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06/Mar/13

Il senso del ‘credere’ oggi riferimenti, valori, principi, fede, coerenza

Mercoledì 6 Marzo 2013 presso l’ University Club dell’Università della Calabria, si è svolto un colloquio sull’importanza e il significato del credere oggi. Sono intervenuti il Prof. Luca Parisoli, filosofo, il Prof. Giancarlo Susinno, fisico, guidati da Sua Ecc.za Mons. Francesco Milito, Vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi. Che significato ha oggi credere in un mondo in cui sembra che la scienza abbia la risposta a tutte le domande dell’uomo? Il fisico ha evidenziato che il punto di partenza dell’analisi scientifica è l’osservazione diretta. Non si può giungere a formulare una legge se prima non sono stati raccolti dei dati. Allo stesso modo non si può credere se non è stata sperimentata un’esperienza personale. Per risalire a delle leggi fondamentali è necessario conoscere ciò che è stato osservato. Della realtà non abbiamo una conoscenza totale ma approssimata e con la ricerca si potrà sempre più aumentare il livello di questa conoscenza ma forse non si potrà mai giungere ad una conoscenza piena delle cose del mondo perché vi saranno sempre quesiti che non potranno essere spiegati con la scienza. Quindi non si potrà arrivare ad una legge universale in grado di spiegare ogni cosa. Ecco che là dove la scienza non arriva subentra la fede, non come giustificazione del limite umano, quanto come supporto alla conoscenza del mondo. Perché scienza e fede sono due rette parallele che alla fine si incontrano. Si potrebbe dire che come la fede senza le opere è morta, allo stesso modo la scienza senza la fede non ha ragione di esistere. Sono due aspetti distinti ma in cammino verso l’unità senza che l’una escluda l’altra, segno che la ricerca e il continuo progredire della scienza sono un ‘andare oltre’, un andare verso quella conoscenza che sempre più avvicina l’uomo a Dio. La partecipazione di numerosi studenti e professori al colloquio svoltosi presso l’università, ‘santuario’ di saperi, ha dimostrato che l’uomo è in continua ricerca verso il sapere e che ha sete di conoscere l’Autore della vita. Per questo l’uomo non può prescindere dal binomio fede-scienza né pensare che l’una danneggi l’altra perché – come affermava Sant’Agostino – ‘Credo ut intelligam et intelligo ut credam’ , cioè ‘credo per capire, capisco per credere’.
 
Jessica Bagalà
Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche