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11/Dic/16

La Pastorale Giovanile diocesana incontra gli ospiti della casa circondariale di Palmi

Sotto lo sguardo paterno e compassionevole del cappellano sac. Silvio Mesiti, sabato 10 Dicembre scorso l’équipe del Servizio diocesano di Pastorale Giovanile e i rappresentanti del Rinnovamento nello Spirito e del Centro Diocesano Vocazioni hanno organizzato un incontro con i detenuti della casa circondariale di Palmi continuando l’impegno di raggiungere le periferie esistenziali iniziato già da due anni. Durante l’incontro i giovani hanno consegnato ai detenuti i biglietti di preghiera e vicinanza creati la sera prima durante la Veglia Mariana tenutasi a Gioia Tauro nella parrocchia San Gaetano Catanoso. [vedi news]

Di seguito pubblichiamo la testimonianza raccolta dall’équipe di PG:


«Non ci sono parole per esprimere la molteplicità dei sentimenti provati nel varcare quei cancelli che racchiudono le storie drammatiche di uomini vissuti in una delle più difficili periferie esistenziali. Di tutto questo lasciamo una riflessione:

E’ terribile sentire il rumore delle sbarre che si chiudono dietro di te, ma è ancora più terribile ritrovarsi dentro senza sapere quando uscirai da lì, da quel luogo che dovrebbe essere di riabilitazione, in grado di far tornare le persone nella società migliori di quando sono stati espulsi per il loro cattivo comportamento. Non un luogo di sola sofferenza e rassegnazione, ma di speranza! Persone che hanno commesso gravi reati vanno aiutati a capire i loro errori, non emarginati già nel giudizio personale. Oggi il nostro cuore si è indebolito, i battiti sono rallentati, lì in quell’enorme casa arredata di sbarre abbiamo lasciato troppi giovani.

Giovani rinchiusi in una cella a domandarsi – forse senza risposta- quale sia il senso della vita. Soprattutto quando arriva la sera e si avvicina l’ora in cui si sente il desiderio di stare vicino alle persone che ami. Sentire il caos dei figli quando litigano per un giocattolo, le urla della moglie  che rimprovera i bambini o la semplice scenata di gelosia di una fidanzata…. E invece l’unico rumore che senti sono le chiavi che chiudono le celle.

Possiamo solo ricordare sempre le parole di Maria ai tre pastorelli di Fatima: “Accettate tutte le sofferenze che Dio vorrà mandarvi per la conversione dei peccatori. La grazia di Dio sarà il vostro conforto. Penitenza! Penitenza! Penitenza!”

 

Un grazie particolare e di cuore al nostro “figura Christi”  don Leonardo Manuli, incaricato di PG, per l’amore e la passione con cui cura e guida i suoi collaboratori e tutti i giovani a lui affidati. Nel silenzio, nella semplicità, con la sua presenza discreta. Un sì come quello di Maria, che è stato detto forte un giorno, ma che si rinnova costantemente anche davanti alla fatica, allo scoraggiamento e alla tentazione di lasciare tutto. Un amore più grande che esprime il “Si” più bello: Eccomi Signore, manda me!»

 

 

Loredana Condoleo

 


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