IL MESSAGGIO DEL VESCOVO
AVVENTO: TEMPO DI GIOIA
Per noi cristiani nessun tempo è debole, nessuna esperienza è inutile, nessun momento da affrontare con superficialità. Ma ci sono pure dei tempi che liturgicamente noi chiamiamo ‘forti’ perché cresce l’intensità con cui noi siamo chiamati a viverli. Ci sono dei periodi che ci avvicinano ad eventi di particolare importanza che chiedono una intensificazione di partecipazione e di impegno personale, famigliare, comunitario.
Il tempo dell’Avvento che ci porta al Natale di Gesù è uno di questi periodi che, pur nella sua brevità, possono aiutarci a entrare nel cuore del mistero che celebriamo. Quest’anno abbiamo voluto darci una mano con un sussidio diocesano per accompagnare i passi di tutti, ragazzi, giovani, famiglie, gruppi, comunità parrocchiali nelle 4 tappe che la liturgia propone in vista della Natività. Sono suggerimenti pastorali che toccano vari aspetti della vita cristiana e che possono dare il ritmo del cammino in questo periodo così bello e sentito da tutti.
La tonalità che abbiamo previlegiato è quella della ‘gioia’ dal momento che unisce felicemente il clima prevalente dell’Avvento (Gaudete) e l’Anno Giubilare che stiamo celebrando e che ci indica nel Signore Gesù che viene, la nostra speranza (1 Tm 1,1). Ed ecco allora, passo dopo passo, la gioia dell’attesa e della vigilanza, la gioia della conversione, la gioia della carità, la gioia della nascita di Gesù: un susseguirsi ed intrecciarsi di proposte per arrivare con il cuore pronto ad accogliere il ‘Signore che viene’ (Ap 1,8).
Colgo l’occasione per ringraziare le varie pastorali diocesane che si sono incontrate (catechesi, liturgia, missione, famiglia, giovani, caritas, ecumenismo, comunicazioni) per realizzare questo sussidio, frutto di un lavoro sinodale che permette di non disperdere energie e favorire percorsi che aiutano a concentrare e a dare efficacia ai concreti cammini che realizziamo nelle nostre comunità e nei nostri gruppi. Mi permetto un dettaglio finale: fare in modo che questo cammino si possa condividere anche in famiglia cosicchè l’Avvento e il Natale veda protagonista anche la ‘chiesa domestica’ nelle nostre case.
Quello che abbiamo davanti è un tempo tutto da vivere e che vorremmo lasciasse semi di bene che germogliano e crescono con noi. Accogliamo con gioia il Signore Gesù che viene, Lui è la nostra Speranza!
+ Giuseppe

Celebrazioni eucaristiche
Indicazioni generali
- «Nel tempo di Avvento si suonino l’organo e gli altri strumenti musicali e si orni l’altare di fiori con quella moderazione che corrisponde all’indole di questo tempo liturgico, senza anticipare la pienezza della gioia del Natale del Signore». (Cerimoniale dei Vescovi, 236)
- Cantare l’attesa. In questo tempo si propongano canti che esprimono vigilanza, conversione, tensione e gioia nel cammino verso la parusia e canti che invocano la venuta del Redentore.
- Atto penitenziale: si suggerisce l’adozione della formula III
Il tempo di Avvento dà inizio alla celebrazione annuale del mistero di Cristo: la domenica successiva alla solennità di Cristo Re dell’Universo, noi, Chiesa di Dio pellegrini sulla terra, iniziamo il nostro cammino celebrando un tempo che ha una doppia caratteristica: “ E’ tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all’attesa della seconda venuta di Cristo alla fine dei tempi”. (Norme generali per l’ordinamento dell’anno liturgico e del calendario, 39: MR p. LVI).
- Nelle domeniche di questo tempo non si possono celebrare solennità locali (anniversario della dedicazione, santo patrono o titolare della Chiesa).
- Nelle domeniche del Tempo di Avvento durante le esequie si celebra la Messa della domenica.
- Nelle quattro domeniche di Avvento non si canta il Gloria, perché questo inno angelico risuoni solenne nella notte di Natale.
- La III domenica di Avvento viene denominata Gaudete (Rallegratevi) che è da molti secoli la prima parola del canto di entrata di questa domenica, che conferisce, a metà del cammino di Avvento, un tono di gioia e di speranza poiché il Signore è vicino. I paramenti possono essere di colore rosaceo.
- L’uso della benedizione solenne alla fine della Messa costituirà un’ulteriore occasione per sottolineare ancora il tema della domenica, prima di invitare i fedeli a glorificare il Signore con la propria vita, con il saluto di congedo.
- Soprattutto per il tempo d’Avvento è opportuno insistere sulla formazione al silenzio rituale. Così si esprime l’Ordinamento Generale del Messale Romano, al n. 45: “Si deve anche osservare, a suo tempo, il sacro silenzio, come parte della celebrazione.
La sua natura dipende dal momento in cui ha luogo nelle singole celebrazioni. Così, durante l’atto penitenziale e dopo l’invito alla preghiera, il silenzio aiuta il raccoglimento; dopo la lettura o l’omelia, è richiamo a meditare brevemente ciò che si è ascoltato; dopo la comunione, favorisce la preghiera interiore di lode e di supplica”.
Animazione delle Celebrazione Eucaristiche delle Domeniche di Avvento
Introduzione alla domenica di Avvento
- Prima della celebrazione Eucaristica una Catechista o un Lettore legge
l’introduzione all’accensione della candela di Avvento un bambino/a porta la candela accesa. Dopo l’accoglienza della candela si può leggere il commento alla liturgia della domenica. Si consiglia di vivere questo momento fuori della celebrazione Eucaristica.
Preghiera dei Fedeli - Vengono proposte delle intenzioni della preghiera dei Fedeli da aggiungere a quelle della domenica. Si consiglia di usare lo schema che si trova nell’Orazionale, così da essere in comunione con la Chiesa, evitando se possibile preghiere dei Fedeli presi dai foglietti.
PRIMA SETTIMANA DI AVVENTO
30 Novembre 2025 – La Gioia dell’attesa e della vigilanza
“Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà” Mt 24, 42

LITURGIA

All’accensione della PRIMA CANDELA:
Padre, in te risiede la nostra speranza, tu ci doni luce e guida per mezzo del tuo Spirito, perché sappiamo riconoscerti presente in questo tempo in cui viviamo. Orienta il nostro cammino incontro a te, pienezza della nostra vita, perché vegliando non perdiamo la via dell’incontro con la Vita autentica.

COMMENTO
“Vegliate”. Questo è l’invito che ascolteremo nella pagina del Vangelo di oggi, è un tempo di Attesa che ha un valore aggiunto, dato alla preghiera: “Vegliate, in ogni momento pregando”. Questa attesa speciale, all’inizio del cammino verso il Natale, ci ricorda che attraverso la preghiera, nell’incontro con il Signore, possiamo trovare la Speranza. E anche noi, con la preghiera possiamo essere portatori di Speranza che ci porta alla gioia del cuore.

PREGHIERA DEI FEDELI
Padre della gioia, ti preghiamo per noi qui presenti, affinché nella celebrazione dell’Eucaristia ci ricostituiamo Comunità, tuo Corpo, superando paure, ciò che ci blocca, vigili alle tentazioni del male, aperti perdono donatoci gli uni gli altri, attraverso l’invocazione allo Spirito e il tuo corpo condiviso, diventando liberi e canale di grazia come singoli e come comunità per tutti coloro che ci affidi. Preghiamo.
CATECHESI
Età: 6/11 anni
L’allarme della Sorpresa
• Attività: Spiegare che “vegliare” significa essere attenti e pronti, come chi aspetta un ospite speciale.
• Azione: “La scatola della Buona Azione Improvvisa”. Preparate una scatola decorata. I bambini scrivono o disegnano una “buona azione” che possono fare per qualcuno in famiglia o a scuola. La domenica, si sceglie un biglietto a sorte. L’obiettivo è compiere l’azione entro la settimana in modo “improvviso” e gioioso, proprio come ci si prepara a ricevere Gesù con un gesto d’amore inaspettato.
Età: 12/14 anni
Diario del ‘Qui e Ora’
• Attività: Riflettere su quanto la vita frenetica ci distragga. Vegliare significa anche essere pienamente presenti nel qui e ora, valorizzando il momento.
• Azione: “La Sfida dei 5 Minuti”. Ogni giorno della settimana, si impegnano a dedicare cinque minuti a un’attività senza distrazioni (es. osservare la natura fuori dalla finestra, ascoltare un genitore senza interrompere, leggere un brano del Vangelo con attenzione). Devono annotare sul quaderno: Data, Cosa ho fatto, Cosa ho notato di diverso?
IN FAMIGLIA AZIONI SEMPLICI
Iniziate il “Vaso della Gioia”. Decorate un barattolo e cominciate a raccogliere su bigliettini i momenti felici o le cose belle della settimana, da rileggere a Natale.
GIOVANI E CARITA’

RIFLESSIONE
“Sentinella, quanto resta della notte? La sentinella risponde: viene il mattino.” Is 21,11-12. Essere uomini e donne dell’attesa significa saper essere sentinelle che annunciano il mattino della gioia. Chi vigila necessariamente deve saper attendere, perché chi sa attendere con fede sarà ricolmato di beni. L’attesa aiuta a preparare il cuore, ed in questo caso a preparare il cuore all’incontro con Cristo, Fratello nostro, che viene a visitarci nella pace. Vigliare significa aver cura di ciò e di chi si aspetta e non è scontato sapersi prendere cura di qualcuno o qualcosa. In questa prima settimana di Avvento insieme con il tuo gruppo rifletti sul gusto dell’attesa e sull’impegno a vigilare. Prega insieme a loro per chiedere al Signore il dono della cura per te stesso e per gli altri.

LUOGHI
Emporio Solidale “Il Carello della Condivisione”
Lun e Ven. dalle 9:00 alle 12:00 Mercoledi 15:00 alle 18:00.
L’Emporio solidale è nato dalla fusione delle quattro Caritas parrocchiali di Gioia Tauro nel 2022 con la finalità di superare la logica del pacco spesa e ridare dignità alla persona offrendo lo stile di un comune supermercato, in cui ognuno può scegliere i prodotti utili utilizzando una tessera a punti ottenuta dopo una fase preliminare di ascolto e verifica dei requisiti economici.
Per informazioni: Caritas Diocesana Tel 0966 046941 anche whatsapp dal lunedì al venerdì – ore 8:30 /12:30

AZIONE
Durante la settimana “La gioia dell’attesa e della vigilanza”, dona il tuo tempo all’Emporio Solidale e vivi la solidarietà con gesti concreti di aiuto e vicinanza. Potrai supportare le persone nella spesa, offrendo una mano a chi è in difficoltà. Non solo un aiuto materiale, ma anche un ascolto empatico, per far sentire chi ha bisogno più compreso e meno solo, come se la speranza del Natale si facesse concreta ogni giorno. Inoltre, potrai prenderti cura degli spazi, sistemando gli scaffali e rendendo l’ambiente più accogliente e dignitoso. Ogni gesto di ordine e attenzione sarà un segno di rispetto, un invito a vivere l’attesa del Natale con gioia e speranza, e a vigilare sul bisogno che non sparisce mai, rispondendo con amore e cura.
ECUMENISMO
Aspettiamo una grande festa (il Natale)

Oggi i bambini imparano la diversità andando a scuola, vivendola in modo naturale e non hanno problemi ad accettare tradizioni diverse. L’iniziazione cristiana riveste un ruolo cruciale, in quanto contribuisce alla formazione delle loro coscienze.
Per spiegare ai bambini l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, si può partire da un tema a loro familiare, come l’attesa di un evento importante. Come i bambini si preparano con trepidazione per un compleanno o una festa, così l’Avvento è il tempo in cui si prepara la festa del Natale. L’idea è che, sebbene tutti i cristiani attendano il medesimo evento, lo celebrano in modi leggermente diversi. Inoltre, anche le persone di altre fedi, pur non attendendo il Natale, hanno le proprie feste e rituali significativi, e tutti condividono la speranza per la pace e la felicità per un mondo migliore, più giusto e fraterno.
La metafora della preparazione di una festa aiuta a comprendere come persone diverse possano unirsi per un obiettivo comune, pur con le proprie specificità.
Per integrare ecumenismo e dialogo interreligioso nell’Avvento, si può usare un approccio che valorizza la preparazione di un cuore pronto e vigilante nell’attesa, includendo anche la celebrazione della luce che accomuna il Natale a tradizioni di altre religioni. La corona di Avvento sottolinea l’attesa come invito a prepararsi con gioia e speranza per tutti, non solo per i cristiani.
Questo aiuta a promuovere il rispetto reciproco e a promuovere l’integrazione, rendendo la catechesi un momento di crescita personale e comunitaria.
Attività: la casa comune
Materiale: Cartoncini, pennarelli, colori, colla, post-it, piccole candele a LED, riviste, immagini di simboli cristiani (croce, colomba), luoghi e simboli di diverse religioni (Sinagoga, stella di David. Moschea, luna crescente. Tempio buddista, fiore di loto).
L’attesa ecumenica: “insieme”
AZIONE – Spiegare che i cristiani di tutto il mondo (cattolici, protestanti, ortodossi) sono come una grande famiglia che sta aspettando la stessa festa, il Natale di Gesù. Usare l’immagine di un’unica casa della festa, ma con tante “stanze” o “finestre” diverse per ogni tradizione.
ATTIVITA’ – Ogni bambino disegna nell’ “unica casa”, quattro finestre decorate con un elemento che accomuna tutti i cristiani (fiamma, croce, cuore, parola di Dio), per mostrare che, pur essendo diversi, tutti condividono la stessa attesa.
VEGLIA – Ogni bambino riceve una piccola candela a LED, con una spiegazione per ogni settimana, sottolineando, la necessità, di accogliere le diverse opportunità di pace che si presentano ogni giorno.
COMUNICAZIONE – DIGI-DIETA DEL SILENZIO

