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14/Feb/24

Inaugurata la stanza protetta per l’ascolto dei minori presso il tribunale civile di Palmi intitolata a Vincenzo Pugliese 

“Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta”. Questa espressione riassume e concretizza la manifestazione svoltasi presso l’aula ex assise del tribunale civile di Palmi lunedì 12. L’inaugurazione della stanza protetta per l’ascolto dei minori e l’intitolazione della stessa all’avvocato deliese Vincenzo Pugliese sono stati un tassello importante per la giustizia locale, per gli avvocati del foro di Palmi e per la collettività. L’evento organizzato dalla Camera Minorile Malala di Palmi è stato molto partecipato e molti sono stati gli interventi, tra cui quello della presidente dell’associazione l’avvocato Carmelita Alvaro, di Ilaria Summa delegata dell’unione camere minorili, del Presidente del tribunale per i minori di Reggio Calabria Marcello D’Amico, dell’avvocato Rossi presidente dell’ordine degli avvocati di Palmi, dei sindaci della città di Palmi, Giuseppe Ranuccio, e di Delianuova, Domenico Licastro.

All’inaugurazione era presente anche il vescovo, S.E. mons. Alberti il quale, oltre a benedire la stanza, ha espresso profonda soddisfazione nel partecipare ad un evento di questo tipo, augurandosi che i giovani, fascia debole e che va protetta possano trovino in quell’aula veramente l’ascolto di cui necessitano e che questo sia solo un primo tassello per avviare nuove sinergie atte a fornire aiuto concreto a chi si occupa di loro. Ha espresso che l’intitolazione della stanza all’avvocato Pugliese è un valore aggiunto alla stessa vista la sua statura morale. Enzo, Vincenzo, l’avvocato Pugliese con qualunque appellativo lo si conoscesse era certamente per tutti, colleghi, familiari e amici, un vero esempio. Eleganza, signorilità, umiltà, bontà disponibilità, senso di giustizia, fervente cristianità sono solo alcune delle doti che lo caratterizzavano.

Il parroco don Emanuele Leuzzi ha sottolineato come per Vincenzo la fede, nell’arco della sua esistenza, è stata centrale. La formazione scoutistica prima e il cammino neocatecumenale poi lo hanno fortemente forgiato. E’ stato sempre un giovane attivo e volenteroso, tra le fila degli scouts è entrato in contatto con molti ragazzi. Il non aver mai lasciato la Parrocchia, seppure gli impegni lavorativi erano tanti e portavano via tanto tempo, gli ha permesso di accrescere la sua fede e di affrontare i mesi della malattia con serenità, abbracciando sempre Cristo nonostante la dura prova. La sua prematura scomparsa certamente ha destabilizzato tutti coloro che hanno incrociato il suo cammino terreno, ma la sua breve vita ha permesso che il suo operato non fosse vano. L’augurio è che il suo nome impresso su quella stanza e la sua memoria, sempre viva, siano un monito per migliorare la nostra società e aggiungere altri positivi traguardi.


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