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25/Nov/15

La conclusione della settimana di celebrazioni per il 65° anniversario di ordinazione sacerdotale di Mons. Francesco Laruffa

Domenica di festa, quella appena trascorsa, per la comunità della parrocchia sant’Ippolito Martire di Gioia Tauro che, proprio nel giorno della solennità di Cristo Re, ha visto concludersi la settimana di Celebrazioni in occasione del sessantacinquesimo anniversario di ordinazione sacerdotale di mons. Francesco Laruffa.

Il sacerdote, alla guida della comunità gioiese per oltre cinquant’anni, è apparso visibilmente commosso anche se, animato dalla stessa tenacia ed entusiasmo di sempre, e dopo aver ringraziato tutti i presenti per l’affetto dimostratogli in questi giorni, si è rivolto al Vescovo della nostra Diocesi S. E. Mons. Francesco Milito, che ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica, dicendo: «andiamo ad incominciare un nuovo progetto di Evangelizzazione insieme».

In apertura della Celebrazione don Antonio Scordo, il primo di una lunga schiera di sacerdoti ordinati a Gioia Tauro durante il parrocato di don Laruffa e suo successore nella chiesa matrice della città del Porto, ha consegnato a don Francesco un’icona raffigurante Gesù Sommo Sacerdote, realizzata a mano dalle suore del Piccolo Eremo delle Querce in Santa Maria di Crochi a Caulonia, omaggio dell’intera comunità parrocchiale.

Mons. Milito, durante l’omelia, dopo aver ricordato le doti umane e spirituali di don Laruffa, ha ricordato i “figli” della parrocchia di sant’Ippolito che hanno scelto la via del sacerdozio, per ultimo Daniele Dato, giovane architetto entrato da qualche settimana in seminario per iniziare il cammino verso una vita consacrata a Dio, ed ha affermato che non può esserci futuro per una comunità che non riesca a far germogliare il seme delle vocazioni.

Alla fine della Santa Messa ha preso la parola il sindaco della città di Gioia Tauro Giuseppe Pedà il quale, dopo aver ricordato le importanti opere svolte da don Francesco per la città, attività che gli hanno fatto meritare il conferimento della cittadinanza onoraria, ha menzionato una frase riportata all’inizio del libro “Seduzione”, scritto da Laruffa in occasione del suo cinquantesimo anniversario di ordinazione, che dice: «Nella storia di un parroco si legge anche la storia di una città, di un popolo che si trova a vivere nella stagione del suo ministero» , sottolineando, quindi, come la storia di Gioia Tauro sia indissolubilmente legata a quella di don Francesco. Pedà ha poi ricordato i consigli, da lui fatti tesoro, che il sacerdote gli ha dato all’indomani della sua elezione. Infine ha donato al festeggiato, a nome dell’Amministrazione Comunale, una targa raffigurante il Patrono della città Sant’Ippolito. A seguire il discorso di Achille De Francia, presidente dell’Azione Cattolica parrocchiale, il quale ha ringraziato don Francesco per i suoi insegnamenti, il suo esempio e la cura che ha sempre avuto nei confronti dei suoi fedeli «così come un buon pastore fa con il suo gregge» ed ha concluso con l’augurio, rivolto a monsignore, «affinché possiate continuare ad esercitare ancora a lungo il vostro ministero sacerdotale in mezzo a noi».

 

Rosario Rosarno

 

 


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