Per una settimana, riduci l’uso dei social a pochi minuti al giorno. Riscopri il valore del silenzio, dell’ascolto e della presenza reale. Nel rumore continuo dei post e dei commenti, lascia spazio alla voce interiore e a quella degli altri, senza schermi in mezzo.
Il silenzio è anche un modo per tornare a sentire davvero.
SECONDA SETTIMANA DI AVVENTO
7 dicembre 2025 – La Gioia della Conversione
“Preparate la via del Signore: raddrizzate i suoi sentieri” Mt 3,3

LITURGIA

All’accensione della SECONDA CANDELA:
Aiutaci Signore a tenere vivo in noi il desiderio di ascoltare tare la tua Parola per essere sempre più uomini e don ne di pace, di accoglienza e di perdono reciproco.

COMMENTO
In questa seconda domenica risuona un lieto annuncio, un Vangelo che riguarda la salvezza offerta da Dio in Cristo Gesù e che in Giovanni prende voce e invita a preparare nel deserto la via del Signore. È la bella notizia di un tempo di pace nel quale «il lupo dimorerà insieme all’agnello». Davanti a questa bella notizia ogni situazione della storia dell’uomo ritrova speranza, ogni luogo di disperazione si apre ad una possibile novità. È questo “Vangelo” che anima l’attesa vigilante della Chiesa. Risvegliamo nei nostri cuori l’attesa di Colui «che è, che era e che viene»: la sua luce rischiari le tenebre del nostro cuore e sostenga il nostro cammino.

PREGHIERA DEI FEDELI
Padre della gioia, il grido, il dolore di tutti coloro che soffrono, salendo a Te, possa illuminare tutti i ciechi di umanità, affinché ognuno e ciascuno di noi, attraverso un cuore convertito al tuo amore per la sua parte, possa farsi accanto portando la tua consolazione e la tua fortezza fosse anche solo in una carezza o in una stretta di mano. Preghiamo.
CATECHESI
Età: 6/11 anni
Il Percorso Pulito
• Attività: Spiegare che “vegliare” significa essere attenti e pronti, come chi aspetta un ospite speciale.
• Azione: “La scatola della Buona Azione Improvvisa”. Preparate una scatola decorata. I bambini scrivono o disegnano una “buona azione” che possono fare per qualcuno in famiglia o a scuola. La domenica, si sceglie un biglietto a sorte. L’obiettivo è compiere l’azione entro la settimana in modo “improvviso” e gioioso, proprio come ci si prepara a ricevere Gesù con un gesto d’amore inaspettato.
Età: 12/14 anni
La voce che chiama
• Attività: Riflettere su quanto la vita frenetica ci distragga. Vegliare significa anche essere pienamente presenti nel qui e ora, valorizzando il momento.
• Azione: “La Sfida dei 5 Minuti”. Ogni giorno della settimana, si impegnano a dedicare cinque minuti a un’attività senza distrazioni (es. osservare la natura fuori dalla finestra, ascoltare un genitore senza interrompere, leggere un brano del Vangelo con attenzione). Devono annotare sul quaderno: Data, Cosa ho fatto, Cosa ho notato di diverso?
IN FAMIGLIA AZIONI SEMPLICI
Serata Cinema di Natale. Preparate snack e coperte e guardare un film natalizio. Vivete “un tempo lento” in famiglia. Riflettete sul dono dello “stare insieme”.
GIOVANI E CARITA’

RIFLESSIONE
“Dammi Signore un cuore che ascolta” 1Re 3,9. La liturgia di questa seconda settimana di avvento mette in luce la conversione. Un cuore che ascolta è la base necessaria per chiedere al Signore il dono della conversione. Saper ascoltare significa avere l’orecchio attento verso colui che ci indica la venuta del Signore nella nostra vita, come Giovanni il Battista fa nel Vangelo di questa domenica. La nostra vera conversione si compie quando dopo aver ascoltato l’annuncio del Signore, ci disponiamo ad accoglierlo, sapendo che Egli viene incontro a noi attraverso ogni fratello ed ogni sorella e si presenta nell’elemosina del povero, nelle lacrime di chi piange, nel sorriso di un bambino o nella solitudine di un carcerato. Sarebbe bello che tutti insieme condividiate le esperienze di incontro con il Signore, tutte quelle volte che il Suo passaggio ha toccato il tuo cuore e ti ha donato di convertirti da qualcosa che nella tua vita non va.

