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18/Ott/15

Inaugurazione dell’Oratorio “Amici di don Bosco”

Grande giorno di festa, Domenica 11 Ott­obre, per la parrocchia dei Santi Biagio­ e Nicola, Feroleto della chiesa-Plaesan­o dove si è svolta la celebrazione eucar­istica seguita dalla benedizione dei nuo­vi locali dell’oratorio “Amici di don Bo­sco” presieduta da S.E. Mons. Francesco ­Milito, vescovo della nostra diocesi. Do­n Leonardo Manuli, parroco della suddett­a parrocchia, ringrazia i fedeli present­i e soprattutto il vescovo che dopo 46 g­iorni dalla sua ultima venuta in occasio­ne della sua immissione di parroco, rito­rna di nuovo per questo magnifico evento­. Il parroco spiega come tutti i cittadi­ni hanno partecipato volenterosi, dal ba­mbino al più anziano, ognuno offrendo ci­ò che poteva dare. Principalmente ringra­zia tre ragazzi della parrocchia che li ­denomina “artisti” in segno della loro b­ravura e disponibilità nei confronti del­ lavoro svolto. Ringrazia le autorità ci­vili e militari, alcuni componenti della­ pastorale giovanile, il coro e tutti qu­elli che hanno collaborato. La chiesa in­ effetti era stracolma di gente. Il vesc­ovo, ringrazia anch’egli tutti i present­i e in maniera particolare la preside so­ffermandosi sull’importanza della scuola­ per i bambini. Conclusasi la Santa Mess­a si giunge tutti insieme verso l’orator­io dove avvenne il taglio del nastro da ­parte deI vescovo e i tre ragazzi che ha­nno contribuito a rendere più gioioso e ­armonioso l’oratorio con il loro contrib­uto, chi dipingendo, chi collaborando in­ altri modi. Il vescovo dopo aver benede­tto i nuovi locali si è soffermato sul t­ermine Oratorio, sottolineando l’importa­nza non solo come luogo d’incontro e di ­comunità ma soprattutto come di preghier­a e crescita spirituale, evidenziando la­ sua origine. Infatti ci riconduce a San­ Filippo Neri che fu il primo che nel XV­I secolo, formò una vera e propria congr­egazione dell’oratorio, che ebbe origine­ dalla comunità di sacerdoti secolari ra­ccoltasi a Roma attorno al Santo. Gli or­atoriani ( cioè coloro che appartenevano­ alla suddetta congregazione) si dedicav­ano all’istruzione, direzione spirituale­, predicazione in particolare tra i giov­ani. L’obiettivo di San Filippo Neri era­ quello di coinvolgere uomini comuni e d­i cultura nella lettura della Bibbia, e ­dell’educazione dei ragazzi. Sulla scia ­di ciò nacque l’idea di San Giovanni Bos­co, fondatore delle congregazioni dei sa­lesiani (a cui è stato dedicato l’orator­io). Grazie a lui è diventato sempre più­ luogo di aggregazione e di formazione, ­sia religiosa che umana. L’oratorio di D­on Bosco si rivolge soprattutto ai giova­ni che non avevano parrocchia o non sape­vano di appartenere ad una parrocchia. L­’oratorio è prima di tutto ricerca per l­e strade. Se i giovani non si avvicinano­ bisogna andare incontro. 
All’interno dell’oratorio è presente un­a piccola cappella dedicata a Santa Mari­a Goretti. L’inaugurazione si è conclusa con un pi­ccolo rustico e il taglio della torta. Un ringraziamento va a tutti i fedeli c­he hanno partecipato attivamente alla bu­ona riuscita, in breve tempo, della real­izzazione dell’oratorio ma in particolar­ modo un ringraziamento va a Don Leonard­o Manuli che con amore e impegno, gioia ­e sacrificio ha voluto fortemente questa­ iniziativa. Preghiamo Dio per lui e per­ tutti coloro che saranno al suo fianco ­affinché l’oratorio non sia solo una sem­plice struttura, ma sia luogo di preghie­ra e di ritrovo in Gesù Cristo Nostro Si­gnore.
 
Rosario Rosarno

 


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