‘Bonasira vi dicu a vui Madonna
la gloriusa di Santa Maria.
Mu d’accumpagna la notti e lu iornu
e puru quandu iamu pe la via’.
Questo saluto, con cui abbiamo imparato a pregarti,
sulle ginocchia materne, dai primi anni della nostra esistenza,
e che sempre Ti rivolgiamo quando vogliamo cantarti il nostro amore,
è anche il primo che Ti indirizziamo in quest’ora solenne
di erezione del Santuario, a Te intitolato, o Maria SS. Annunziata,
Esso ci riporta alla casa di Nazareth, dove Tu, donna eletta
della stirpe di Israele e della fede dei padri,
hai accolto il disegno di Dio nella Tua vita,
diventando discepola e maestra
dell’obbedienza al progetto della Trinità Santa,
offerto al mondo e ad ogni singola persona,
come segno efficace di amore e di sicura salvezza.
Da oggi, in questo luogo, di attesa e di ascolto,
di preghiera e discernimento,
di oasi di silenzio e di contemplazione,
di sguardi amorosi e di messaggi di grazia,
con rinnovato e più intenso trasporto,
nell’affidamento più completo,
vogliamo metterci alla Tua scuola
perché, guidandoci alla scoperta,
progressiva e piena di stupore,
di quel prodigio che è l’uomo,
dal primo istante nel grembo della madre
al primo istante nel seno dell’eternità,
sviluppiamo un senso profondo e fattivo di gratitudine,
diventandone custodi e difensori.
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