“Col sangue versato sulla croce pacificò il cielo e la terra (Col. 1,20). Il perdono e la pace a partire dal cuore dell’uomo” è il tema del Convegno che si è tenuto nella suggestiva Chiesa del Rosario di Taurianova, organizzato dal Serra Club Oppido Mamertina-Palmi, coordinato dalla dott.ssa Antonietta Bonarrigo.
Nel suo saluto il Parroco Don Mino Ciano ha manifestato gioia ad accogliere nella sua parrocchia gli illustri relatori, il Club e il numeroso pubblico e ha letto un breve passo sull’argomento dal “Libro del Sinodo” pubblicato dalla Diocesi Oppido Mamertina-Palmi, a conclusione dell’importante cammino sinodale effettuato nel biennio 2020/22.
La Presidente del Club, Antonietta Bonarrigo ha sottolineato l’importanza del tema dell’anno sociale 2022/23, proposto dalla Presidente Nazionale Paola Poli per i club serrani italiani, soffermandosi su alcuni aspetti.
Ha evidenziato l’attualità dell’argomento, data la tragica esperienza bellica che il mondo sta vivendo, oltre ai numerosi altri gravi problemi, per la cui soluzione si richiede l’impegno di tutti con una convinta e sinergica collaborazione della politica e della società civile; ha ricordato gli innumerevoli accorati appelli di Papa Francesco per la pace, perché cessino le guerre in Ucraina e negli altri Paesi del Pianeta.
E’ seguita quindi la relazione di Mons. Francesco Milito, Vescovo della Diocesi Oppido Mamertina-Palmi, sul tema “Il tema del perdono e della pace nella Bibbia”, il quale ha ricordato come nella Bibbia questo aspetto sia costantemente presente.
La famiglia del perdono, ha detto Mons. Milito, ha tante componenti: l’assoluzione, l’espiazione, la grazia, e la misericordia. Il primo stadio è il perdono di Dio il quale, a volte, si fa assente per non sterminare il suo popolo, ma misericordia e perdono appartengono alla sua natura, infatti il perdono in Dio è una costante pratica di misericordia.
Per il perdono nell’uomo, il Vescovo ha ricordato San Francesco da Paola che raccomandava di non coltivare l’ira, poiché Dio invita l’uomo a non conservare rancore. Il perdono deve avere un comportamento di reciprocità, infatti per ottenere il perdono è necessario convertirsi, avere coscienza dei propri sbagli.
La pace, ha ribadito Mons. Milito, è frutto del perdono e anch’essa ha una grande famiglia: amicizia, benessere, calma, riposo, tranquillità, poiché dona sicurezza, tranquillità nel pensare e nel vivere, coesistenza pacifica con tutti e tutto.
Anche nella Liturgia c’è la pace: una corrente benefica che parte da Dio.
Mons. Milito infine ha concluso dicendo:” La vera pace è frutto di una coscienza retta ed onesta ed ha bisogno di dialogo. La pace è dono di Dio.Vivere in pace è anticipare la visione salvifica di Dio”.
A seguire Don Elvio Nocera ha relazionato su “Il tema della pace e del perdono nella Liturgia” che si intreccia al fondamento e all’approfondimento biblico.
La parola di Dio nella Liturgia diventa comunicazione diretta tra l’uomo e Dio e nella Celebrazione Liturgica la Sacra Scrittura aquisisce un significato di estrema importanza.
Infatti, nella Parola fatta carne, il Verbo di Dio parla al nostro cuore conoscendolo poiché a Dio interessa il cuore dell’uomo e permette a noi di parlare a Lui e di conoscere il Suo cuore. Perdono e pace sono in stretta relazione con il cuore e la liturgia trova in esso la sua più coerente espressione.
Obbedire a Dio è il vero culto e significa ascoltare, quindi un cuore capace di ascoltare è un cuore obbediente. Se vogliamo la pace e il perdono dobbiamo chiedere la conversione del cuore, ha detto don Elvio Nocera, poiché un cuore sincero è tutto.
L’interessante evento si è infine concluso con alcuni canti gregoriani eseguititi dai seminaristi del Seminario Diocesano Francesco Petullà, Cosimo e Damiano Attisano, preparati dalla dott.ssa Lucia Ioculano.
Caterina Sorbara