LUOGHI
Carcere di Laureana e Palmi
L’Emporio solidale è nato dalla fusione delle quattro Caritas parrocchiali Il carcere, uno spazio dove, oltre alla pena, si può vivere la speranza di un cambiamento, un’occasione di conversione a nuova vita. È un luogo dove la giustizia abbraccia la possibilità di redenzione e in cui ogni gesto di misericordia genera un seme di trasformazione profonda.

AZIONE
Durante la settimana “La gioia della conversione”, rivolgiti con cuore aperto ai detenuti delle carceri di Palmi e Laureana, luoghi di giustizia ma anche di possibile riscatto. Apri il cuore all’altro e fatti prossimo donando, grazie al supporto dei cappellani di riferimento, alimenti utili come caffè e zucchero, beni che possono sembrare scontati, ma che per molti detenuti rappresentano un lusso. Un semplice caffè, per chi vive in carcere, può diventare un desiderio irraggiungibile, un piccolo gesto quotidiano che in un contesto di privazioni diventa un simbolo di umanità e di dignità. Inoltre, insieme al tuo gruppo, scrivi una lettera di Natale ai fratelli in carcere, un segno di speranza e di vicinanza, per far sentire loro che non sono dimenticati, ma parte di una comunità che crede nel riscatto e nella rinascita.
ECUMENISMO
L’attesa ecumenica: “insieme”

Attività: la casa comune – Materiale: Cartoncini, pennarelli, colori, colla, post-it, piccole candele a LED, riviste, immagini di simboli cristiani (croce, colomba), luoghi e simboli di diverse religioni (Sinagoga, stella di David. Moschea, luna crescente. Tempio buddista, fiore di loto).
AZIONE – Spiegare che, mentre i cristiani aspettano il Natale, anche le persone di altre religioni attendono e celebrano momenti speciali, come la fine del digiuno del Ramadan per i musulmani, l’Hanukkah per gli ebrei, il Vesak per i buddisti, il Diwali per gli induisti. Tutte feste incentrate sulla luce come simbolo di rinnovamento e rinascita.
ATTIVITA’ – aggiungere, per ogni settimana, altre case o luoghi simbolo di altre religioni, illuminandole con i led, per rappresentare le case dei “vicini “.
VEGLIA – Ogni bambino accende la sua luce e dice una parola di bene — pace, amicizia, amore, rispetto. Tutte le luci insieme formano un’unica grande luce, segno che la diversità illumina il mondo e che tutti, in modi diversi, attendiamo la stessa speranza di pace.
COMUNICAZIONE – Posta con il cuore, non con la rabbia

Prima di scrivere o condividere un post carico d’ira o sarcasmo, fermati un istante. Respira, prega, rifletti se quelle parole costruiscono o feriscono. La maturità digitale nasce quando la fede e la sensibilità guidano la tastiera più dell’impulso del momento.
TERZA SETTIMANA DI AVVENTO
14 dicembre 2025 – La Gioia della carità
“…ai poveri è annunciato il Vangelo” Mt 11,5

LITURGIA

All’accensione della TERZA CANDELA:
Padre, tu sostieni il nostro cammino con il dono dei fratelli, che ci chiamano ad aprire il nostro cuore alla vita nuova che viene da Te. Donaci un cuore che ami, e ciò che serve all’edificazione del tuo corpo che è la Chiesa, e rendici luce di speranza che accende di vita il nostro mondo.

COMMENTO
“Che cosa dobbiamo fare”. Tre volte nel Vangelo di Luca in questa domenica di Avvento, ascolteremo questa domanda. Sono tre occasioni che abbiamo per calarci nei panni di chi le pone, le folle, i pubblicani, i soldati, per ascoltare le risposte di Giovanni il Battista. È lu a ricordarci, entrando nel concreto della vita di ciascuno, che è nel quotidiano che possiamo fare scelte di giustizia, pregare il Signore, essere testimoni del suo Amore. Affidiamoci al Signore, nella preghiera, possiamo trovare consiglio, la risposte, scritta su misura per noi q quel “Che cosa dobbiamo fare?”.

