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07/Mar/20

La Lectio Divina per la seconda domenica di Quaresima

Si è svolta la sera di martedì 3 marzo nella Parrocchia di San Gaetano Catanoso a Gioia, con più larga partecipazione e nello stesso clima di raccoglimento e preghiera della precedente, la lectio divina per la seconda domenica di Quaresima guidata dal nostro Vescovo Mons. Francesco Milito. Una lectio, che dopo quella introduttiva del primo incontro in cui ampio tempo era stato dedicato alla spiegazione delle cinque fasi della stessa, è stata necessaria anche più contenuta nella durata.

Il vangelo, è stato quello della Trasfigurazione nella versione di Matteo (Mt 17,1-9) e dopo l’intronizzazione dell’Evangeliario e l’invocazione allo Spirito Santo un diacono ha proceduto alla lettura lenta e attenta del testo. Il Vescovo poi ha guidato la meditatio presentando il testo nel contesto della sua collocazione temporale dando spazio anche al confronto con il passo parallelo di Marco (Mc 8,27-30), riferendosi poi ai soggetti, al luogo e all’evento della Trasfigurazione.

Ci sembra utile soprattutto richiamare la sintesi finale della Lectio, molto profonda e significativa per la vita spirituale di ogni cristiano, a partire dalla considerazione che le Chiese orientali fanno della Trasfigurazione il cardine capitale della loro spiritualità, vedendo con acutezza che la conduzione in alto sul monte elevato, in disparte, con i tre discepoli, rappresenta l’inizio della vita con Cristo, la vita mistica, l’essere invitati a vivere solo con lui, perdendosi nel mistero di Dio. È importante però far capire che sarebbe errato far credere che questa vita mistica è riservati a pochi o pensare che l’intimità divina sia una sorta di consolazione desiderata, cercata e ottenuta a basso costo e, perciò, facilmente accessibile. La Trasfigurazione – il cambiamento radicale in Dio – richiede la consapevolezza che ad essa si arrivi da Risorti, passando cioè attraverso tutte le fasi del morire in Lui per risorgere con Lui. Per questo la via crucis non è parallela, ma prioritaria alla via lucis. Essa è la vita del battezzato che attua con e sulla croce la missione per la quale egli è stato consacrato con il battesimo e così il Tabor segue non precede il Golgota e le notti dello spirito sono il grembo dei giorni della luce, perché solo in questa consacrazione, talora anche cruenta, per il martiro del sangue, può avvenire la trasfigurazione, cioè la divinizzazione dell’uomo, la vita trasfigurata.

In questa prospettiva, il Vescovo ha evidenziato che questa logica esclude illusioni di una sequela di Cristo pianeggiante e gratificante e pur riconoscendo l’importanza della direzione spirituale come guida delle coscienze e come cammino rivolto a Cristo, ha spiegato che essa dev’essere sempre coltivata con il realismo della croce e la gioia del Risorto.

Molto utile a tal fine la riflessione personale con le domande poste per illuminare e giudicare la propria vita con la luce della Parola: “Nella mia vita mi sforzo di coltivare una permanente unione con il Signore? Privilegio pratiche devozionistiche e sentimentali piuttosto che esercitare a farmi discepolo attento alla Sacra Scrittura? Accompagno questo cammino con corrispondenti letture spirituali…dei grandi mistici? Ho scoperto che l’esperienza della Trasfigurazione è propedeutica, educante, corroborante il percorso dalla Croce alla luce?“.

Illuminanti sulla brano della Trasfigurazione le parole di papa Francesco tratte dal suo Commento al Vangelo di Matteo, sul Vangelo della Trasfigurazione: “Rivelazione di Dio capovolta, e il segno più sconvolgente di questo capovolgimento è la croce. Proprio attraverso la croce Gesù giungerà alla gloriosa risurrezione…Gesù trasfigurato sul monte Tabor ha voluto mostrare ai suoi discepoli la sua gloria non per evitare a loro di passare attraverso la croce, ma per indicare dove porta la croce. Chi muore con Cristo risorgerà…Questo è il messaggio di speranza che la croce di Gesù contiene, esortando alla fortezza nella nostra esistenza…La Croce cristiana non è una suppellettile della casa o un ornamento da indossare, ma la croce cristiana è un richiamo all’amore con cui Gesù si è sacrificato per salvare l’umanità dal male e dal peccato“.

 

Cecè Caruso


CLICCA QUI E SCARICA IL LIBRETTO DELLA SECONDA LECTIO DIVINA (3 marzo 2020)



A seguito dei provvedimenti sul coronavirus, la terza lectio divina, prevista per martedì 10 marzo 2020, sarà trasmessa solo online dal sito e dalla pagina social della Diocesi alle ore 19.15.

 

Allegati:

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