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16/Gen/24

Mons. Alberti al corso di aggiornamento degli IRC dal tema “Mondi digitali e relazioni umane: evoluzione dei saperi e dei consumi”

Ha registrato partecipazione e suscitato interesse l’ennesimo corso di aggiornamento per gli Insegnanti di Religione cattolica e di altre discipline, tenutosi mercoledì dieci gennaio a Rizziconi presso l’auditorium “Famiglia di Nazareth”. L’incontro, riconosciuto ai sensi della Direttiva Ministeriale n. 170/2016, è stato organizzato e coordinato da Suor Clementina Carbone – direttrice dall’ufficio scuola della diocesi – mentre la pianificazione delle programmatiche ragioni si contestualizza in un più ampio e permanente progetto formativo, significativamente denominato “Mondi digitali e relazioni umane: evoluzione dei saperi e dei consumi”. Gli svolgimenti strutturali del seminario – preceduti dall’indirizzo di rappresentativo saluto formulato dal Prof. Arcangelo Macrì – sono stati valorizzati dalla presenza del Vescovo, mons. Giuseppe Alberti, il cui intervento si è rivelato non solo come un’attesa e lieta occasione per salutare e conoscere il corpo docente appartenente a ogni ordine e grado, ma anche come una feconda opportunità per dare uno sguardo alla scuola intesa come istituzione educativa e al contempo come indiscutibile realtà di riferimento del territorio comprensoriale. In questa direzione di senso molteplici sono stati i richiami alla rilevanza del sistema di istruzione, capace da una parte di attivare processi di acquisizione del sapere critico e scientificamente fondato – e moltiplicare, in questo modo, le prospettive da cui guardare la realtà – dall’altra di sollecitare l’ineludibile dimensione valoriale, volta a formare allieve e allievi nella fondamentale e integrale unità del loro essere.

E’ all’interno di questa complessa prospettiva – segnata, tra l’altro, da rapidi e insistenti mutamenti delle condizioni sociali – che il Vescovo ha ricordato e riaffermato la natura dell’insegnamento della religione cattolica, indicando i legittimanti tratti di natura culturale, pedagogica e antropologica che inevitabilmente lo contraddistinguono. L’analisi ha consentito di collocare la disciplina nelle finalità della scuola pubblica – nel cui quadro, aperto al respiro interdisciplinare, s’inserisce pienamente e coerentemente – evidenziando contemporaneamente la peculiarità del suo percorso didattico, permettente di recuperare ed evidenziare la rilevanza del messaggio del Cristianesimo inteso come risposta educativa ai grandi e profondi interrogativi di senso e dunque ai processi d’integrazione in ordine al rapporto tra fede e vita. Rilevante è stata per tutto ciò la definizione che il pastore ha indicato a proposito del profilo professionale – più propriamente identitario – della figura dell’insegnante di religione, il cui impegno fatto di contenuti e di metodi contribuisce a promuovere un’incessante e condivisa ricerca della verità.

L’incontro è entrato nella prevista e pianificata strutturazione con l’intervento di Filippo Andreacchio – direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali – che ha richiamato l’attenzione sul tema: “Le piattaforme sociali, finestre o specchi?”. Si è trattato di un’approfondita e scientifica analisi esplorativa sull’impatto che le tecnologie dell’informazione e della comunicazione determinano, a livello globale e locale – in modo particolare dalla pandemia Covid 19 a oggi – nell’orizzonte delle dinamiche relazionali e dei processi decisionali. La riflessione ha tra l’altro proposto all’uditorio il correlato e sottovalutato mutamento di paradigma – innanzitutto sociale e simbolico/culturale – ingenerante una nuova apertura apprenditiva al mondo, al punto da contrassegnare attività, direzionare sviluppi e condizionare esiti. All’interno di questo quadro interpretativo – sviluppato da Filippo Andreacchio grazie all’utilizzo integrato di dati statistici e alla proposta articolata di considerevoli e critici contenuti di significato – è stato indicato il vasto dibattito suscitato dalle problematiche etiche e cognitive, concernenti oltretutto la fluttuazione delle informazioni sulla rappresentazione delle conoscenze e sull’intero spettro di azione del pensiero umano. Rilevanti sono state le riflessioni sulle sfaccettature e sulle potenzialità dello spazio delle piattaforme digitali rinvianti alle comunità di fede, dunque alla grande sfida – che attende, ancora, di essere del tutto raccolta – orientata a sensificare il rapporto sussistente tra la connessione, la comunione e la vita ecclesiale. L’incontro – che ha stimolato domande e interazioni tra i docenti presenti – ha registrato anche la significativa presenza e l’intervento di don Emanuele Leuzzi, direttore del Servizio regionale dell’insegnamento della religione cattolica.


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