PREGHIERA DEI FEDELI
Signore della gioia, fonte della consolazione, tanti uomini e donne gridano verso l’alto dal fondo del loro dolore per grandi ingiustizie, guerre, fame, …nei nostri paesi occidentali anche per un vuoto esistenziale che uccide la voglia di vivere…, ognuno di noi ha un suo dolore nascosto nel suo cuore, una solitudine…donaci di trasformare i nostri angoli di buio, in comprensione e consolazione per noi stessi e per gli altri, carità per il prossimo, nell’esperienza che la gioia vera viene da Te . Preghiamo.
CATECHESI
Età: 6/11 anni
Il Muro della Felicità
• Attività: Il Vangelo ci mostra che la venuta di Gesù porta gioia e cambiamento visibile. La gioia cristiana non è solo sentire, ma anche fare cose belle.
• Azione: “Il Calendario dei Doni Visibili”. Insieme, creano un calendario o un grande cartellone (il “Muro”). Su ogni giorno da qui a Natale, scrivono o disegnano una cosa bella o positiva che hanno visto accadere nel mondo, a scuola o in famiglia (es. “Oggi ho consolato un amico”, “La maestra ha lodato il mio disegno”, “Ho visto un fiore inaspettato”). Vedere le cose belle serve per capire che Gesù è già in mezzo a noi.
Età: 12/14 anni
Il Cartellino del Faro
• Attività: Gesù compie opere (dare la vista, l’udito, curare i poveri) e ci chiede di raccontare cosa vediamo e sentiamo. Noi siamo chiamati a essere un faro di gioia e speranza nel nostro ambiente.
• Azione: “Identifica il tuo raggio di luce”. Ogni ragazzo riceve un piccolo cartoncino o foglio a forma di raggio di luce (o un faretto).
Deve scrivere sopra un’azione specifica e positiva che intende compiere in settimana per portare una “luce” (un segno di gioia) a qualcuno (es. Ascolterò senza giudicare un amico che ha problemi; Aiuterò mio fratello/sorella con i compiti senza lamentarmi; Farò un complimento sincero a un genitore).
L’azione deve essere: a) concreta, b) positiva, c) volontaria.
L’obiettivo è testimoniare la gioia di Gesù attraverso un’azione invisibile e disinteressata, diventando noi stessi la “buona notizia” che il Vangelo ci invita ad annunciare.
Possono appendere il “faro” in un posto che ricordi l’impegno (es. sulla scrivania o vicino allo specchio).
IN FAMIGLIA AZIONI SEMPLICI
“L’Ora dell’Ascolto Totale” (Senza schermi). Dedicate un’ora (pranzo o cena) in cui tutti i dispositivi sono spenti per stare insieme e parlare senza distrazioni.
GIOVANI E CARITA’

RIFLESSIONE
In questa terza settimana, viene messa al centro da Gesù stesso, la piccolezza. Non intesa come unità di misura ma come condizione umile che ci rende grandi agli occhi del Signore. Essere uomini, donne, ragazzi umili significa avere un cuore attento al prossimo, uno sguardo che sa donare pace, una mano che sa tendere a chi è meno fortunato, una parola buona che sa risollevare dal dolore o dalla solitudine. Essere umili ci aiuta a non sentirci mai arrivati ma sempre bisognosi dell’Altro e degli altri, ci apre alla continua consapevolezza della necessaria relazione con la comunità, la quale può e deve diventare scuola di umiltà e fraternità. In questa settimana cura un momento di adorazione eucaristica con il tuo don ed il gruppo e nella preghiera chiedi con fiducia il dono dell’umiltà.

LUOGHI
Mensa diocesana San Ferdinando
Attiva ogni martedì e giovedì dalle ore 14.30 alle ore 19.00
La Mensa diocesana è nata nel 2020 come opera segno della Caritas diocesana di Oppido Mamertina-Palmi dal progetto 8Xmille “Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare”. Attraverso questo servizio, grazie al contributo umano di molti volontari, due volte alla settimana vengono preparati ed offerti pasti caldi ai migranti residenti nella Tendopoli di San Ferdinando.
Per informazioni: Caritas Diocesana Tel 0966 046941 anche whatsapp dal lunedì al venerdì – ore 8:30 /12:30

AZIONE
Durante la settimana “La gioia della carità”, rivolgi il tuo impegno alla mensa diocesana, un luogo dove la condivisione del pane diventa un gesto di amore e vicinanza verso chi vive in condizioni di estrema difficoltà. Dedica il tuo tempo aiutando a cucinare i pasti per i migranti residenti nella tendopoli di San Ferdinando, che spesso affrontano la solitudine e l’incertezza di un futuro lontani dalla propria terra. Distribuire il cibo sarà un gesto che va oltre la mano che porge, ma diventa un atto di fratellanza, un modo per riconoscere l’altro nella sua umanità e rispondere al suo bisogno con un sorriso, una parola di conforto, un’attenzione genuina.
ECUMENISMO
L’attesa ecumenica: “insieme”

