In un auditorium gremito di ascoltatori, dopo il saluto del Sindaco di Palmi Dott. Giovanni Barone, che ha anche accennato, da medico, al tema e l’introduzione di S. E. Mons. Francesco Milito, il Prof. Cirotto ha preso la parola, relazionando, per quasi un’ora, su un argomento così complesso, quale l’origine della vita, ponendo a base dei suoi ragionamenti, contributi di grandi scienziati, come ad esempio Jacques Monod, premio Nobel per la medicina e autore del saggio ‘Il caso e la necessità’, libro che ha suscitato, nel mondo scientifico e filosofico, il più vasto dibattito, dopo ‘L’origine della specie’ di Charles Darwin.
L’ascolto di una relazione così coinvolgente, lineare e consequenziale, ha fatto sì che, tutti i presenti, si rendessero conto del tempo trascorso, solo alla fine, guardando l’orologio e, sia credenti che non, certamente, sono ritornati a casa, arricchiti profondamente nella mente e nello spirito e consci, soprattutto, della grandezza della vita e delle sue peculiarità valoriali.
Essa, infatti, per come ha spiegato il prof. Cirotto, è una realtà dal punto di vista chimico, di una complessità estrema, compare dal Big Bang datato 13,7 miliardi di anni fa, mentre la sua origine sulla terra è databile entro un periodo compreso tra i 4,4 miliardi di anni fa.
L’organismo umano è costituito da settecentomilamiliardi di cellule viventi, coordinate insieme da duemila chilometri di vasi sanguigni e da un complesso sistema nervoso.
‘Tutto ciò ha origine per caso o è riconducibile a un essere superiore – ordinatore – Dio?’: questo l’interrogativo che è alla base del dibattito tra Scienza e Fede.
Il Caso, che è da intendersi come Caos, è la condizione fondamentale perché possa, poi, apparire l’ordine; infatti, il comportamento così detto casuale, serve alla Natura per esplorare tutte le possibili unioni di organismi tra di loro: solo quando queste unioni sono ‘giuste’, allora il peregrinare si ferma e si ha ‘l’ordine’.
Pertanto, l’ordine presuppone il caos e, quindi il caos o caso è la condizione fondamentale perché appaia l’ordine.
Il caso, quindi, è il generatore dell’ordine e pertanto non può essere l’antitesi a Dio, ma è esso stesso creatura di Dio.
A conclusione della relazione, tantissimi sono stati i quesiti posti dai presenti al Prof. Cirotto il quale, ha cercato di rispondere, chiarendo, con la semplicità che attiene ai ‘saggi’, che l’origine della vita è ancora un mistero; passi da gigante ha fatto la scienza, ma la risoluzione del dilemma è ancora ‘in fieri’.
S.E. Mons. Francesco Milito ha preso, quindi, la parola per trarre, come del resto fa sempre, con il grande dono della sintesi che lo caratterizza, le sue conclusioni, affermando che è necessario, parlando di Scienza e di Fede, avere la capacità di dividere i piani del ragionamento, poiché, alla fine la divisione unisce.
I piani tra di loro, infatti, sono sequenziali, piano scientifico, piano filosofico, piano teologico, e solo utilizzando questa ratio metodologica, si potrà arrivare a comprendere come l’uomo, essere pensante che, quotidianamente, è posto davanti a scelte e a continui interrogativi, non può essere solo cellule. Ecco quindi che, forse, è possibile invertire il titolo del tema dell’approfondimento: anziché ‘L’origine della vita: caso o Dio?’, ‘L’origine della vita: Dio, essere superiore – ordinatore e caso o meglio caos’.
Mariarosa Garipoli