Dopo i saluti iniziali del parroco di Santa Cristina d’Aspromonte Don Giuseppe Ascone, del Sindaco dott.ssa Carmela Madafferi, del Direttore dell’Ufficio Beni Culturali ing. Paolo Martino e del Direttore del Centro diocesano culturale “Il Faro” Don Giancarlo Musicò, ha avuto inizio la presentazione del lavoro.
La restauratrice Rita Guarisco ha illustrato le varie fasi che hanno accompagnato il restauro della statua, dai tasselli di pulitura iniziali, alla pulitura completa dell’intera superficie pittorica, dal consolidamento delle varie parti della statua all’integrazione delle parti mancanti con la completa ricostruzione originaria delle parti. Nell’arco di due mesi la statua, opera del maestro Guacci di Lecce dei primi anni del ‘900, è ritornata alla sua bellezza originaria, come si presentava agli occhi del popolo di Lubrichi al suo arrivo in paese il 1 Agosto 1908.
Il legame tra San Fantino e la comunità di Lubrichi è da considerarsi secolare, ne è prova la forte devozione presente ancora oggi. La serata è stata arricchita dal lavoro di ricerca storica di Don Giuseppe Papalia e Don Letterio Festa. Il primo dopo aver illustrato l’agiografia di San Fantino, ha enunciato le varie testimonianze storico-archeologiche sul culto a Lubrichi dal tardo medioevo ad oggi; il secondo ha relazionato sulla persona dell’Arciprete Carmelo Formica, parroco di Lubrichi dal 1905 al 1933, che si è adoperato sapientemente per l’arrivo della statua attuale e il rinnovamento del culto nella parrocchia.
Ha concluso la serata il nostro vescovo Mons.Francesco Milito che entusiasta del lavoro compiuto, si è fatto promotore di una ricerca ancora più approfondita su San Fantino e su tutti i nostri Santi locali, quale risorsa da riscoprire per la nostra Chiesa diocesana.
Possa San Fantino, grande abate e asceta, benedire la nostra terra e accompagnare l’operato del nostro vescovo e di tutta
Rosario Rosarno