Attività: la casa comune – Materiale: Cartoncini, pennarelli, colori, colla, post-it, piccole candele a LED, riviste, immagini di simboli cristiani (croce, colomba), luoghi e simboli di diverse religioni (Sinagoga, stella di David. Moschea, luna crescente. Tempio buddista, fiore di loto).
AZIONE – Spiegare che vegliare non significa solo aspettare, ma fare qualcosa di concreto per preparare la festa. Si possono fare piccoli gesti di gentilezza, di aiuto e di pace, in casa e con gli amici.
ATTIVITA’ – Su dei post-it a forma di piccola fiamma, i bambini scrivono o disegnano un gesto di pace che si impegnano a fare durante l’Avvento (es. “aiuto la mamma”, “gioco con chi è solo”). Questi post-it vengono attaccati alla “Casa della festa”..
VEGLIA – Si conclude l’incontro con una preghiera comune, in cui ogni bambino tiene in mano la sua “fiamma” di impegno.
COMUNICAZIONE – Intelligenza artificiale, umanità vera

Usa le tecnologie che impiegano l’AI per crescere, imparare, servire. Ma non lasciare che sostituiscano la tua creatività, la tua voce, il tuo cuore. Nessuna macchina può amare, accogliere, o perdonare. Restiamo umani, anche nel digitale.
QUARTA SETTIMANA DI AVVENTO
21 dicembre 2025 – La Gioia della nascita di Gesù
“Ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati” Mt 1,21

LITURGIA

All’accensione della QUARTA CANDELA:
Padre, mentre contempliamo l’avvicinarsi della Salvezza, da te realizzata secondo la tua promessa, apri i nostri occhi con la luce della tua sapienza, per riconoscere che quanto da te chiediamo tu doni con larghezza alla nostra esistenza, e donaci lo Spirito per cantare in eterno la tua lode e compiere le opere della tua volontà.

COMMENTO
In questa Quarta Domenica d’Avvento, la venuta del Signore si fa concreto annuncio dell’incarnazione del Figlio di Dio. La Liturgia di oggi pone al centro la figura di Giuseppe. Per capirne il senso occorre tener conto dal brano che raccoglie la genealogia di Gesù. Dio stesso, attraverso un sogno, metafora di un’esperienza spirituale intensa, di un lavoro di discernimento profondo, ha chiesto a Giuseppe di accogliere in casa Maria e di riconoscerne legalmente il figlio, assumendo il compito di padre adottivo. Giuseppe si è reso disponibile e ha accolto nella fede una situazione straordinaria e sconvolgente. Una volta saputo che il figlio di Maria proveniva dallo Spirito Santo, Giuseppe non ha denunciato Maria, ma si è preoccupato di prenderla con sé, di accoglierla e di dare il nome al figlio.

PREGHIERA DEI FEDELI
O Dio della gioia, i poveri, i sofferenti, gli oppressi, i soli, gli amareggiati dalla vita possano imparare ad alzare lo sguardo nell’incontro con persone capaci di curare le ferite, di costruire nuovi sentieri, capaci d’indicare che servire Te dice servizio all’uomo per l’edificazione di una giustizia nella pace, per tutti, aiutaci a essere pronti con la gioia del cuore nell’attendere la venuta del tuo Figlio Gesù. Preghiamo.
CATECHESI
Età: 6/11 anni
Il Posto Perfetto
• Attività: Parlare della storia di Giuseppe, che ha fiducia in Dio e si prende cura di Maria e Gesù. Bisogna fare spazio a Gesù nel nostro cuore e nella nostra casa.
• Azione: “Prepara la Mangiatoia in Silenzio”.. Ogni bambino prepara il “posto” dove metterà la statuina di Gesù la notte di Natale (un angolo, la mangiatoia, ecc.). Ogni sera, prima di andare a letto, mette un piccolo pezzo di fieno nella mangiatoia per ogni momento di silenzio e ascolto fatto quel giorno per pensare a Gesù. L’obiettivo è riempire la mangiatoia con l’ascolto e la tranquillità del cuore.
Età: 12/14 anni
La Scelta di Giuseppe
• Attività: Approfondire la figura di Giuseppe, l’uomo che, nonostante i dubbi e le paure, sceglie di fidarsi della volontà di Dio espressa in sogno. La vera accoglienza richiede coraggio e silenzio.
• Azione: “La Parola della Settimana”.. I ragazzi scelgono una parola chiave del brano (es. Giuseppe, non temere, prendi con te, Spirito Santo, Emmanuele) e riflettono: Qual è la paura che ho e che devo “non temere” per accogliere Gesù? Scrivono una breve preghiera personale (uno o due versetti) chiedendo a Dio la stessa fiducia silenziosa di San Giuseppe per affrontare quella paura o quel momento difficile.
IN FAMIGLIA AZIONI SEMPLICI
“La Parola della Settimana”. La famiglia si riunisce per un minuto intero in un abbraccio di gruppo, in completo silenzio, per riaffermare l’unione.
GIOVANI E CARITA’

