca di un senso profondo dell’esistenza, un viandante assetato di nuovi orizzonti, affamato di pace e di giustizia, cercatore di verità, desideroso di amore, aperto all’Assoluto e all’Infinito. Il pellegrinaggio, scelta forte di questo Giubileo, intercetta tutte queste dimensioni e aspirazioni che albergano nel cuore dell’uomo. Alcune persone avranno la possibilità e la gioia di andare a Roma ‘alle soglie degli Apostoli’ ma il Giubileo è, per sua natura, una grazia che va offerta a tutti. Per questo sentiamo la responsabilità di creare le condizioni più favorevoli perché ognuno possa viverlo con frutto spirituale anche rimanendo in Diocesi. Il papa stesso sollecita che “in questo Anno giubilare i Santuari siano luoghi santi di accoglienza e spazi privilegiati per generare speranza” (Spes non confundit, 24). La nostra Chiesa particolare è ricca di Santuari e vorremo valorizzarli come punti di riferimento giubilari sia per iniziative diocesane sia per pellegrinaggi personali o famigliari.

 

Saranno chiese giubilari in Diocesi:

Cattedrale-Santuario Maria SS. Annunziata in Oppido Mamertina
Concattedrale San Nicola Vescovo in Palmi
Basilica-Santuario Madonna dei Poveri in Seminara
Santuario San Rocco in Acquaro di Cosoleto
Santuario Maria SS. del Rosario in Cittanova
Santuario Maria SS. del Carmine in Palmi
Santuario San Biagio in Plaesano
Santuario Maria SS. dell’Itria in Polistena
Santuario Maria SS. di Patmos in Rosarno
Santuario SS. Crocifisso in Terranova Sappo Minulio
Santuario Maria SS. delle Grazie in Tresilico
Parrocchia Maria SS. delle Grazie in Taurianova[1]
Parrocchia San Gaetano Catanoso in Gioia Tauro[2]

Sarà compito dei Rettori dei vari Santuari offrire più ampie possibilità di preghiera, con la disponibilità per il Sacramento della Riconciliazione, con Celebrazioni eucaristiche giubilari, creando le condizioni perché si possa ricevere l’Indulgenza plenaria, alle solite condizioni, in questo anno di grazia[3]. In seguito verranno date indicazioni più precise circa i tempi e i modi con i quali si potrà usufruire dei benefici spirituali che quest’Anno santo vuole offrire ai singoli fedeli e a gruppi di persone che vivranno momenti di pellegrinaggio parrocchiali o diocesani.

Per aiutarci a vivere un vero cammino di fede personale e di rinnovamento comunitario che alimenti la speranza invito tutti i cristiani battezzati della nostra Diocesi a leggere e meditare il testo Spes non confundit, Bolla di Indizione del Giubileo 2025. Per favorire questo metteremo a disposizione un testo cartaceo e daremo la possibilità di scaricarlo anche dal Sito diocesano[4], in modo che ci sia facile accesso a questo documento. Chi si darà questa possibilità personale o famigliare, parrocchiale o di gruppo, avrà sicuramente un aiuto spirituale: sarà uno dei modi con i quali nutrire e irrobustire la speranza, ci farà guardare alla meta che per noi è Cristo, risveglierà il desiderio dell’incontro con Lui. In realtà è il Signore, con il suo amore, a riaccendere un senso alla nostra vita, a insegnarci pazienza nel cammino a volte difficile, a darci la speranza che ogni passo di bene arriverà alla sua pienezza.

Per offrire, in questo Anno santo, più abbondante effluvio di grazia, ritengo utile un mandato specifico di alcuni sacerdoti (senza escludere ovviamente tutti gli altri) perché si dedichino, con particolare disponibilità e in tempi definiti, ad essere ‘missionari della misericordia’[5]. Saranno indicati, da parte dell’Ufficio Liturgico, orari, tempi e luoghi in momenti particolari e in occasione di pellegrinaggi diocesani. Sono convinto che così sarà più agevole ricevere l’abbraccio del perdono del Signore, fonte di pace e di rinnovata capacità di scegliere il bene per sé e per gli altri.

