Avvento di solidarietà: alla Mensa diocesana una cena accende la luce della fraternità e del dialogo

Il 10 dicembre, presso la Mensa diocesana di San Ferdinando, si è svolta la seconda edizione della cena solidale  promossa dalla Caritas diocesana. Un appuntamento che, nel cuore dell’Avvento, assume un significato ancora più profondo, ponendosi come seme di una tradizione di solidarietà e comunione capace di parlare al cuore della comunità.

Alla serata ha preso parte il Vescovo, S.E. Mons. Giuseppe Alberti, che ha voluto condividere questo momento di fraternità con ospiti, volontari e operatori. Sono stati 160 i commensali accolti a tavola in un clima di semplicità e calore umano, inaugurato all’esterno della mensa da una zeppolata preparata al momento, segno di festa e di accoglienza familiare.

L’iniziativa è stata resa possibile grazie all’instancabile impegno dei volontari, coordinati dal Direttore della Caritas diocesana, al prezioso supporto delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida, in collaborazione con gli operatori della Caritas diocesana e i ragazzi del Servizio Civile, oltre al contributo fondamentale degli sponsor, che con il loro sostegno hanno permesso la buona riuscita della serata.

Il ricavato della cena sarà interamente destinato alle attività della Mensa diocesana, che rappresenta ormai un punto fermo per tante persone in stato di bisogno. Un’opera viva e concreta, particolarmente vicina anche ai giovani della Tendopoli di San Ferdinando, che vivono una condizione di profonda difficoltà e per i quali la mensa continua a essere un riferimento essenziale.

Nel corso della serata è stato anche proiettato un video che, attraverso una narrazione fotografica, ha raccontato le numerose iniziative portate avanti dalla Caritas diocesana: immagini, volti e gesti quotidiani accompagnati da pensieri e riflessioni che hanno aiutato i presenti a cogliere il valore profondo di un’opera che non si limita all’assistenza, ma si fa prossimità e speranza.

Come ha ricordato il Direttore della Caritas diocesana, Diac. Michele Vomera, questa cena possiede una bellezza tutta particolare: quella di favorire il dialogo, soprattutto in un’epoca in cui, anche a tavola, si rischia di preferire il telefono alle relazioni. Un’occasione preziosa per riscoprire il valore dello stare insieme, dell’ascolto e dell’incontro.

Una serata animata da quel genere di fraternità che unisce, costruisce legami e porta con sé la luce tipica del Natale, ricordando che anche un gesto semplice, se condiviso, può diventare segno concreto di speranza.

Lina Maiolo
Ref. Comunicazione
Caritas diocesana