RIFLESSIONE
Il Natale è ormai alle porte e la gioia è incontenibile! Quasi alla fine di questo percorso insieme è importante fare un bilancio di ciò che mi porto dentro, di ciò che mi ha aiutato a cambiare, a migliorarmi e a migliorare le mie relazione con Dio e gli altri. Alla viglia del Natale come il tuo cuore si è preparato? Come hai aiutato gli altri a prepararsi? C’è stato in questo tempo un momento in cui hai capito che il Signore ti indica qualcosa per la tua vita? A cosa sei chiamato/a? qual è la tua vocazione?
Sarebbe bello se a queste domande ognuno rispondesse per se e poi magari fare condivisione con gli altri. Proponiamo in questi ultimi giorni di vivere in parrocchia una Liturgia penitenziale e di accostarsi al sacramento della Riconciliazione per essere pronti alla solennità del Natale del Signore.

LUOGHI
CAS – Drosi. Cena natalizia di solidarietà – 22 dicembre 2025
Il C.A.S. (Centro di Accoglienza Straordinaria) di Drosi nasce ad agosto su autorizzazione della Prefettura di Reggio Calabria. È destinato all’accoglienza di richiedenti asilo, provenienti da diverse nazionalità, in cerca di un rifugio sicuro dopo aver attraversato il mare. Al suo interno si attua un approccio socio-educativo, volto alla promozione umana e all’integrazione sul territorio, grazie al lavoro costante delle diverse figure professionali che compongono l’equipe multidisciplinare del centro composta da assistenti e operatori sociali, mediatori linguistico-culturali e operatori di alfabetizzazione della lingua italiana.

AZIONE
Durante la settimana “La gioia della nascita di Gesù”, rivolgi il tuo impegno al CAS di Drosi, condividendo il tuo tempo con gli ospiti, in un luogo dove la vita si intreccia con storie di speranza e sofferenza, e dove ogni giorno si lotta per ricostruire un futuro lontano dalla guerra e dalla povertà. Un gesto di grande valore sarà l’aiuto nella preparazione della cena natalizia di solidarietà, che si svolgerà il 22 dicembre. Con il tuo aiuto, questa cena diventerà un momento speciale di festa, di condivisione e di scambio tra culture diverse, che permetterà a chi è lontano da casa di sentirsi parte di una comunità che accoglie senza condizioni.
ECUMENISMO
Condividere la festa: “insieme agli altri”

Attività: la casa comune – Materiale: Cartoncini, pennarelli, colori, colla, post-it, piccole candele a LED, riviste, immagini di simboli cristiani (croce, colomba), luoghi e simboli di diverse religioni (Sinagoga, stella di David. Moschea, luna crescente. Tempio buddista, fiore di loto).
AZIONE – Spiegare che la gioia del Natale cresce quando viene condivisa. L’attesa non è solo personale, ma diventa più bella se porta felicità anche agli altri. Ogni gesto buono è come un piccolo dono che accende la festa nel cuore di chi ci sta vicino.
ATTIVITA’ – I bambini realizzano un grande cartellone che rappresenta la “festa di tutti”, disegnando persone, mani che si incontrano o simboli di pace. Ognuno scrive il proprio impegno di condivisione: un sorriso, un aiuto, una parola gentile.
VEGLIA – Alla fine, si accendono le candeline davanti al cartellone e si recita insieme una breve preghiera: “Signore, fa’ che la nostra luce illumini il cammino di chi ci sta accanto, perché la festa del Tuo amore sia per tutti.”
COMUNICAZIONE – Meno show, più incontro

Riduci la voglia di mostrare tutto. Vivi momenti senza fotocamera, senza pubblico. Ogni vita è più preziosa di una storia online. I giovani imparano più da ciò che vedono nei gesti degli adulti che da mille parole: scegli di essere presenza, non spettacolo.