La speranza non delude se poniamo in Dio la nostra fiducia come ci invita a fare il Salmo: “Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore” (Sal 27,14). La speranza non delude anche se poniamo dei segni concreti che possano ridare forza e fiducia alle persone, in specie quelle più in difficoltà. Le indicazioni stesse offerte per ottenere l’Indulgenza orientano a questa sensibilità che si esprime in opere di misericordia corporale e spirituale, in forme di astinenza o di sobrietà per orientare in carità ciò che si è risparmiato. Fra le varie categorie che il Santo Padre ci invita ad attenzionare ci sono i poveri e i migranti.

Un segno lo abbiamo già posto nella tendopoli di San Ferdinando creando un blocco di docce e una lavanderia per lavare i vestiti, un aiuto piccolo ma utile per dare dignità e non far naufragare la speranza in una vita più umana. Sarà importante sostenere con una presenza solidale e costante questo presidio di umanità e segno evangelico di prossimità.

Un’altra attenzione si rivolge a molte persone che, nel nostro territorio, si trovano in situazioni di grandi difficoltà, a volte per la mancanza di lavoro, altre volte per malattia o motivi famigliari. Molti sono impoveriti e vivono esposti al pericolo di peggiorare la loro condizione economica e sociale entrando in dinamiche di vera e propria dipendenza. Per questo si pensa di porre un segno diocesano aprendo uno sportello per monitorare e affrontare la piaga dell’usura, un vero e proprio ‘flagello’ anche nel nostro territorio[6]. Assieme alla ludopatia, questa triste realtà ha portato sul lastrico tante famiglie ridotte a forme di schiavitù, perdendo serenità, autonomia e dignità. L’evento giubilare si caratterizza come esperienza di liberazione dal male, operata da Cristo con la sua Pasqua, e si traduce concretamente in scelte ecclesiali di emancipazione da situazioni penose vissute da persone e famiglie.

In questo Anno giubilare, un’ulteriore attenzione vorremmo riservarla a tutte le persone private di libertà presenti nelle due case di reclusione di Palmi e di Laureana. Il Papa stesso ha deciso di compiere un gesto forte aprendo una Porta santa in carcere. Sentiamo che la speranza cresce con la speranza di questi uomini e delle loro famiglie. Non vorrà essere una sensibilità sporadica e tantomeno temporanea, bensì un impegno di vicinanza e di accompagnamento che si struttura per chi è dietro le sbarre ma anche per chi è fuori senza la presenza vicina del caro congiunto.

 

Offriamo di seguito il calendario degli appuntamenti diocesani dell’Anno Giubilare:

CALENDARIO EVENTI E CELEBRAZIONI GIUBILARI DIOCESANE

 

APERTURA DEL GIUBILEO 

 

Domenica 29 dicembre 2024: Cattedrale di Oppido Mamertina

(raduno presso il Santuario Maria SS. delle Grazie in Tresilico)

 

Domenica 5 gennaio 2025: Concattedrale di Palmi

(raduno presso il Santuario Maria SS. del Carmine)

 

GIUBILEO DELLA VITA CONSACRATA 

Domenica 2 febbraio: Monastero della Visitazione in Taurianova

 

GIUBILEO DEI CATECHISTI DI INIZIAZIONE CRISTIANA 

Domenica 16 marzo: Chiesa di San Rocco in Cittanova (raduno presso il

Santuario Maria SS. del Rosario)

 

GIUBILEO DELLA SPIRITUALITÀ MARIANA 

Martedì 25 marzo: Solennità dell’Annunciazione del Signore – Cattedrale

 

“24 ORE PER IL SIGNORE”

Venerdì 28 marzo. Nelle quattro Zone Pastorali

Oppido Mamertina-Taurianova: Santuario SS. Crocifisso in Terranova S. M.

