Nella gremitissima Cattedrale-Santuario “Maria Santissima Annunziata”, alla presenza del clero diocesano, dei fedeli e delle diverse autorità civili e militari, il Vescovo Monsignor Francesco Milito ha presieduto la solenne concelebrazione eucaristica caratterizzata da due momenti forti preannunciati dalla lettura della monizione. Il primo, all’offertorio, con l’inizio della tradizione dell’offerta della lampada trifiamma che arderà perennemente sulla Mensa dell’Altare dell’Annunziata, quasi come permanente veglia di preghiera che, a turno annuale, i nostri paesi tramite vogliono vivere dinanzi alla Madre di Dio e della Chiesa. Il secondo, alla fine della Santa Messa, con lo scoprimento di due lapidi commemorative relative all’erezione del Santuario in Cattedrale e al gemellaggio della Basilica dell’Annunciazione di Nazareth. E proprio a quest’importante “comunione spirituale” tra la Cattedrale-Santuario “Maria Santissima Annunziata” di Oppido Mamertina e la capitale della cristianità, il Vescovo Monsignor Francesco Milito ha fatto preciso riferimento nella sua toccante omelia. “E oggi, da oggi, quella reliquia, che, con devozione e memore saluto a te rivolto, baceremo venendo in questa Chiesa, di questo tempio diventa la vera pietra sacra – ha affermato Monsignor Francesco Milito – la prima di una storia che anche noi, con il tuo aiuto soccorrevole, vorremmo far nuova. Da oggi Nazareth è anche qui: tu, in questa casa, madre delle nostre chiese; noi nella tua casa, madre di tutte le chiese”.
Al termine della concelebrazione, la Madonna Annunziata è stata portata in processione per le vie del paese. Al rientro in Chiesa, il Vescovo Monsignor Francesco Milito ha ringraziato i portatori e ha concluso la giornata con la bellissima preghiera dell’Ave Maria.
Francesca Carpinelli