Ieri, sabato 24 febbraio, la Comunità Parrocchiale “Sant’Ippolito Martire” di Gioia Tauro ha accolto il Vescovo, S.E., Mons. Giuseppe Alberti in occasione della Sua prima visita all’intera Comunità. Ad accompagnare il Vescovo, presso l’Auditorium Parrocchiale, il Parroco Don Antonio Scordo, Don Antonio Andrello, il Diacono Transeunte, Don Fortunato Marsetti, e il Diacono Permanente, Antonio Scarcella, quest’ultimi, da diversi anni, in servizio presso la Comunità.
Ad accogliere S.E. Mons. Alberti, con grande gioia e desiderio, i bambini del Coro “Germogli di Note”, con il canto “Paradiso, Paradiso”. «Come Pastore della nostra Diocesi, è importante che il Vescovo conosca bene le Comunità Parrocchiali per essere ancora più vicino al gregge affidatogli; noi ci sentiamo benedetti da Dio, perché sentiamo la Sua presenza come uno di noi, fratello e padre nella Fede, più vicino di sempre, che viene a confermarci nel Vangelo di Gesù, in questo tempo difficile e straordinario, che la Chiesa e la Società odierna sta vivendo», ha esordito il Parroco Don Antonio Scordo, ringraziando il Signore per questo momento di Grazia che dona alla nostra Comunità.
Il Vescovo ha incontrato tutti i bambini della nostra Comunità – tra cui anche la squadra di Calcio “A.S.D. Sant’Ippolito”, da essi costituita – il gruppo Giovanissimi (di età compresa dai 12 ai 20 anni), futuro e speranza, alcuni dei quali ministranti, nonché seminaristi presso il Seminario Vescovile Minore della nostra Diocesi; i fratelli del Centro Accoglienza fraterna “Lavanda dei Piedi”, una realtà fondata – circa venti anni fa – da Mons. Francesco Laruffa, continuando, ancora oggi, per volontà e desiderio del Parroco, Don Antonio Scordo, ad accogliere e a far trascorrere dei momenti di svago, di spensieratezza, di aggregazione sociale e spirituale, tanti fratelli e sorelle con delle difficoltà.
Mons. Alberti ha incontrato tutta la Comunità e tutti gli operatori ed animatori dei vari gruppi Parrocchiali che rendono viva la Comunità con il loro servizio. «Cerchiamo nel nostro piccolo di essere una Chiesa in uscita – come dice Papa Francesco – capace di accogliere, di amare e di prendersi cura dei bisogni dell’altro, attraverso i carismi che lo Spirito Santo ha effuso e continua ad effondere nella nostra Comunità; il Suo passaggio in mezzo a noi, Eccellenza, ci consegni la forza e il coraggio di continuare a seminare, continuando a camminare insieme nella Fede, per testimoniare meglio, e a tutti, l’amore infinito di Dio», ha affermato Don Antonio Scordo, rivolgendosi anche alla Comunità.
A seguire la Santa Messa presieduta dal Vescovo, alla presenza di numerosi fedeli, il quale – durante l’omelia – ci ha invitati ad andare oltre la religione, oltre la tradizione, affinché la Comunità sia, innanzitutto, luogo e strumento, capace di far percorrere a tutti il difficile cammino della fede nell’agire quotidiano. «La comunità è “famiglia di famiglie” e va aiutata e sostenuta, giorno dopo giorno, nell’ambito parrocchiale e territoriale. Lo Spirito Santo ci dia a tutti noi la forza e la gioia di continuare a seguire l’esempio Altissimo e bellissimo di Gesù, per rendere vivo ed efficace il cammino comunitario, perché il vero fulcro della vita è Gesù Cristo, Nostro Signore»; esortandoci, dunque, ad essere Luce per gli altri: «Tu puoi essere Luce, sei chiamato/a ad essere Luce, Luce nella vita delle persone che ami; Luce anche nella vita di quanti incontri per strada e magari hanno bisogno di te; Luce per i fratelli e le sorelle della Comunità a cui sei stato/a chiamato/a servire, guardando l’altro con lo stesso sguardo di Gesù».
Marisa Gambi