Convinti che dalla preghiera costante e fervorosa dipende la vita spirituale di ognuno, ma soprattutto della coppia, davanti al Signore Gesù Eucaristia, i partecipanti riuniti nel suo amore, insieme, hanno elevato la loro preghiera per il nostro Vescovo Mons. Francesco Milito, per i presbiteri della Diocesi, per i diaconi permanenti, per i religiosi e le religiose, per le famiglie e tutti gli operatori pastorali e i fedeli della nostra diocesi, perché insieme si possa testimoniare sempre il Vangelo dell’amore del Signore, con rinnovato impegno apostolico.
Ricordando l’anno diocesano della Carità che stiamo vivendo, voluto dal nostro Vescovo, i presenti hanno pregato affinché incontrando Gesù Eucaristia, fonte di vera comunione e ascoltando la sua voce, ogni persona possa aprire il cuore al comandamento dell’amore, facendosi presenza fraterna, voce di tutti nella preghiera, segno di carità, di speranza e di pace nella nostra Diocesi
I presenti hanno pregato, altresì, per la nostra terra della Piana assetata di legalità e giustizia, di amore e speranza, perché nel Vangelo trovi l’annuncio credibile per ritrovare la pace, la comunione e la responsabilità del vivere civile, sociale e solidale. Hanno pregato per i malati, i poveri, i sofferenti, perché l’amore di Gesù, che sgorga dall’Eucaristia ci mostri in essi il suo volto e renda feconda la loro quotidianità, specialmente con la preghiera.
Il diacono Cecè Alampi, inoltre, con la sua riflessione, evidenziando che l’Eucaristia è il Sacramento della presenza reale e permanente del Signore Gesù, mentre siamo in attesa del suo ritorno glorioso, ha invitato i presenti a sentirsi ‘un cuor solo e un’anima sola‘ come sposi, come famiglie, come collegio diaconale, come Chiesa diocesana, come comunità e di lasciarsi interpellare da Gesù Eucaristia, cercando di scoprire quanto sia importante per ognuno essere in comunione d’amore come sposi, come confratelli, come amici, come membra vive e vitali della Chiesa. Diverse le preghiere spontanee che hanno chiesto al Signore Gesù di aiutarci, pur nella diversità di compiti e funzioni, ad essere sempre in relazione gli uni con gli altri, ad essere in comunione per concorrere, con gioia, pur essendo molte membra, a formare un unico corpo vitale, profondamente legato a Cristo. La serata è terminata con una gioiosa agape fraterna.
Cecè, Carmen ed Ettore