Grande giorno di festa, Domenica 11 Ottobre, per la parrocchia dei Santi Biagio e Nicola, Feroleto della chiesa-Plaesano dove si è svolta la celebrazione eucaristica seguita dalla benedizione dei nuovi locali dell’oratorio “Amici di don Bosco” presieduta da S.E. Mons. Francesco Milito, vescovo della nostra diocesi. Don Leonardo Manuli, parroco della suddetta parrocchia, ringrazia i fedeli presenti e soprattutto il vescovo che dopo 46 giorni dalla sua ultima venuta in occasione della sua immissione di parroco, ritorna di nuovo per questo magnifico evento. Il parroco spiega come tutti i cittadini hanno partecipato volenterosi, dal bambino al più anziano, ognuno offrendo ciò che poteva dare. Principalmente ringrazia tre ragazzi della parrocchia che li denomina “artisti” in segno della loro bravura e disponibilità nei confronti del lavoro svolto. Ringrazia le autorità civili e militari, alcuni componenti della pastorale giovanile, il coro e tutti quelli che hanno collaborato. La chiesa in effetti era stracolma di gente. Il vescovo, ringrazia anch’egli tutti i presenti e in maniera particolare la preside soffermandosi sull’importanza della scuola per i bambini. Conclusasi la Santa Messa si giunge tutti insieme verso l’oratorio dove avvenne il taglio del nastro da parte deI vescovo e i tre ragazzi che hanno contribuito a rendere più gioioso e armonioso l’oratorio con il loro contributo, chi dipingendo, chi collaborando in altri modi. Il vescovo dopo aver benedetto i nuovi locali si è soffermato sul termine Oratorio, sottolineando l’importanza non solo come luogo d’incontro e di comunità ma soprattutto come di preghiera e crescita spirituale, evidenziando la sua origine. Infatti ci riconduce a San Filippo Neri che fu il primo che nel XVI secolo, formò una vera e propria congregazione dell’oratorio, che ebbe origine dalla comunità di sacerdoti secolari raccoltasi a Roma attorno al Santo. Gli oratoriani ( cioè coloro che appartenevano alla suddetta congregazione) si dedicavano all’istruzione, direzione spirituale, predicazione in particolare tra i giovani. L’obiettivo di San Filippo Neri era quello di coinvolgere uomini comuni e di cultura nella lettura della Bibbia, e dell’educazione dei ragazzi. Sulla scia di ciò nacque l’idea di San Giovanni Bosco, fondatore delle congregazioni dei salesiani (a cui è stato dedicato l’oratorio). Grazie a lui è diventato sempre più luogo di aggregazione e di formazione, sia religiosa che umana. L’oratorio di Don Bosco si rivolge soprattutto ai giovani che non avevano parrocchia o non sapevano di appartenere ad una parrocchia. L’oratorio è prima di tutto ricerca per le strade. Se i giovani non si avvicinano bisogna andare incontro.
All’interno dell’oratorio è presente una piccola cappella dedicata a Santa Maria Goretti. L’inaugurazione si è conclusa con un piccolo rustico e il taglio della torta. Un ringraziamento va a tutti i fedeli che hanno partecipato attivamente alla buona riuscita, in breve tempo, della realizzazione dell’oratorio ma in particolar modo un ringraziamento va a Don Leonardo Manuli che con amore e impegno, gioia e sacrificio ha voluto fortemente questa iniziativa. Preghiamo Dio per lui e per tutti coloro che saranno al suo fianco affinché l’oratorio non sia solo una semplice struttura, ma sia luogo di preghiera e di ritrovo in Gesù Cristo Nostro Signore.
Rosario Rosarno