Gli incontri con i Consigli di Gestione Economica delle parrocchie

Si sono svolti gli incontri dei Consigli Parrocchiali di Gestione Economica il 29 maggio per la Vicaria di Palmi, il 4 giugno per la Vicaria di Oppido Mamertina-Taurianova, il 10 per la Vicaria di Polistena e il 10 per la Vicaria di Gioia Tauro-Rosarno, in presenza del nostro vescovo Mons. Giuseppe Alberti, il quale ha guidato i 4 incontri, e con l’Economo Diocesano don Francesco De Felice, il Vice Economo don Antonio Sorrentino, il Delegato Vescovile per l’Economia don Emilio Sponton, l’Incaricato diocesano del Servizio Promozione per il sostegno economico della Chiesa Walter Tripodi.

L’incontro che aveva come finalità quella di informare sulla scadenza della Dichiarazione IMU per gli enti ecclesiastici, è il primo per avviare un cammino di formazione dei laici che collaborano nelle parrocchie per la gestione economica e per la promozione del sostegno economico della Chiesa.

In ogni incontro il vescovo, dopo il saluto iniziale, ha spiegato le finalità di questi incontri e l’importanza che i  CPGE hanno nelle Parrocchie alla pari degli altri organismi o collaboratori parrocchiali. Sono intervenuti quindi don Francesco De Felice e don Antonello Sorrentino invitando i presenti a considerare l’importanza di far parte dei Consigli di Gestione economica della Parrocchia per il delicato compito che li attende, quello di aiutare il parroco nelle scelte economiche e di amministrazione dei beni della parrocchia per garantire una migliore e corretta gestione corresponsabile.  E nella gestione dei beni è necessario soprattutto comportarsi come un buon padre di famiglia che amministra i beni della sua casa con cura e parsimonia, con scelte oculate e strategie efficaci. È stata evidenziata la necessità di assicurare tutti gli immobili cosi come richiesto da diritto canonico per garantire una copertura assicurativa in caso di danni agli stessi immobili e soprattutto alle persone.

È stata sottolineata poi l’attenzione che bisogna avere per gli atti di straordinaria amministrazione delle parrocchie perché in questo caso prima di effettuare un intervento, bisogna ottenere l’autorizzazione dell’Ordinario, sia come atto di vigilanza a norma del Codice di Diritto Canonico sia come forma di tutela e garanzia per la corretta amministrazione da parte del parroco.

Don Emilio, nel suo intervento, ha fatto presente che da qualche tempo, molti comuni, stanno facendo controlli sempre più stringenti, ed è per questo che molti parroci stanno ricevendo notifiche di accertamenti sul presunto mancato pagamento dell’imposta IMU relativamente agli immobili di proprietà delle parrocchie.  A tal proposito ha invitato le parrocchie a rivolgersi tempestivamente ad un professionista di fiducia o agli uffici di Curia, per valutare la possibilità di presentare ricorso, entro e non oltre 60 giorni dalla notifica dell’avviso di accertamento.

Ha inoltre informato che le Parrocchie, hanno l’obbligo di presentare entro il 30 giugno la dichiarazione IMU, a cadenza annuale, a prescindere dal fatto che nel corso dell’anno vi siano state delle variazioni, evidenziando quali sono gli immobili ad uso pastorale per i quali c’è l’esenzione d’imposta IMU, e quali invece ad uso commerciale per il quali l’imposta è dovuta. Importante è tenere presente che se si omette di presentare la dichiarazione non si può ottenere l’esenzione IMU.

Ha, infine, invitato a consegnare all’Economato Diocesano copia delle dichiarazioni IMU già trasmesse per gli anni addietro ed entro il 30.06.2025 la dichiarazione per l’anno d’imposta 2024.

È intervenuto alla fine Walter Tripodi, Incaricato diocesano per il Sovvenire, per sottolineare l’importanza della firma per l’otto per mille alla Chiesa Cattolica sulla dichiarazione dei redditi ma anche l’importanza che in ogni parrocchia e in seno al Consiglio di gestione economica ci sia il responsabile per l’8 per mille che, insieme a un gruppo d’interesse, curi la raccolta delle firme dei pensionati e dei dipendenti che non presentano la dichiarazione dei redditi.

Alla fine è stato dato ampio spazio alle domande dei presenti per ulteriori riflessioni chiarimenti

Diac. Cecè Caruso