Palmi: Santuario Maria SS. del Carmelo in Palmi

Santuario San Rocco in Acquaro di Cosoleto

Polistena: Santuario San Biagio in Plaesano

Gioia Tauro-Rosarno: Santuario Maria SS. di Patmos in Rosarno

 

GIUBILEO DEL MONDO DEL LAVORO 

Venerdì 4 aprile: VIA CRUCIS a Rosarno

 

GIUBILEO DEGLI AMMALATI, DELLA CONSOLAZIONE, DELLE PERSONE CON DISABILITA’, DEL MONDO DELLA SANITA’ E DEL MONDO DEL VOLONTARIATO

Sabato 5 aprile: Concattedrale di Palmi

 

GIUBILEO DEGLI AMMINISTRATORI, DELLE FORZE DELL’ORDINE, DEL MONDO DELLA GIUSTIZIA

Mercoledì 9 aprile: Santuario Maria SS. dell’Itria in Polistena

 

GIUBILEO DIOCESANO A ROMA

Da lunedì 5 a mercoledì 7 maggio

 

GIUBILEO DEI GIOVANI

Sabato 7 giugno mattina:   Cattedrale Santuario “Maria SS. Annunziata” in

Oppido M.

 

GIUBILEO DEI GRUPPI, DEI MOVIMENTI, DELLE ASSOCIAZIONI E DELLE FAMIGLIE

Sabato 7 giugno sera: Cattedrale Santuario “Maria SS. Annunziata” in Oppido M. 

(raduno presso il Santuario Maria SS. delle Grazie in Tresilico)

GIUBILEO DEI SACERDOTI A ROMA 

25 – 27 giugno

 

GIUBILEO DEI GIOVANI A ROMA 

28 luglio – 3 agosto

 

GIUBILEO DEI CATECHISTI A ROMA 

26 – 28 settembre

 

GIUBILEO DELLE CONFRATERNITE

Domenica 28 settembre:    Basilica-Santuario Madonna dei Poveri in Seminara

 

GIUBILEO DEL MONDO EDUCATIVO E DELLO SPORT 

Venerdì 3 ottobre: Taurianova

 

GIUBILEO DEI PRESBITERI E DIACONI

Sabato 11 ottobre: Cattedrale Santuario “Maria SS. Annunziata” in Oppido M.

 

GIUBILEO DEI DETENUTI (E DELLE FAMIGLIE)

Domenica 26 ottobre in carcere

 

GIUBILEO DEL MONDO DELLA CARITÀ (poveri e migranti)

Domenica 16 novembre: San Ferdinando

 

GIUBILEO DEI COMITATI FESTE, BANDE, PORTATORI E CORI 

Sabato 22 novembre: Parrocchia San Gaetano Catanoso in Gioia Tauro

La scelta di questo anno pastorale, che trova nei discepoli di Emmaus la sua icona di riferimento, ben si coniuga con quella riattivazione di speranza necessaria per tutti. L’andare sconsolato dei due verso Emmaus manifesta delusione, atteggiamento di disincanto, percezione di una vicenda finita male, senso di fallimento che porta a soffocare la speranza in qualcosa su cui si era investito totalmente. Questa situazione sembra essere prevalente anche oggi, nella nostra società, presso i giovani, in alcuni casi anche nei nostri ambienti ecclesiali. Gesù risorto, pellegrino che cammina accanto a noi, ci accompagna nei nostri passi perché la sua presenza viva riaccenda i motivi della nostra speranza, ci ridoni la gioia dell’annuncio, ci dia la pazienza della perseveranza, ci insegni lo stile della comunione sinodale, ci ricordi la promessa di una vita abbondante nel bene qui in terra e che sarà piena in cielo.

La nostra Chiesa, nei suoi passi giubilari, sarà sicuramente guidata da Maria, donna della speranza. Pellegrina della fede, attenta nella carità, Lei ci precederà nel cammino e ci attenderà presso la meta, ci indicherà la via, la verità e la vita (cfr. Gv 14,6), Cristo, porta e àncora sicura e salda della nostra salvezza (cfr. Eb 6, 18-20).

 

+ Giuseppe
Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi


[1] In occasione dei 130 anni dei miracoli avvenuti durante i solenni festeggiamenti in onore della Madonna della Montagna, Patrona della Città di Taurianova, la Penitenzieria Apostolica ha concesso l’Indulgenza Plenaria, che è stata pubblicamente annunciata durante la Concelebrazione Eucaristica del 5 agosto 2024. Al fine di promuovere il rinnovamento spirituale dei fedeli ed incrementare la vita di grazia, a partire dal 9 settembre 2024 – solenne apertura dell’anno giubilare – fino al 9 settembre 2025, chiusura dello stesso, visitando la Chiesa Parrocchiale di “Maria SS. delle Grazie” in Taurianova i fedeli otterranno l’Indulgenza alle solite condizioni.

