Il servizio, attraverso l’impegno dei volontari, è la risposta concreta alle esigenze di tutti gli equipaggi, che scesi dalle navi, dopo il controllo alla polizia di frontiera ottengono uno short pass, per accogliere i marittimi dopo un lungo viaggio, infatti presso la sede dell’associazione possono ritrovare “una casa lontano da casa”. Come ha ricordato il presidente dell’associazione Walter Tripodi “approdo per i marittimi equivale a comunicazione con la famiglia, equivale a casa”, ed è proprio in sintonia con il clima di fraterna accoglienza con il quale i volontari operano, che si integra ai servizi già offerti, attraverso la donazione della Caritas diocesana, la possibilità di munire di una bicicletta elettrica coloro che giunti alla sede avranno bisogno di recarsi presso San Ferdinando, paese limitrofo al porto, per le possibili situazioni di necessità. Alla consegna ufficiale erano presenti il Direttore della Caritas diocesana di Oppido Mamertina Palmi Diac. Vincenzo Alampi che ha definito il porto “porta del mondo che mette in comunità le persone” fonte di ricchezza indistintamente per tutti, il vice direttore Diac. Michele Vomera che ha sottolineato l’importanza del gesto come “segno di una Chiesa che accoglie e fa dono di questa particolare forma di “libertà su due ruote”, alcuni operatori Caritas. Per Stella Maris hanno partecipato inoltre, Giuseppe Fazio, Vice Presidente e i volontari dell’associazione. In quest’opera riecheggia l’eco dell’amore divino: “Queste dunque le tre cose che rimangono: la fede, la speranza e la carità; ma di tutte più grande è la carità!” (1_corinzi 13:13)
Lina Maiolo