News

04/Nov/17

Ricordiamo don Adolfo Aricò con un suo profilo biografico a cura dell’Archivio storico diocesano

Il Sacerdote Adolfo Aricò nacque a Molochio, il 16 marzo 1928, da Saverio e da Emma Mustica. Formatosi nel Pontificio Seminario ‘Pio XI’ di Reggio Calabria, fu ordinato, nel suo paese natale, il 17 giugno 1951, da Mons. Enrico Nicodemo, Vescovo di Mileto e Amministratore Apostolico di Oppido.

Fu Vicario Parrocchiale della Parrocchia di Santa Maria de Merula in Molochio dal 1 settembre 1951 al 31 marzo 1993, quando, alla morte del Parroco, Don Giuseppe Quattrone di f. m., fu chiamato alla guida di detta Parrocchia da Mons. Domenico Crusco, Vescovo di Oppido Mamertina-Palmi. Prese possesso della Parrocchia il 2 maggio 1993 e la resse fino a quando il Vescovo, Mons. Luciano Bux lo nominò Parroco emerito, il 5 ottobre 2004.

Oltre al lungo e fecondo ministero sacerdotale espletato a Molochio, don Aricò ebbe anche diversi incarichi a livello diocesano. Nominato Confessore ordinario delle Religiose della Diocesi il 17 dicembre 1960 dal Vescovo di Oppido, Mons. Maurizio Raspini, divenne Canonico Diacono del Capitolo della Cattedrale di Oppido Mamertina il 1 luglio 1972. Fu Docente di Religione dal 1959 al 1991. Membro del Consiglio Affari Economici Diocesano dal 1972 al 1983 e del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero dal 4 luglio 1994, per diversi anni. Fu anche, per diverso tempo, Assistente Diocesano del settore Adulti di Azione Cattolica.

‘Il Reverendo’, come era con deferenza definito dalla gente, durante il suo lungo ministero sacerdotale, diede un’ottima e da tutti apprezzata testimonianza di fede, svolgendo un’intensa e ricca attività pastorale a servizio del Popolo di Dio.

Al momento della sua nomina a Parroco emerito, il Vescovo, Mons. Luciano Bux, lo definì un ‘uomo di Dio e Maestro di vita sacerdotale’, caratterizzato da ‘una totale dedizione al Signore e alla Chiesa’ e distinto per il suo ‘spirito di povertà e distacco dai beni materiali’.

Don Adolfo fu, infatti, un Sacerdote ricco di zelo e di generosità, si impegnò particolarmente nella cura della pastorale giovanile e del canto sacro così come nella brillante e trasparente gestione economica ed amministrativa della Parrocchia e della Casa di riposo ad essa annessa.

Sempre pronto al fraterno sorriso e al paterno incoraggiamento, ha sempre amato con tutto il cuore la sua Chiesa Diocesana, mostrandosi ossequiente ai Superiori e disponibile verso i Confratelli e i Fedeli. Da vero ‘Pastor bonus in Populo‘, ha ascoltato ed accolto nel suo cuore sacerdotale tante necessità ed altrettanti bisogni; è intervenuto nelle famiglie per trovare soluzioni alle ansie quotidiane e per farsi evangelicamente ‘operatore di pace’; si è sforzato di ricondurre sulla retta via, con la parola e con l’esempio, chi si era smarrito, per guidare i giovani lungo un itinerario di fede e per sorreggere chi aveva perduto la speranza e il sorriso.

E’ tornato alla Casa del Padre all’alba del 3 novembre 2017.

Con le parole oranti della Chiesa, chiediamo al Signore misericordioso che al caro Don Adolfo, a cui, nel tempo della sua dimora tra noi, ha affidato la sua Parola e i suoi Sacramenti, conceda ora di esultare per sempre nella Liturgia del cielo.
 
Sac. Letterio Festa
Direttore Archivio storico diocesano
_________
Documento originale:

Allegati:

Apertura Causa Beatificazione di P. Ludovico Polat

AGENSIR news

Unione europea: da Letta e Draghi la spinta al cambiamento

Due dossier strategici affidati ad altrettanti ex premier italiani: Enrico Letta e Mario Draghi. Due letture di carattere prevalentemente economico – il mercato unico, la competitività – con potenziali ricadute [...]

Gender e disforia di genere alla plenaria della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles

Una riflessione pastorale sul gender che ha richiesto due anni di lavoro e l’apertura pastorale della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles a chi soffre di disforia di genere. È [...]