[2] Solo sabato 22 novembre 2025, in occasione del Giubileo dei Comitati feste, bande, portatori e cori.

[3] «Tutti i fedeli veramente pentiti, escludendo qualsiasi affetto al peccato (…) e mossi da spirito di carità e che, nel corso dell’Anno Santo, purificati attraverso il Sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, dal tesoro della Chiesa potranno conseguire pienissima Indulgenza, remissione e perdono dei loro peccati» (Dicastero per l’Evangelizzazione. Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo. Giubileo 2025. Testi liturgici. Norme sulla concessione dell’Indulgenza Giubilare, pag. 70).

[4] Nel sito della Diocesi si troverà il materiale prodotto per il Giubileo e si potrà accedere, attraverso il link https://www.diocesioppidopalmi.it/giubileo2025/, a tutta la documentazione che il Dicastero ha messo a disposizione per i fedeli.

[5] Andrello don Antonio, Ascone don Giuseppe, Castagna don Vittorio, Ciano don Pasquale, De Raco don Domenico, Lando don Domenico, Longo don Elia, Manuli don Vincenzo Leonardo, Nocera don Elvio, Sergi padre Paolo, Spagnolo padre Rocco, Tripodi don Giuseppe, Varghese padre Bijoy.

[6] Questa iniziativa vorrà essere una scelta fortemente ‘ecclesiale’ che coinvolga la Diocesi, le Parrocchie, le Feste religiose. Tutti saranno invitati a contribuire per la realizzazione di questo progetto di aiuto stanziando una parte delle proprie risorse: un budget diocesano e parrocchiale congruo, una percentuale degli introiti delle feste religiose del patrono.


PREGHIERA DEL GIUBILEO

Padre che sei nei cieli,
la fede che ci hai donato nel
tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello,
e la fiamma di carità
effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo,
ridestino in noi, la beata speranza
per l’avvento del tuo Regno.

La tua grazia ci trasformi
in coltivatori operosi dei semi evangelici
che lievitino l’umanità e il cosmo,
nell’attesa fiduciosa
dei cieli nuovi e della terra nuova,
quando vinte le potenze del Male,
si manifesterà per sempre la tua gloria.

La grazia del Giubileo
ravvivi in noi Pellegrini di Speranza,
l’anelito verso i beni celesti
e riversi sul mondo intero
la gioia e la pace
del nostro Redentore.
A te Dio benedetto in eterno
sia lode e gloria nei secoli.

Amen


LOGO DEL GIUBILEO

Il Logo rappresenta quattro figure stilizzate per indicare l’umanità proveniente dai quattro angoli della terra. Sono una abbracciata all’altra, per indicare la solidarietà e fratellanza che deve accomunare i popoli. Si noterà che l’apri-fila è aggrappato alla Croce. È il segno non solo della fede che abbraccia, ma della speranza che non può mai essere abbandonata perché ne abbiamo bisogno sempre e soprattutto nei momenti di maggiore necessità. È utile osservare le onde che sono sottostanti e che sono mosse per indicare che il pellegrinaggio della vita non sempre si muove in acque tranquille. Spesso le vicende personali e gli eventi del mondo impongono con maggiore intensità il richiamo alla speranza. È per questo che si dovrà sottolineare la parte inferiore della Croce che si prolunga trasformandosi in un’àncora, che si impone sul moto ondoso. Come si sa l’àncora è stata spesso utilizzata come metafora della speranza. L’àncora di speranza, infatti, è il nome che in gergo marinaresco viene dato all’àncora di riserva, usata dalle imbarcazioni per compiere manovre di emergenza per stabilizzare la nave durante le tempeste. Non si trascuri il fatto che l’immagine mostra quanto il cammino del pellegrino non sia un fatto individuale, ma comunitario con l’impronta di un dinamismo crescente che tende sempre più verso la Croce. La Croce non è affatto statica, ma anch’essa dinamica, si curva verso l’umanità come per andarle incontro e non lasciarla sola, offrendo la certezza della presenza e la sicurezza della speranza. È ben visibile, infine, con il colore verde, il Motto del Giubileo 2025, Peregrinantes in Spem.


 


Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

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